Feb 13

Ogni carne è come l’erba

1° Pietro 1:16 Poichè egli è scritto: Siate santi, perciocchè io sono santo.
1:17 E, se chiamate Padre colui il quale, senza aver riguardo alla qualità delle persone, giudica secondo l’opera di ciascuno: conducetevi in timore, tutto il tempo della vostra peregrinazione;
1:18 sapendo che, non con cose corruttibili, argento od oro, siete stati riscattati dalla vana condotta vostra, insegnata di mano in mano da’ padri;
1:19 ma col prezioso sangue di Cristo, come dell’agnello senza difetto, nè macchia;
1:20 ben preordinato avanti la fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi;
1:21 i quali per lui credete in Dio, che l’ha suscitato da’ morti, e gli ha data gloria; acciocchè la vostra fede e speranza fosse in Dio.
1:22 Avendo voi purificate le anime vostre ubbidendo alla verità, per mezzo dello Spirito, per avere fraterna carità non finta, portate amore intenso gli uni agli altri di puro cuore.
1:23 Essendo rigenerati, non di seme corruttibile, ma incorruttibile, per la parola di Dio viva e permanente in eterno.
1:24 Perciocchè ogni carne [è] come erba, ed ogni gloria d’uomo come fior d’erba; l’erba è [tosto] seccata, ed il suo fiore è [tosto] caduto.
1:25 Ma la parola del Signore dimora in eterno; e questa è la parola che vi è stata evangelizzata.

Pietro definisce ogni essere umano come se fosse ERBA e ogni gloria dell’uomo FIOR D’ERBA.
La Parola del Signore ci vuole portare a riflettere sulla temporaneità della vita dell’uomo.
L’erba, la carne comincia a seccarsi, la forza d’essa a scemare; la corona della quale si è fregiata, la gloria che la carne ha cercata, quel fiore cade perché l’erba è secca e torna alla polvere.
La vita umana e la gloria dell’uomo è cosa vana ed è fragile come l’erba dei campi, anzi ancor meno, perché ogni filo d’erba è rivestito di una gloria maggiore di Salomone.

Luca 12:27
12:27 Considerate i gigli, come crescono; non faticano e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro.

Pietro contrappone la Parola del Signore che è eterna ed immutabile “all’erba e al fior d’erba”.
Spesso, senza rendercene conto si riguarda a Salomone, alla gloria ed alla bellezza dei “gigli” e non si riguarda alla gloria che è nella Parola di Dio, gloria eterna ed immutabile.
Pietro affermava che ai cristiani dall’ora era stata evangelizzata la Parola del Signore.

I Pietro 1:23
1:23 poiché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la parola di Dio vivente e permanente.

La Parola di Dio è vivente e permanente, dovremo chiederci se quella che sta giungendo al “cristianesimo” dei nostri giorni è vivente e permanente, ed è la stessa di quella che aveva evangelizzato i credenti di duemila anni fa. Se la Parola è permanente e vivente, la Parola è immutabile e pertanto tutti i cristiani del cristianesimo di ogni tempo dovrebbero avere la stessa Parola, (non solo scritta nelle loro Bibbie) fatta carne nel corpo di Cristo che è la Chiesa di Cristo.
A questo punto dovremo chiederci se “l’erba e il fior d’erba” ha qualche ruolo nel cristianesimo di oggi, se non avesse alcun ruolo di riguardo, sarebbe inispiegabile la diversità di dottrine.
La Parola è vivente e permanente, le parole degli uomini sono mortali e mutevoli. Pertanto essendo espressione del pensiero umano mutano come mutano gli uomini ed i secoli nei quali vivono, così come l’erba dei campi non è mai la stessa ed il suo fiore diverso.
Ci sono innumerevoli varietà di erbe, innumerevoli varietà di fiori, innumerevoli varietà di uomini, innumerevoli varietà di glorie e di pensieri degli uomini e di loro parole che mutano nei secoli. La Parola di Dio è vivente e permanente, i pensieri di Dio sono immutabili ed eterni.

Geremia 17:5 Così ha detto il Signore: Maledetto [sia] l’uomo che si confida nell’uomo, e mette la carne per suo braccio, e il cui cuore si ritrae dal Signore.

Spesso l’uomo si dimentica che l’uomo nel quale non deve confidare è se stesso. L’uomo carnale si confida nel suo discernimento ed opera secondo i suoi pensieri, di conseguenza il suo cuore non chiede consiglio al Signore e confida nel suo intelletto, nei suoi pensieri che non possono essere spirituali perché non procedono dallo Spirito Santo.

Isaia 55:8 Poiché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice l’Eterno.

La Parola del Signore è Una Parola permanente, non procede da pensiero umano ma Divino, pertanto non è soggetta a mutamenti legati al tempo perché procede dall’Eterno.
Sorge spontaneo un pensiero: come mai esistono una moltitudine di dottrine che si definiscono cristiane, nonostante la Bibbia è una in molte versioni che non si discostano totalmente l’una dall’altra ( tranne qualcuna )? Certamente la moltitudine di dottrine non è da imputare alle diverse versioni della Bibbia, ma alla libera interpretazione personale ed umana di “dotti” che si elevano col proprio pensiero al di sopra del PENSIERO di Colui che è la Parola di Dio. Uomini che “giudicano” la Parola, che tolgono ed aggiungono ed interpretano la Parola che deve essere soltanto osservata e messa ad effetto perché procede dal Trono di Dio, essendo i Comandamenti del Re dei Re e del Signore dei signori. Tutto questo ardisce farlo ” l’erba e il fior dell’erba”.

Isaia 33:22 Poiché l’Eterno è il nostro giudice, l’Eterno è il nostro legislatore, l’Eterno è il nostro re, egli è colui che ci salva.

Ogni nazione ha il proprio Parlamento, i propri ministri, i quali legiferano le leggi dello Stato. Le leggi dello Stato debbono essere osservate in tutto lo Stato da tutti i cittadini. I giudici debbono interpretare il Codice, applicarlo, e spesso delle leggi vengono anche modificate. Un motto dice: fatta la legge, fatto l’inganno. Come dire ogni legge umana prevede una scappatoia per non essere osservata impunemente. Così non è per i Comandamenti del Signore.

1° Giovanni 2:1 Figlioletti miei, io vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se alcuno ha peccato, noi abbiamo un Avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto.

Esiste Un Legislatore, Un Giudice, Un Avvocato che difende il peccatore pentito che riconosce il suo peccato. E’ peccato giudicare, modificare, togliere o aggiungere qualcosa alla Parola di Dio?
E’ peccato adattare la Parola alle proprie visioni e non ubbidire alla Parola di Dio?
E’ peccato sindacare i comandamenti del Signore che sono pervenuti a noi attraverso la Bibbia?
L’Avvocato deve essere ubbidito, o basta chiamarlo: Signore, Signore?
Dovremo andare dall’Avvocato, ascoltare la Sua Parola, osservarla. Solo allora vedremo l’Avvocato operare con potenza in mezzo a coloro che si radunano nel Suo Nome Santo.

PACE DEL SIGNORE
F.llo Eliseo

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