Feb 13

Nessuno sfrutti

I° Tess. 4:2-9 Poiché sapete quali comandamenti vi abbiamo dati per la grazia del Signor Gesù.
Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che v’asteniate dalla fornicazione, che ciascun di voi sappia possedere il proprio corpo in santità ed onore, non dandosi a passioni di concupiscenza come fanno i pagani i quali non conoscono Iddio; e che nessuno soverchi il fratello né lo sfrutti negli affari; perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, siccome anche v’abbiamo innanzi detto e protestato.
Poiché Iddio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione.
Chi dunque sprezza questi precetti, non sprezza un uomo, ma quell’Iddio, il quale anche vi comunica il dono del suo Santo Spirito.
Or quanto all’amor fraterno non avete bisogno che io ve ne scriva, giacché voi stessi siete stati ammaestrati da Dio ad amarvi gli uni gli altri.

sfruttare v. tr. 1 Far rendere al terreno più del normale, senza sostenerlo con adeguate concimazioni. 2 (fig.) Trarre profitto dal lavoro altrui senza retribuirlo convenientemente: sfruttare gli operai | Sfruttare una donna, farsi mantenere da lei. 3 (est.) Mettere a profitto: sfruttare l’occasione. ETIMOLOGIA: da frutto, con s- privat.

Sfruttare significa privare del frutto che appartiene ad altri; era ed è uno sfruttatore l’uomo che si fa mantenere da una donna; lo sfruttatore è anche una sorta di protettore, il quale protegge la donna che deve sfruttare, non perché l’ama, ma perché è la fonte del suo illecito guadagno.
Lo sfruttatore è colui o colei che si appropria di un illecito guadagno, appropriandosi del frutto altrui e gestendolo a proprio piacimento per i propri interessi.

sfruttamento s. m. 1 Conseguimento del massimo rendimento possibile: sfruttamento di un terreno, di una miniera. 2 Ricavo di un vantaggio ingiusto, illecito o immorale dal lavoro o gener. da un’attività altrui.

Lo sfruttatore è una sorta di sanguisuga che si ciba di un frutto che non gli appartiene, è colui che non ha scrupoli e che a volte anche di nascosto sfrutta qualcuno per proprio interesse.
Nel mondo ci sono molti sfruttati e molti sfruttatori, solitamente gli sfruttati lavorano duro, e gli sfruttatori vivono alle loro spalle, ed a volte fanno la vita da nababbi.

soverchiare A v. tr. (io soverchio ) 1 (lett.) Sormontare, oltrepassare: il fiume in piena soverchia le sponde. 2 (fig., lett.) Sopraffare: soverchiare i deboli. B v. intr. ( aus avere ) Sovrabbondare.

sopraffare v. tr. (pres. io sopraffaccio o sopraffò , tu sopraffai , egli sopraffà ; nelle altre forme, coniug. come fare ) Soverchiare, dominare, usando prepotenza: sopraffare i deboli | Superare, vincere (anche fig.): sopraffare l’avversario in battaglia.

Paolo dice: e che nessuno soverchi il fratello né lo sfrutti negli affari; perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, siccome anche v’abbiamo innanzi detto e protestato.
Questo significa che allora ed anche oggi c’è il rischio, proprio nella fratellanza che qualcuno che si presenta come fratello, possa soverchiare e sfruttare altri fratelli negli affari, cioè che qualcuno si appropri di un frutto che non è suo, a scapito dei più deboli che sono da lui dominati.
Purtroppo nel “cristianesimo” ci sono stati e ci sono molti sfruttamenti, il popolo è sfruttato a volte proprio da coloro che si presentano come protettori.
Paolo dichiara che il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, chi fa questo è sotto la vendetta di Dio e non sotto la Sua grazia e misericordia.
Giacomo 5:1-6 A voi ora, o ricchi; piangete e urlate per le calamità che stanno per venirvi addosso!
Le vostre ricchezze sono marcite, e le vostre vesti son rose dalle tignuole.
Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, e la loro ruggine sarà una testimonianza contro a voi, e divorerà le vostre carni a guisa di fuoco. Avete accumulato tesori negli ultimi giorni.
Ecco, il salario dei lavoratori che han mietuto i vostri campi, e del quale li avete frodati, grida; e le grida di quelli che han mietuto sono giunte alle orecchie del Signor degli eserciti.
Voi siete vissuti sulla terra nelle delizie e vi siete dati ai piaceri; avete pasciuto i vostri cuori in giorno di strage. Avete condannato, avete ucciso il giusto; egli non vi resiste.

Molte persone stanno lavorando nei campi di altri uomini, non sono pagati, ma pagano, sono sfruttati, costruiscono locali che appartengono a molte organizzazioni, sono dominati, sopraffati da uomini che li hanno sedotti per sfruttarli, il popolo lavora ancora oggi per Faraone e per gli egiziani.
Al tempo di Faraone, il popolo era sopraffatto con violenza, oggi in modo più subdolo.
Molti Faraoni di oggi hanno costruito degli imperi finanziari, e vivono nel lusso sfruttando molti ingenui fratelli che sono da loro dominati; questo è lo sfruttamento più eclatante, ma ce ne sono altri meno eclatanti che sono sfruttamenti lo stesso.
Chi sfrutta è un ladro perché si appropria d’un frutto intorno al quale non ha lavorato, il popolo si trova ai piedi di pochi uomini, i quali sono riveriti ed ossequiati senza lavare i piedi a nessuno.
Prendere denaro a qualsiasi titolo, senza averne diritto, è sfruttare il donatore che magari non fa la stessa vita dello sfruttatore e che lavora col sudore della sua fronte per mantenere lo sfruttatore.

Michea 3:11 I suoi capi giudicano per dei presenti, i suoi sacerdoti insegnano per un salario, i suoi profeti fanno predizioni per danaro, e nondimeno s’appoggiano all’Eterno, e dicono: “L’Eterno non è egli in mezzo a noi? non ci verrà addosso male alcuno!”

Osea 9:1 Non ti rallegrare, o Israele, fino all’esultanza, come i popoli; poiché ti sei prostituito, abbandonando il tuo Dio; hai amato il salario della prostituzione sopra tutte le aie da frumento!

Molti hanno fatto prostituire le loro chiese, le loro donne, le sfruttano ma non li proteggono, amano il salario della prostituzione, si sono prostituiti per un salario, per un vile guadagno.
Un figlio, una figlia di Dio che ha compreso che in qualcuno (chiunque esso sia), c’è uno spirito di prostituzione e che ama il salario della prostituzione, deve lasciarsi sfruttare da costoro?
E che nessuno soverchi il fratello né lo sfrutti negli affari; perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, siccome anche v’abbiamo innanzi detto e protestato.
Coloro che sfruttano e soverchiano i fratelli, sono coloro che non hanno timore di Dio, e coloro che si lasciano sfruttare, pur avendo visto che sono degli sfruttatori offrono loro il frutto della fatica delle loro mani, che è grazia di Dio a coloro che sono sotto la Sua vendetta.
Tutto quello che hanno i figli di Dio è per la Sua grazia, è giusto dare la grazia di Dio agli sfruttatori? Certamente se non lo abbiamo ancora compreso, è perché a volte siamo solo semplici come le colombe, ma non siamo anche prudenti come i serpenti.

Proverbi 22:22 Non derubare il povero perch’è povero, e non opprimere il misero alla porta.

Romani 2:21 Come mai, dunque, tu che insegni agli altri non insegni a te stesso? Tu che predichi che non si deve rubare, rubi?

Amos 5:10-12 Essi odiano colui che li riprende alla porta, e hanno in orrore chi parla con integrità.
Perciò, visto che calpestate il povero ed esigete da lui donativi di frumento, voi fabbricate case di pietre da taglio, ma non le abiterete; piantate vigne deliziose, ma non ne berrete il vino.
Poiché io conosco come son numerose le vostre trasgressioni, come son gravi i vostri peccati; voi sopprimete il giusto, accettate regali e fate torto ai poveri alla porta.
Molti stanno calpestando i poveri, esigono donazioni, decime ed offerte, per costruire case di pietre da taglio, locali sempre più grandi e lussuosi che non saranno giammai degli sfruttati, ma apparterranno agli sfruttatori e alle loro organizzazioni.
Molte anime impegnano il loro tempo, la loro fatica ed il loro denaro a costruire molti templi ed a mantenere i loro sacerdoti, e far crescere così il capitale di molti faraoni di questo secolo.
Grazie a Dio, ci sono anche i veri servi di Dio, i quali non sfruttano il popolo ma lo servono.

Sofonia 3:12E lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero, che confiderà nel nome dell’Eterno.

Amos 8:9-12 E in quel giorno avverrà, dice il Signore, l’Eterno, che io farò tramontare il sole a mezzodì, e in pieno giorno farò venire le tenebre sulla terra.
Muterò le vostre feste in lutto, e tutti i vostri canti in lamento; coprirò di sacchi tutti i fianchi, e ogni testa sarà rasa. Getterò il paese in lutto come un figlio unico, e la sua fine sarà come un giorno d’amarezza.
Ecco, vengono i giorni, dice il Signore, l’Eterno, ch’io manderò la fame nel paese, non fame di pane o sete d’acqua, ma la fame e la sete d’udire le parole dell’Eterno.
Allora, errando da un mare all’altro, dal settentrione al levante, correranno qua e là in cerca della parola dell’Eterno, e non la troveranno.

Molti organizzano le loro feste, con balli, cadute, grida, applausi, musica di ogni tipo e spettacoli che non hanno nulla da invidiare a quelli del mondo, raggi laser e musica a tutto volume, sono i cosiddetti concerti “cristiani” che dovrebbero sconcertare i veri cristiani condotti dallo Spirito Santo.
Ovviamente tutti questi raduni sono organizzati dagli sfruttatori e finanziati dagli sfruttati, i quali pagano CD, LIBRI, E CHINCAGLIERIA VARIA a caro prezzo, e per assistere a “pastori” e “ministri” di culto a vario titolo, che fanno il trenino in mezzo ai “credenti”, come se fosse una festa da ballo paesana; qualcuno riesce ad immaginare Gesù ed i Suoi discepoli che fanno questo?
Gesù ed i Suoi discepoli non sfruttavano nessuno, lo sfruttatore era Giuda figlio di perdizione.
Naturalmente gli sfruttatori, hanno interesse ad accumulare intorno a loro il maggior numero di persone da potere sfruttare, e lo fanno con ogni mezzo affinché possano costruire i loro templi.
Oggi più che mai è difficile trovare la Parola dell’Eterno, e molti vanno errando da un tempio all’altro, corrono qua e la e non la trovano.
Qualcuno si definisce Vicario di Cristo, altri si comportano da vicari di Cristo, anche se non lo dicono esplicitamente, e così facendo tolgono al popolo ogni possibilità di esaminare le loro opere.

vicario A s. m. (f. -a ) Chi fa le veci di un’autorità in sua assenza o impossibilità di esercitare direttamente il potere, spec. negli ordinamenti ecclesiastici: vicario imperiale | Vicario di Dio, di Pietro, di Gesù, il Papa. B agg. 1 (med.) Vicariante. 2 Che sostituisce, che fa le veci di qlcu. o di qlco.: autorità vicaria | Cardinal -v, che sostituisce il Papa nella giurisdizione di vescovo di Roma | Padre -v, religioso che fa le veci del superiore.

Giovanni 14:23 Gesù rispose e gli disse: Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.

Giovanni 14:16-21 E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani; tornerò a voi. Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.
In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me ed io in voi.
Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io l’amerò e mi manifesterò a lui.

Matteo 28:20 insegnando loro d’osservar tutte quante le cose che v’ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente.

I figli di Dio hanno il loro Padre Vivente, Onnipresente, così come lo è il Suo Figlio Cristo Gesù il Signore che è l’Emmanuel, cioè Dio con noi, pertanto è a dir poco strano che qualcuno si presenti come vicario dell’Iddio che non è assente ma Onnipresente.
Probabilmente costoro sono vicari di dii morti ed assenti, e li rappresentano sfruttando la “buona fede” di persone ignoranti della Parola di Dio, alcuni perché non conoscono, altri perché non vogliono conoscere e altri che conoscono ma vogliono chiudere gli occhi ed andare dietro ai dii morti ed assenti e coloro che li rappresentano; questo non può avvenire a coloro che hanno una buona e vera fede nel Signore.

Romani 10:14-17 Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non v’è chi predichi?
E come predicheranno se non son mandati? Siccome è scritto: Quanto son belli i piedi di quelli che annunziano buone novelle!
Ma tutti non hanno ubbidito alla Buona Novella; perché Isaia dice: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?
Così la fede vien dall’udire e l’udire si ha per mezzo della parola di Cristo.

Per avere una buona fede, è necessario avere l’orecchi spirituale aperto, e questo udito si ha solo per mezzo della Parola di Dio che ha parlato e parla attraverso la Parola di Cristo e del Suo “Vicario” che è lo Spirito Santo che il Signore ha dato alla Sua Sposa che è la Sua Chiesa.
Molti non hanno veramente creduto in Cristo; come potranno invocarlo se non credono?
Pertanto invocano i loro numerosi mediatori, uomini vivi o morti che dovrebbero intercedere per loro, così facendo la loro fede è centrata sull’uomo e non su Dio Onnipresente.
Chi fa questo si trova sotto la maledizione e non sotto la benedizione, pertanto questa mancanza di fede vera nel Signore viene sfruttata dagli sfruttatori che prima li hanno sedotti con le loro parole.
Si organizzano tanti pellegrinaggi, apparizioni di qua ed apparizioni di la, e la Parola viene calpestata ed oltraggiata, e molti che dicono di amare il Signore non osservano la Sua Parola.

Geremia 17:5-10 Così parla l’Eterno: Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si ritrae dall’Eterno!
Egli è come un tamerice nella pianura sterile; e quando giunge il bene, ei non lo vede; dimora in luoghi aridi, nel deserto, in terra salata, senza abitanti.
Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno, e la cui fiducia è l’Eterno!
Egli è come un albero piantato presso all’acque, che distende le sue radici lungo il fiume; non s’accorge quando vien la caldura, e il suo fogliame riman verde; nell’anno della siccità non è in affanno, e non cessa di portar frutto.
Il cuore è ingannevole più d’ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi lo conoscerà?
Io, l’Eterno, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni.

Molti confidano nell’uomo, e quell’uomo può essere se stesso o altri uomini nei quali confida, il cuore di costoro si ritrae dall’Eterno e si confida nell’uomo, così facendo non ha vera fede in Dio, e pertanto non può essere da Dio benedetto, il Signore male-dice, e non bene-dice di quel tale che non confida in Lui e che segue dei seduttori e sfruttatori che oltraggiano il Nome del Signore.
Le religioni non hanno fatto altro che porsi come mediatori, ed hanno cercato così di impedire che molte anime abbiano un rapporto personale col Signore.
Chi vuole essere dal Signore benedetto, legga la Parola del Signore, così facendo l’orecchio spirituale comincerà ad udire ciò che dice lo Spirito Santo, e questo genererà vera fede.
Chi ode la Parola di Dio e la osserva, avrà timore di Dio e fiducia in Lui; chi ode le parole degli uomini e le osserva, avrà timore degli uomini e fiducia in loro.
Molti hanno creduto nella religione, e molti non sanno neanche in cosa credono, non conoscono neanche le dottrine della religione che dicono di professare, e molti non leggono la Bibbia, alcuni si dichiarano cristiani non praticanti; si può essere tali?
Stiamo molto attenti a coloro che vogliono sfruttare la nostra ignoranza, a coloro che usando il nome del Signore per fare di noi delle loro prede da sfruttare con ogni sorta d’inganno.
Molti presentano la via larga, e non quella stretta ed angusta della rinunzia a se stessi; ovviamente gli sfruttatori vogliono avere molti seguaci da poter sfruttare in ogni modo.

Giovanni 5:41 Io non prendo gloria dagli uomini;

Giovanni 5:44 Come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che vien da Dio solo?

Giovanni 7:18 Chi parla di suo cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l’ha mandato, egli è verace e non v’è ingiustizia in lui.

Giovanni 8:50 Ma io non cerco la mia gloria; v’è Uno che la cerca e che giudica.

I Tessalonicesi 2:6 E non abbiam cercato gloria dagli uomini, né da voi, né da altri, quantunque, come apostoli di Cristo, avessimo potuto far valere la nostra autorità.

Gesù non cercava la Sua gloria, non prendeva la gloria dagli uomini, Egli cercava la gloria di Colui che lo aveva mandato, cioè il Padre Suo e nostro Benedetto in Eterno.

Giovanni 6:15 Gesù quindi, sapendo che stavan per venire a rapirlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo.

Gli sfruttatori cercano la gloria degli uomini, e su loro vogliono regnare, e se qualcuno non li lascia regnare si trasformano in spietati nemici di coloro che cercano la gloria di Dio, ed a Lui danno gloria, e non sono disposti a darla agli uomini che cercano gloria.
Chi cerca la propria gloria parla di suo, pertanto è bugiardo ed ingiusto; facciamo molta attenzione a coloro che cercano gloria e riconoscimenti, e vengono applauditi ed innalzati come le star; attenzione a coloro che dicono: io sono…io sono…, l’Io Sono è soltanto Dio Benedetto in Eterno.
Molti si gloriano dei titoli che sono attribuiti dagli uomini, o si sono attribuiti da soli, e pretendono di essere riconosciuti per quel che dicono di essere, chi non li ricosce viene da loro scomunicato.
Meglio essere in comunione col Padre celeste, col Suo Figliolo, e con i veri credenti attraverso lo Spirito Santo, e dare gloria a Dio, che dare gloria ad uomini che cercano gloria sfruttando coloro che li glorificano e facendosi mantenere da molte meretrici, e donne (chiese) disavvedute.
Gesù era, è, e sarà in Eterno il Re dei Re, il Signore dei signori, non ambiva essere fatto re dagli uomini, non cercava la loro gloria, e si ritirò di nuovo sul monte tutto solo.
Lo volevano fare re, perché Gesù aveva fatto la moltiplicazione dei pani e dei pesci, avevano visto un miracolo e volevano dargli gloria, Egli si ritirò perché la gloria era del Padre che l’ha mandato.
Tutti i veri ministri di Dio, sono stati mandati da Gesù ( Efe. 4:11), pertanto non devono cercare la loro gloria ma la gloria di Cristo Gesù, la Parola del Padre fatta carne.
La Parola di Dio deve essere glorificata con l’ubbidienza dai ministri di Cristo e dalla Chiesa.
I servi di Dio, devono sapersi ritirare sul monte, debbono farlo spesso per stare in comunione col Signore, e saper anche stare tutti soli e rigettare la gloria degli uomini.
Leggi Giovanni Cap. 6 Gesù rimane sul monte tutto solo, la gente lo cercava per farlo re, Egli manda i discepoli all’altra riva, ma non va con loro perché certamente al molo c’è tanta gente che l’aspetta, Egli rimane sul monte ed evita di incontrare coloro che lo volevano fare re.

Giovanni 6:22-25 La folla che era rimasta sull’altra riva del mare aveva notato che non c’era là altro che una barca sola, e che Gesú non vi era entrato con i suoi discepoli, ma che i discepoli erano partiti da soli.
Altre barche erano giunte da Tiberiade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie.
La folla, dunque, quando ebbe visto che Gesú non era là e che non vi erano i suoi discepoli, montò in quelle barche, e andò a Capernaum in cerca di Gesú.
Trovatolo di là dal mare, gli dissero: ” Rabbí, quando sei giunto qui?”

La folla che non aveva visto partire Gesù, e che aveva visto partire i discepoli, parte alla ricerca di Gesù, montano sulle barche e vanno a Capernaum in cerca di Gesù, e lo trovano e l’interrogano.

Giovanni 6:26-29 Gesú rispose loro: “In verità, in verità vi dico che voi mi cercate, non perché avete visto dei segni miracolosi, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati.
Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà; poiché su di lui il Padre, cioè Dio, ha apposto il proprio sigillo”.
Essi dunque gli dissero: “Che dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?”
Gesú rispose loro: “Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato”.

Matteo 4:4 Ma egli rispondendo disse: Sta scritto: Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio.

Gesù non ha sfruttato il popolo, lo ha sfamato anche di cibo per il corpo, ma li ha esortati: Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna.
L’opera di Dio è che crediamo in Cristo Gesù che ha mandato, credere in Cristo significa credere alla Parola di Dio, credere veramente significa non solo conoscere la Parola ma osservarla.
Gli sfruttatori vogliono che le persone credano a loro, (questo spiega in motivo per cui ci sono molte dottrine) e che diano a loro la gloria che appartiene al Signore.
I ministri costituiti dal Signore, non sono chiamati a proporre nuove dottrine, nuovi modi di predicare per attirare le anime con spettacoli di ogni sorta, ma sono stati costituiti dal Signore a praticare e predicare la Parola del Signore, senza avere nessun riguardo personale.

Giovanni 6:60-71 Perciò molti dei suoi discepoli, dopo aver udito, dissero: “Questo parlare è duro; chi può ascoltarlo?”
Gesú, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano di ciò, disse loro: “Questo vi scandalizza?
E che sarebbe se vedeste il Figlio dell’uomo ascendere dov’era prima?
E lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.
Ma tra di voi ci sono alcuni che non credono”. Gesú sapeva infatti fin dal principio chi erano quelli che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito.
E diceva: “Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre”.
Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano piú con lui.
Perciò Gesú disse ai dodici: “Non volete andarvene anche voi?”
Simon Pietro gli rispose: “Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna;e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio”.
Gesú rispose loro: “Non ho io scelto voi dodici? Eppure, uno di voi è un diavolo!”
Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota, perché questi, uno dei dodici, stava per tradirlo.

Gesù aveva un parlare duro e schietto, non gli interessavano coloro che lo cercavano per i pani e per i pesci, pertanto quando tutta la folla che prima l’aveva cercato e voleva farlo re, tutti i discepoli dei pani e dei pesci lo abbandonarono perché non interessava loro la Parola di Dio, Gesù non si turbò dell’essere rimasto solo con i dodici, e disse loro: “Non volete andarvene anche voi?”.
Pietro parla a nome di tutti, egli cercava le parole di vita eterna e non i pani ed i pesci, i Suoi discepoli avevano seguito Gesù (tranne Giuda che era un diavolo), non per un vile guadagno, non per sfruttare qualcuno, ma perché Gesù aveva parole di vita eterna, e perché avevano creduto e conosciuto che Gesù è il Santo di Dio.
Chi vuole sfruttare, certamente non parlerebbe così, Giuda non poteva essere contento di questo, egli era un ladro e gli interessava che la borsa fosse sempre ben piena per rubare.

Giovanni 10:1 In verità, in verità io vi dico che chi non entra per la porta nell’ovile delle pecore, ma vi sale da un’altra parte, esso è un ladro e un brigante.

Giovanni 12:6 Giuda Diceva così, non perché si curasse de’ poveri, ma perché era ladro, e tenendo la borsa, ne portava via quel che vi si metteva dentro.

Gli sfruttatori sono dei diavoli, i quali vogliono fare molti seguaci, loro sono pronti a tradire la Parola per trenta denari, si vendono la Parola dopo averla conosciuta, la vendono alla religione ed ai religiosi affinché sia crocifissa, morta e non operante nelle loro grandi cattedrali.
Non passano per la Porta dell’ovile che è la Parola, ma entrano da un’altra parte,: dallo spettacolo, dalle seduzioni, dai pani, dai pesci, dai miracoli bugiardi, dalle false dottrine, dal dare agli altri secondo la carne e non secondo lo Spirito, e questo per essere incoronati re e regnare sul popolo che vuole un re, come regnò Saulle sul popolo che non voleva che Dio regnasse.

II Timoteo 2:19 Ma pure il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: “Il Signore conosce quelli che son suoi”, e: “Ritraggasi dall’iniquità chiunque nomina il nome del Signore”.

Il Signore conosce i Suoi, chiediamo a Lui la sapienza per riconoscere i Suoi ministri.
Oggi molti nominano il nome del Signore invano, alcuni non vogliono ritrarsi dall’iniquità e nominano il nome del Signore come se nulla fosse, e non si studiano di cambiare la loro vita, di ravvedersi e convertirsi veramente al Signore, e ubbidire ai Suoi Comandamenti.
Se il nome santo del Signore è in noi, saremo dei Suoi discepoli disposti a rinunziare a noi stessi ed a lasciarci modellare dalla Parola di Dio che è Gesù Cristo il Figlio di Dio benedetto in eterno.
Oggi, il nome del Signore è su molte labbra ma in pochi cuori disposti a fare la Sua volontà, Egli ci chiede: ve ne volete andare anche voi?
Egli non vuole seguaci ipocriti, i quali dicono: Signore, Signore e non ubbidiscono alla Sua Parola.

II° Giovanni 1:9-11 Chi passa oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Iddio. Chi dimora nella dottrina ha il Padre e il Figliuolo.
Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non lo ricevete in casa, e non lo salutate; perché chi lo saluta partecipa alle malvage opere di lui.

Stiamo molto attenti a non partecipare alle opere malvage degli altri, chiunque siano, e non lasciamoci sfruttare da nessuno di coloro che sfruttano il popolo ed usano il nome del Signore.

Pace del Signore
F.llo Eliseo

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