Feb 17

Le due mense

1° Corinti 10:14-33 Perciò, cari miei, fuggite l’idolatria.
Io parlo come a persone intelligenti; giudicate voi di quello che dico.
Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è egli la comunione col sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è egli la comunione col corpo di Cristo?
Siccome v’è un unico pane, noi, che siam molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell’unico pane.
Guardate l’Israele secondo la carne; quelli che mangiano i sacrifici non hanno essi comunione con l’altare?
Che dico io dunque? Che la carne sacrificata agl’idoli sia qualcosa? Che un idolo sia qualcosa?
Tutt’altro; io dico che le carni che i Gentili sacrificano, le sacrificano ai demonî e non a Dio; or io non voglio che abbiate comunione coi demonî.
Voi non potete bere il calice del Signore e il calice de’ demonî; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demonî.
O vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui?
Ogni cosa è lecita ma non ogni cosa è utile; ogni cosa è lecita ogni cosa edifica.
Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma ciascuno cerchi l’altrui.
Mangiate di tutto quello che si vende al macello senza fare inchieste per motivo di coscienza; perché al Signore appartiene la terra e tutto quello ch’essa contiene.
Se qualcuno de’ non credenti v’invita, e voi volete andarci, mangiate di tutto quello che vi è posto davanti, senza fare inchieste per motivo di coscienza.
Ma se qualcuno vi dice: Questa è cosa di sacrifici, non ne mangiate per riguardo a colui che v’ha avvertito, e per riguardo alla coscienza; alla coscienza, dico, non tua, ma di quell’altro; infatti, perché la mia libertà sarebb’ella giudicata dalla coscienza altrui?
E se io mangio di una cosa con rendimento di grazie, perché sarei biasimato per quello di cui io rendo grazie?
Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio.
Non siate d’intoppo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio: sì come anch’io compiaccio a tutti in ogni cosa, non cercando l’utile mio proprio, ma quello de’ molti, affinché siano salvati.

Paolo ci mette in guardia, ci dice che non possiamo il calice del Signore e quello dei demoni; e che non possiamo partecipare alla mensa del Signore ed a quella dei demoni.
Dobbiamo stare molto attenti a non avere comunione con i demoni, questo può avvenire se ci sediamo alla loro mensa e beviamo il loro calice.

Apocalisse 17:3-6 Ed egli, nello Spirito, mi trasportò in un deserto; e io vidi una donna che sedeva sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia e avente sette teste e dieci corna.
E la donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle; aveva in mano un calice d’oro pieno di abominazioni e delle immondizie della sua fornicazione,
e sulla fronte avea scritto un nome: Mistero, Babilonia la grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra.
E vidi la donna ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. E quando l’ebbi veduta, mi maravigliai di gran maraviglia.

La grande meretrice è la sposa di satana, anche lei ha in mano un calice d’oro ed in quel calice bevono coloro che fornicano con lei, coloro che hanno comunione con i demoni.
Questa è la chiesa apostata, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra.
Coloro che siedono alla mensa della grande meretrice, siedono alla mensa di Babilonia la grande.
Salmi 23:5 Tu apparecchi davanti a me la mensa al cospetto dei miei nemici; tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca.

Il Signore apparecchia una mensa dinanzi ai Suoi figli, li unge con l’olio dello Spirito Santo e fa traboccare la loro coppa.
Dobbiamo stare molto attenti, anche il diavolo e le sue schiere apparecchiano le loro mense contaminate, i figli di Dio non possono sedersi alle due mense per non avere comunione con i demoni.
Coloro che si siedono alla stessa mensa hanno comunione fra loro, questa comunione è attraverso il pasto che è composto dal cibo e dalla bevanda che viene consumata.
Se un non credente ci invita, e noi vogliamo andarci, ovviamente non ci contamineremo, possiamo mangiare tutto quello che ci mettono dinanzi, ovviamente dopo aver reso grazie a Dio.
Nessuna cosa può contaminare il credente, tranne la comunione con i demoni che sono spiriti immondi e pertanto sedersi alla loro mensa ci espone a contaminazioni spirituali e fisici.
Quando i non credenti preparano dei cibi e delle bevande in onore di una festività pagana, una ricorrenza in onore a qualche idolo, a qualche “santo” la cui effige viene portata in processione, se il credente partecipa alla mensa e mangia dei cibi preparati per la festa, è come mangiare cibi consacrati agli idoli, l’idolo non è nulla non può contaminare nessuno.
I cibi consacrati agli idoli non sono nulla, non possono fare ne bene e ne male come gli idoli, queste cose non ci contaminano.
Guardate l’Israele secondo la carne; quelli che mangiano i sacrifici non hanno essi comunione con l’altare?
Quelli che mangiano i sacrifici offerti agli idoli, non hanno comunione col sacrificio e con l’idolo inanimato ed impotente, ma hanno comunione con i demoni rappresentati dall’idolo.
Le carni che i pagani sacrificavano, le sacrificavano ai demoni e non a Dio, pertanto quel rituale era fatto per mettersi in comunione con i demoni, quelle carni e quegli idoli erano un mezzo per comunicare con i demoni, pertanto il pericolo non veniva dall’idolo ma da quello che rappresentava.
Una bottiglia è un oggetto che non ci fa paura, se piena di veleno non dobbiamo bere il contenuto, se nelle mani di un violento può essere un’arma mortale.
Andare ad un funerale, non ci contamina se non partecipiamo alla loro mensa; se partecipiamo ai loro riti, ai loro segni rituali, noi ci sediamo alla loro mensa e senza rendercene conto siamo in comunione con quello che quei riti rappresentano, e potremo contaminarci anche al funerale.
Il credente si deve immedesimare nel dolore degli altri, pertanto condolersi insieme a coloro che hanno perso un congiunto, ma non partecipare ai riti dei non credenti.
Molte feste e ricorrenze pagane, sono un oltraggio al nostro Signore, pertanto la nostra stessa presenza potrebbe esporci a contaminazioni di spirito e di corpo.
Partecipare ad una prima “comunione”,alla cresima, al battesimo di un neonato, ad un onomastico, alle messe in suffragio per i defunti, alla messa di Natale, quella di Pasqua, alla ricorrenza dei “santi” patroni, ed a tutte od alcune feste pagane che molti festeggiano, ci fa sedere a quelle mense abominevoli al cospetto del Signore, mense dei demoni alle quali il Signore non è seduto.
Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio.
Dobbiamo del continuo chiederci se quello che facciamo, lo facciamo alla gloria di Dio, certamente se esaminiamo ogni cosa ed ogni caso e siamo certi che è per la gloria di Dio, facciamolo.
Se invece il Signore non è glorificato in quello che facciamo, certamente ci siamo seduti alla mensa sbagliata e certamente corriamo il rischio di essere in comunione con i demoni.

Atti 15:28-29 Poiché è parso bene allo Spirito Santo ed a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose, che sono necessarie; cioè: che v’asteniate dalle cose sacrificate agl’idoli, dal sangue, dalle cose soffocate, e dalla fornicazione; dalle quali cose ben farete a guardarvi. State sani.

Atti 21:25 Quanto ai Gentili che hanno creduto, noi abbiamo loro scritto, avendo deciso che debbano astenersi dalle cose sacrificate agl’idoli, dal sangue, dalle cose soffocate, e dalla fornicazione.

Noi siamo i gentili che hanno creduto, è parso bene allo Spirito Santo ed ai veri servi di Dio, di imporre ai credenti che si astengano dalle cose sacrificate agli idoli.

Apocalisse 2:20 Ma ho questo contro a te: che tu tolleri quella donna Jezabel, che si dice profetessa e insegna e seduce i miei servitori perché commettano fornicazione e mangino cose sacrificate agl’idoli.

Apocalisse 2:14 Ma ho alcune poche cose contro di te: cioè, che tu hai quivi di quelli che professano la dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balac a porre un intoppo davanti ai figliuoli d’Israele, inducendoli a mangiare delle cose sacrificate agli idoli e a fornicare.

2° Corinti 6:14-18 Non vi mettete con gl’infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza v’è egli fra la giustizia e l’iniquità? O qual comunione fra la luce e le tenebre?
E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele?
E quale accordo fra il tempio di Dio e gl’idoli? Poiché noi siamo il tempio dell’Iddio vivente, come disse Iddio: Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo.
Perciò Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo; ed io v’accoglierò, e vi sarò per Padre e voi mi sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore onnipotente.

La chiesa di Corinti si sedeva in due mense, dobbiamo stare molto attenti a non avere riguardi personali e non sederci alla mensa sbagliata; quando si tratta dei nostri familiari, parenti ed amici, a volte siamo disposti a partecipare a cose ed a mense che certamente non ci siederemo se si trattasse di persone estranee, se facciamo questo commettiamo due peccati.

I Pietro 1:17 E se invocate come Padre Colui che senza riguardi personali giudica secondo l’opera di ciascuno, conducetevi con timore durante il tempo del vostro pellegrinaggio.

Giacomo 2:9 Ma se avete dei riguardi personali, voi commettete un peccato essendo dalla legge convinti quali trasgressori.

Giacomo 2:1 Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signor Gesù Cristo, il Signor della gloria, sia scevra da riguardi personali.

Chiediamo al Signore per sapere se in quella mensa Dio è glorificato, se quella mensa è la mensa dei demoni ed a quella mensa ci sono seduti i nostri familiari, parenti ed amici, non sediamoci se non vogliamo avere comunione con i demoni, e ricevere le piaghe che il Signore manda su Babilonia, attenzione a non partecipare ai peccati altrui.
A volte il diavolo usa i nostri familiari, i nostri parenti ed amici per farci mangiare delle cose sacrificate agli idoli, cose che rifiuteremo certamente se non abbiamo riguardi personali.

Pace del Signore
F.llo Eliseo

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