Feb 19

La morte dei suoi Santi

LA MORTE DEI SUOI SANTI ( sito la sana dottrina ) Salmi 116:15 La morte de’ santi del Signore [È] preziosa nel suo cospetto.
1 Tessalonicesi 4:13-16 Or, fratelli, non vogliamo che siate in ignoranza circa quelli che dormono, affinché non siate contristati come gli altri che non hanno speranza. Poiché, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, così pure, quelli che si sono addormentati, Iddio, per mezzo di Gesù, li ricondurrà con esso lui. Poiché questo vi diciamo per parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con potente grido, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi;
I Corinzi 15:20 Ma ora Cristo è risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono.
Atti 7:59-60 E lapidavano Stefano che invocava Gesù e diceva: Signor Gesù, ricevi il mio spirito. Poi, postosi in ginocchio, gridò ad alta voce: Signore, non imputar loro questo peccato. E detto questo si addormentò.
Luca 23:46 E Gesù, gridando con gran voce, disse: Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio. E detto questo spirò.
La nascita e la morte sono gli eventi che determinano l’inizio e la fine della vita terrena, i figli di Dio non devono rimanere nell’ignoranza circa quelli che dormono.
Apocalisse 7:9-10 Dopo queste cose vidi, ed ecco una gran folla che nessun uomo poteva noverare, di tutte le nazioni e tribù e popoli e lingue, che stava in piè davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di vesti bianche e con delle palme in mano. E gridavano con gran voce dicendo: La salvezza appartiene all’Iddio nostro il quale siede sul trono, ed all’Agnello.
Apocalisse 20:6 Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su loro non ha potestà la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni.
Apocalisse 20:12-15 E vidi i morti, grandi e piccoli che stavano ritti davanti al trono; ed i libri furono aperti; e un altro libro fu aperto, che è il libro della vita; e i morti furon giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le opere loro. E il mare rese i morti ch’erano in esso; e la morte e l’Ades resero i loro morti, ed essi furon giudicati, ciascuno secondo le sue opere. E la morte e l’Ades furon gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè, lo stagno di fuoco. E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.
Apocalisse 21:7-8 Chi vince erediterà queste cose; e io gli sarò Dio, ed egli mi sarà figliuolo; ma quanto ai codardi, agl’increduli, agli abominevoli, agli omicidi, ai fornicatori, agli stregoni, agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda. Tutti gli uomini che muoiono, si risveglieranno, tutti resusciteranno, ci sarà la prima resurrezione per i beati, per i redenti, per coloro che hanno rimesso il loro spirito nelle mani del Signor Gesù, così come fece Stefano e come fanno tutti coloro che sono scritti nel Libro della Vita. Lo spirito umano dei figli di Dio lo riceve Cristo Gesù, e tutti i morti in Cristo resusciteranno nella prima resurrezione; lo spirito umano di coloro che non appartengono a Cristo e che pertanto non sono scritti nel Libro della Vita è già nell’anticamera dello stagno di fuoco. Gli empi faranno parte della seconda resurrezione, saranno giudicati e gettati nello stagno di fuoco che è la seconda morte, anche gli empi resusciteranno ma dalla prima morte e la seconda morte non avranno riposo, non dormiranno il riposo dei santi che saranno nel seno d’Abramo come Lazzaro.
Luca 16:22-24 Or avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno d’Abramo; morì anche il ricco, e fu seppellito. E nell’Ades, essendo ne’ tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché son tormentato in questa fiamma.
L’Ades è il luogo di tormento dove vanno coloro che non sono scritti nel Libro della Vita, loro parteciperanno alla seconda resurrezione ed alla seconda morte nello stagno di fuoco eterno.
Luca 16:25 Ma Abramo disse: Figliuolo, ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua, e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato.
Lazzaro era nel seno d’Abramo, il suo spirito non fu seppellito nell’Ades, ma fu portato nel cielo a far parte di quella moltitudine che vide Giovanni. Certamente sia il corpo di Lazzaro e del ricco furono seppelliti, i loro corpi tornarono alla terra, ma i loro spiriti umani presero direzioni diverse: Lazzaro nel seno d’Abramo ed il ricco nell’Ades. Lazzaro consolato ed il ricco tormentato, i loro spiriti erano tornati alle loro rispettive case; Lazzaro era stato ricevuto nelle stanze celesti, era entrato nella piena consolazione e nella gloria del Padre e nelle ricchezze eterne, era in attesa della prima resurrezione e ricevere così il corpo incorruttibile dell’immortalità ed essere sacerdote di Dio e di Cristo e regnare con Lui nel millennio.
Filippesi 1:20-23 Secondo la mia viva aspettazione e la mia speranza di non essere svergognato in cosa alcuna; ma che con ogni franchezza, ora come sempre Cristo sarà magnificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte. Poiché per me il vivere è Cristo, e il morire guadagno. Ma se il continuare a vivere nella carne rechi frutto all’opera mia e quel ch’io debba preferire, non saprei dire. Io sono stretto dai due lati: ho desiderio di partire e d’esser con Cristo, perché è cosa di gran lunga migliore.
Paolo, aveva ben compreso ed era certo che partire dal corpo sarebbe stato per lui una cosa di gran lunga migliore, egli si sarebbe incontrato con Cristo e con coloro che lo avevano preceduto. La morte dei santi è preziosa al cospetto del Signore Cristo Gesù, i santi entrano nella piena consolazione e non hanno più le sofferenze che avevano nel corpo, sono in attesa della prima resurrezione che li renderà simili agli angeli,ed avranno un corpo glorioso simile a quello di Gesù.
Apocalisse 7:15-17 Perciò son davanti al trono di Dio, e gli servono giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono spiegherà su loro la sua tenda. Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura; perché l’Agnello che è in mezzo al trono li pasturerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita; e Iddio asciugherà ogni lagrima dagli occhi loro. Perdere una persona cara è un grande dolore per chi rimane e desidererebbe averla vicina nella carne, il Signore chiama a casa i Suoi santi e per Lui la morte dei santi è preziosa. Certamente la morte dei santi è preziosa anche per lo Spirito Santo di Dio Stesso, noi siamo ancora nella carne e pertanto la nostra carne soffre, sente la mancanza di quel fratello, di quella sorella, di quei santi che il Signore porta nel forziere del cielo. Lo Spirito Santo è il Consolatore che colma quel vuoto che la persona cara ha lasciato, Egli fascia il cuore rotto e lo spirito contrito, Egli ci convince che il Signore ha portato nelle sfere celesti il nostro caro fratello, la nostra cara sorella, pertanto loro certamente hanno smesso di soffrire. Tutti i santi del Signore appartengono a Lui, pertanto i santi che rimangono ancora sulla terra, non possono e non devono essere contristati come coloro che non hanno speranza. I santi hanno fede, speranza e carità e pertanto continuano a sperare in Colui che ha chiamato a Casa i Suoi preziosi santi che ci hanno preceduti verso il cielo. Il dolore è grande per quelli che rimangono, ma il Signore è ben più grande del nostro dolore. Dovremo tutti imparare a piangere e portare i pesi gli uni degli altri, quando siamo insieme sulla terra ed amarci dell’Amore di Dio e saperci perdonare a vicenda. Quando la persona cara, il fratello, la sorella, non sono più su questa terra, noi non avremo più la possibilità di fargli del bene o del male, non avremo l’opportunità di manifestargli il nostro amore. Come credenti dobbiamo amare tutti, anche i nostri nemici, in modo particolare i santi del Signore che sono preziosi agli occhi del Signore, debbono essere preziosi agli occhi nostri fin quando il Signore ci fa grazia di poterli vedere con gli occhi nostri, dopo dovremo ricordarli per le loro opere.
Romani 12:10-18 Quanto all’amor fraterno, siate pieni d’affezione gli uni per gli altri; quanto all’onore, prevenitevi gli uni gli altri; quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore; siate allegri nella speranza, pazienti nell’afflizione, perseveranti nella preghiera; provvedete alle necessità dei santi, esercitate con premura l’ospitalità. Benedite quelli che vi perseguitano; benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. Abbiate fra voi un medesimo sentimento; non abbiate l’animo alle cose alte, ma lasciatevi attirare dalle umili. Non vi stimate savi da voi stessi. Non rendete ad alcuno male per male. Applicatevi alle cose che sono oneste, nel cospetto di tutti gli uomini. Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.
Al cospetto del Signore è preziosa la morte dei santi, perché preziosa è stata la vita dei Suoi santi su questa terra, perché hanno saputo piangere insieme e gioire insieme agli altri santi, non hanno reso male per male ed hanno benedetto i loro persecutori, e per quanto è dipeso da loro hanno procacciato la pace e la santificazione che un giorno permetterà loro di vedere il Signore. Cerchiamo con tutto il cuore di essere legati su questa terra, affinché possiamo esserlo nel cielo.
Matteo 16:19 Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; e tutto ciò che avrai legato sulla terra sarà legato ne’ cieli, e tutto ciò che avrai sciolto in terra sarà sciolto ne’ cieli.
Il Signore ci ha dato le chiavi del regno dei cieli, se non siamo legati insieme su questa terra, per certo non lo saremo nel regno dei cieli. La ” corda” che lega insieme i santi del Signore è l’Amore di Dio che è stato sparso nei nostri cuori.
Pace del Signore
F.llo Eliseo

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