Apr 18

LA DONNA IDEALE…a cura di Favaro Daniele

LA DONNA IDEALE…

 

Chi ha trovato una donna di Valore…(Proverbi 31:10-31)

 

di Favaro Daniele…

 

 

 

Meditiamo le Parole di Salomone: un uomo su mille ho trovato, ma una donna, fra tutte, non ho trovato.” (Ecclesiaste 7:28) Ora smettiamo di leggere la lettera e guidati dallo Spirito, comprendiamo che stiamo parlando nello Spirituale, “Chi ha trovato una donna di Valore?” (Proverbi 31:10-31). Attenti non è dell’uomo di trovare una tale donna. Iddio stesso ha suscitato la Sua Chiesa, come a suscitato la Sullamita dal deserto.

 

Di Valore? Lui solo è di Valore e rende di Valore coloro che si fanno guidare dallo Spirito Suo:

 

“Il prezzo di essa avanza di gran lunga quello delle perle. Il Cuore del Marito si fida di lei.” Le cose terrene hanno da essere solo un ombra per intendere le cose del Cielo. La donna di Valore nel terreno e la Sposa di Cristo nello Spirituale. Siamo chiamati ad essere Luce e Sale, Città su di un Alto Monte,  sapere restare fra le rocce ma saperne uscire per fare la Sua Volontà.

 

“Ella cerca lana e lino, e lavora delle sue mani con diletto.” Due simboli, di ciò che ha da essere imbiancato, la lana “Fossero pure rossi come lo scarlatto li farò bianchi come la lana” (Isaia), e il lino simbolo di Grazia del lavoro e frutto dei Santi che non hanno da marcire come la cintura di lino deposta e trovata marcia dal profeta. Lavora con diletto, nel riposo di Dio che non è mai oziare ma lavoro piacevole. La Chiesa si diletta nella Sua di Opera.

 

“Ella che come navi di mercanti; ella fa venire il Suo Pane da lungi”; ha vista lunga e penetrante che non guarda al terreno, al carnale, come raffrontiamo dal guardare di Abrahamo e il riguardare di Lot. Ancora in Numeri, Caleb e Giosuè con le loro parole esortavano il popolo a non avere paura dei giganti, ma di entrare in Caanan per possederlo, “Essi (i giganti) siano nostro pane”; Tutto coopera al bene di quelli che lo amano.

 

“Ella si leva mentre è ancora notte, e dà il cibo alla sua famiglia, ed ordina alle serventi il loro lavoro.”  La Chiesa ha da pascere i suoi agnelli e le sue pecore, dando loro cibo secondo il tempo, ha da saper vedere anzi tempo ai bisogni propri dei Suoi, come fu invitato fra i tanti, Pietro.

 

“Ella considera un campo e l’acquista; ella pianta una vigna del frutto delle sue mani”; la Chiesa ha la percezione e il discernimento di dove ha da intraprendere nuovo lavoro per il Signore, guidata da Lui non da programmi umani di reclutamento di turbe.

 

“Ella si cinge i lombi di forza, e fortifica le sue braccia”;  la Chiesa non è forte di per se, ma si fortifica nel Signore, e tale verso ci richiama all’immediato le parole di Paolo agli Efesi: “Fortificatevi nel Signore, e nella forza della Sua Possanza.”

 

“Perciocchè il suo traffico è buono, ella lo gusta; la sua lampada non si spegne di notte”; si sente incoraggiata, prosegue con allegrezza, canta lodi anche di notte, diviene un faro di lode, e ancora ci porta a guardare la Parabola delle Dieci Vergini, cui la lampada ha da restare accesa sempre, senza oziare con le stolte.

 

“Ella mette mano al fuso, e le sue palme impugnano la conocchia”; lavoro umile in cui volontariamente si presta e dà così esempio alle altre sue serventi al che non ozino.

 

“Ella allarga la mano all’afflitto, e porge le mani al bisognoso;” Aiuto concreto all’animo e al corpo dei bisognosi, preparata in Alto per servire in Basso, discerne in prontezza e sapienza nell’aiutare. (Salmo 41)

 

“Ella non teme la neve per la sua famiglia, poiché tutta la sua famiglia ha veste doppia”; doppia provvista, doppia veste, doppia allegrezza (Giubila), abbondanza di Grazia.

 

“Ella si fa dei capoletti , di lino e porpora sono il suo vestire”; lavoro della Grazia e dello Spirito Santo.

 

“Il Suo Marito è conosciuto nelle porte, quando Egli siede con gli anziani del paese”; l’operato della Chiesa ha da fare conoscere ad altri Suo Marito.

 

“Ella fa veli e li vende, e delle cinture, le quali ella dà ai mercanti”; veli di misericordia, poiché la Carità copre, e cinture di fortezza ed incoraggiamento.

 

“Ella è vestita di Gloria e di Onore, e ride del Giorno a Venire”; ascoltate o donne, ascoltate o Chiesa, il timor di Dio, nulla vi farà temere, alla Sua Ombra, in Alto; siete terra, non infangate l’Opera di Dio in voi per cose che passano, Dio vi darà ciò di cui abbisognate, solo abbiate fede. Lo Sposo che dà Dio, è per l’Eternità.

 

“Ella apre la bocca con sapienza”; l’uomo compiuto si conosce nella bocca, benignità sulla sua lingua, giammai Giudizio, poiché uno solo è il Giusto!

 

“Ella considera gli andamenti della sua casa, e non mangia il pane della pigrizia”; la Chiesa è chiamata a Vigilare sempre diligentemente mai pigra o oziosa, come una sentinella che sente la Voce dal continuo, poiché i suoi occhi e le sue orecchie  sono dischiuse dallo Spirito:

 

“Una voce! Le sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, perché vedono con i loro occhi il Signore, che ritorna in Sion.” (Isaia 52:8)

 

“I suoi figliuoli si levano, e la predicano beata; il Suo Marito la loda”; non si loda mai da se stessa ma è il Signore e i suoi figli che è proclamata degna, degna sposa per il Solo Degno, lo Sposo.

 

“Molte donne si sono portate valorosamente, ma tu le sopravanzi tutte”; la Chiesa è la superna vocazione, per un popolo che più di tutti si è consacrato al Signore.

 

“La grazia (umana) è cosa fallace, e la bellezza cosa vana; ma la donna che ha il timore di Dio, quella sarà lodata”; non cercate il mondo e i suoi mali, ciò che al mondo è bello e buono, è in abominio al Signore, il mondo giace nel maligno, meditate bene. La donna saggia è solo quella che ha il timor di Dio, perciò ha da essere lodata, la Sposa è chiamata a purezza e santità.

 

“Datele del frutto delle sue mani, la lodino alle porte per le sue opere”; La Chiesa è colei che ha gettato il pane sulle acque, lei e noi non conosciamo ne vediamo molto spesso l’effetto delle opere, ma sappiamo che saranno tante porte in tanti cuori, che dischiuderanno l’uscio per fare entrare la Benedizione del Signore, alla Sua Gloria a cui noi siamo chiamati in quanto Chiesa a testimoniare, mai di noi ma solo dello Sposo.

 

La Chiesa è fatta da umili persone, che amano e contemplano solo la bellezza dello Sposo, perciò è sempre vigile come le sentinelle sulle mura, che avvertono dell’arrivo dello Sposo nel loro cuore innanzi che si veda cogli occhi. Serve e dirige, quando vi è chiamata, allegra e perseverante anche di notte delle afflizioni e delle persecuzioni. E’ dimentica di se stessa, tutta immersa nel lavoro nella casa del Suo Marito, ha dimenticato il suo primiero popolo e alla casa di suo padre, ed il Re ha messo amore alla sua bellezza, che non ha da confondersi con le fallaci bellezze della Vanità, cui il mondo è soggetto, ma non lei. Lei trabocca di bellezza spirituale che durerà e mai sarà scossa.

 

Amen

 

Favaro Daniele…

 

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