Set 18

BIOGRAFIA DI TOPPI..

FONTE Fhttps://www.facebook.com/notes/pentecostalismo-adi/francesco-toppi-chi-era/708618812519953

STORICO PRESIDENTE DELLE ADI…UN MASSONE???

Francesco Toppi, chi era?

LA BIOGRAFIA PIU’ ESAUSTIVA MAI PUBBLICATA

Si è spento nel pomeriggio di giovedì 14 agosto 2014 dopo una lunga malattia Francesco Toppi, l’ultima grande figura del pentecostalismo italiano, storico presidente delle Assemblee di Dio in Italia, un protagonista dell’evangelismo italiano degli ultimi sessant’anni che ha influenzato almeno tre generazioni di pentecostali. Un uomo di Dio, considerato da molti “dottore della Parola” e “storico del movimento pentecostale”.

 

 

La nascita e l’infanzia

 

Era il 1928 quando a Roma, nel mese di ottobre, si svolse l’Assemblea costitutiva delle Chiese pentecostali sotto la presidenza di Michele Palma che era stato inviato per l’occasione da Luigi Francescon che possiamo considerare il pioniere del risveglio pentecostale italiano. Infatti il risveglio pentecostale era stato importato nella Penisola da Luigi Francescon, Giacomo Lombardi, Giuseppe Beretta e Pietro Ottolini. In quello stesso anno era nato Francesco Toppi, destinato a diventare la figura di maggior spicco del mondo evangelico italiano del secondo dopo guerra.

Francesco Toppi nacque a Roma il 1° gennaio 1928 da Gioacchino e Gina Gorietti, in una modesta abitazione situata su via Labicana, a poche centinaia di metri dal Colosseo. Sua madre, non ancora salvata – il padre invece aveva già accettato l’Evangelo e si era convertito -, lo fece battezzare secondo il rito cattolico romano presso la non lontana chiesa di Sant’Alfonso, in fondo a via Merulana, all’angolo con via Labicana. Suo padre, Gioacchino (1899-1965), di professione faceva il ciabattino ed era stato tra i principali collaboratori dell’allora pastore della chiesa di Roma Roberto Bracco – un altro pioniere del pentecostalismo italiano che aveva conosciuto il carcere a motivo dell’Evangelo durante la persecuzione fascista.

 

La famiglia Toppi si trasferì ben presto in altra zona di Roma, e precisamente in Corso Trieste 85. Ed è qui che Francesco trascorse la sua infanzia e la sua prima adolescenza. Nel frattempo anche la madre si convertì all’Evangelo, e la famigliola frequentava le riunioni presso il locale di culto sito in via Adige, il primo, storico, locale della comunità di Roma.

 

Nel 1935 iniziò il duro periodo delle persecuzioni fasciste per le note vicende legate alla purezza della razza, ci riferiamo alla famigerata circolare nota come “Buffarini-Guidi” che venne revocata solo il 16 aprile 1955. Il 6 giugno1943, il padre Gioacchino, la madre Gilda Gorietti, la nonna, insieme a decine di altri credenti, furono arrestati durante una retata della polizia fascista, in una casa dove si riunivano clandestinamente per celebrare il culto al Signore. Rimasero in carcere ben ventitré giorni.

 

 

La conversione

 

Un evento avrebbe scosso la vita del giovane Francesco, quando un giorno rientrando da scuola non trovò i genitori in casa perché erano stati arrestati dalla polizia per le note vicende legate alla purezza della razza di cui abbiamo parlato prima. In quel momento egli, che era figlio unico, colto dal panico si rese conto di quanto fosse solo e perduto senza Cristo. Lì, s’inginocchiò, aprì il suo cuore e fece la sua prima preghiera di salvezza al SIGNORE.

Più tardi, con lo sbarco degli alleati e la fine della II guerra mondiale, finisce anche il periodo della persecuzione e inizia un periodo di libertà religiosa. E così nel corso di riunioni speciali che si tenevano presso i locali dell’YMCA, in via Curtatone, non lontano dalla stazione Termini, Francesco Toppi si convertì. Era il 16 dicembre 1945 quando egli rispose all’appello per la salvezza dopo la predicazione del pastore di origine svizzera Herman Parli. In quelle riunioni speciali, insieme a lui si convertirono un cospicuo numero di giovani figli di credenti, tra cui il suo amico e inseparabile compagno di tante esperienze nel ministerio cristiano, Paolo Arcangeli.

 

 

Gli studi teologici in Inghilterra

 

Terminati gli studi di scuola media superiore e ottenuto il diploma di ragioneria, scelse di iscriversi alla Scuola Biblica in Gran Bretagna, l’International Bible Training Institute (IBTI), che all’epoca aveva sede a Leamington Spa ed era diretta da Fred Squire (1904-1962), uno dei pionieri delle Assemblee di Dio in Gran Bretagna. Egli fu così il primo pentecostale italiano a frequentare una scuola biblica.

Francesco Toppi iniziò il corso di studi nel 1947 e lo terminò nel 1949. Durante il periodo di permanenza alla scuola biblica fu battezzato nello Spirito Santo e nel corso di una riunione di preghiera, sempre durante il corso di studi, il Signore gli parlò che lo avrebbe usato efficacemente nel suo paese d’origine.

 

 

La nascita delle ADI e l’inizio del ministerio di Toppi

 

Quelli erano gli anni in cui si iniziavano a fare i primi passi organizzativi per la costituzione delle “Assemblee di Dio in Italia” (ADI) che nasceranno ufficialmente nello studio notarile di Carmelo Schillaci il 22 maggio 1948, grazie al diretto coinvolgimento di uomini legati alla massoneria, alla mafia e ai servizi segreti americani della Oss (poi CIA) come il Past. Dr. Henry Hamilton Ness (delle Assemblies of God, USA) e il Past. Dr. Frank Bruno Gigliotti (della Presbiterian Church USA), entrambi molto attivi in Italia in quegli anni. 

 

Per qualche strana “casualità” l’inizio del ministerio di Francesco Toppi coincide proprio con la nascita delle chiese ADI. Infatti il Nostro, concluso il corso teologico in Inghilterra, dopo una breve parentesi nella penisola scandinava (come mai? per fare cosa?), rientra in Italia nel 1949. Malgrado sia stato accolto con qualche diffidenza da alcuni fratelli principali delle neocostituite ADI perché era uno “studente biblico” – e allora questo era il modo con cui si definivano gli aderenti ai “Testimonidi Geova” -, egli fu iscritto nel Ruolo Generale dei Ministeri il 21 dicembre 1949 divenendo così il primo pastore a “tempo pieno” sostenuto totalmente dalle ADI. Sarà inviato in Calabria, a Casabona (KR), dove il Signore lo userà per lo sviluppo di un nutrito gruppo di credenti. Dopo un periodo durante il quale svolse il suo ministerio nei paesi della Valle Caudina, in provincia di Benevento, il 31 maggio 1953 viene incaricato dal “Consiglio Generale delle Chiese” a sostituire i coniugi Zizzo nella cura della comunità di Torino, che allora era in continua crescita anche grazie a credenti che dal sud emigravano per lavoro (era il boom dell’industria automobilistica e della FIAT). Lì egli conobbe Anna Maria Ferretti, un’elegante e raffinata musicista, che lo accompagnerà per oltre mezzo secolo. Si sposeranno il 14 giugno 1959 in un rapporto che possiamo definire complementare, e proprio per questo conosciuti come “il fratello e la sorella Toppi”. Dalla loro unione nascerà la figlia Lucilla.

 

Da sinistra: P. Arcangeli, V. Federico, U. Gorietti, F. Toppi (Londra, 1952)Da sinistra: P. Arcangeli, V. Federico, U. Gorietti, F. Toppi (Londra, 1952)

 

 

I primi viaggi negli U.S.A. e la conferenza mondiale

 

Nel 1958 partì per gli Stati Uniti svolgendo un ampio ciclo di visite per la raccolta di offerte tra le chiese del Nord America che vollero collaborare alla costruzione dell’edificio, attuale sede dell’Istituto Biblico Italiano, seguito da un altro simile nel 1960. In totale furono visitate 122 chiese tra le più numerose ed importanti degli Stati Uniti.

Questi viaggi furono organizzati dal ramo italiano delle Assembles of God e dall’I.C.E.F. (The Italian Christian Education Foundation) rappresentata da Vincent Burchieri e John McTernan che proprio in quegli anni fondava una chiesa a Roma (La “Chiesa Evangelica Internazionale”, oggi curata dal past. S. Lilli).

 

Toppi (al centro) con il Comitato dell'I.C.E.F. (Los Angeles, 1958)Toppi (al centro) con il Comitato dell’I.C.E.F. (Los Angeles, 1958)

 

Nel 1958, il Nostro partecipa, insieme agli indimenticabili R. Bracco e U.N. Gorietti, alla conferenza pentecostale mondiale che si tenne a Toronto, Canada. In quell’occasione Toppi fu invitato a fare parte del Comitato consultivo per la preparazione della VI Conferenza Mondiale Pentecostale che si sarebbe tenuta a Gerusalemme nel 1961. E la prima sessione preparatoria della conferenza mondiale si terrà proprio a Roma nel 1959. E così egli sarà il primo italiano della storia a fare parte del “comitato consultivo” preparatorio della conferenza pentecostale mondiale che si tiene a scadenza triennale.

Quello è il viaggio in cui il Gorietti si stacca dal gruppo per volare a San Diego per incontrarsi con il massone, mafioso e agente dei servizi segreti Frank B. Gigliotti. Ci riesce difficile pensare che Toppi e Bracco non sapessero dove si stesse recando il Gorietti, per cui ci domandiamo come mai entrambi non hanno mai scritto nulla di questo incontro tra l’allora presidente ADI, Gorietti, e il massone-mafioso, agente della CIA, Gigliotti.

 

 

Il rientro a Roma

 

Ad ogni modo dopo gli anni trascorsi a Torino, Francesco Toppi rientra a Roma perché i fratelli responsabili delle Assemblee di Dio in Italia nel frattempo avevano avviato il progetto di realizzazione dell’Istituto Biblico Italiano (I.B.I.). Veramente già mentre era pastore della chiesa di Torino, i coniugi Marin lo avevano sostituito, ad intervalli regolari, nella cura della comunità perché egli era impegnato nell’organizzazione dell’Istituto Biblico Italiano e a viaggiare per la raccolta di fondi già sin dal 1954 quando le lezioni si tenevano a Roma nei locali della chiesa di via dei Bruzi che stava divenendo la sede nazionale.

Ma è nel 1959 che egli lascia definitivamente Torino per rientrare a Roma e assumere per un biennio (1959-1961) la carica di Segretario-Tesoriere dell’Istituto Biblico Italiano. Nel 1961, a seguito delle dimissioni di Roberto Bracco avvenute nel 1960, verrà eletto pastore della storica chiesa di Roma, di via dei Bruzi 9-11. Carica che egli ricoprirà ininterrottamente fino al 2007 quando, per motivi di salute, sarà costretto a dimettersi e lasciare il posto a Salvatore Cusumano, suo “delfino” e già co-pastore dal 1995.

 

Da sinistra: F. Toppi, R. Bracco, J. McTernan, V. Burchieri e A. Piraino. Più avanti, al centro mentre mantengono una pala J.R. Flower e Bert Webb delle "Assemblies of God" USA (Roma 1958)Da sinistra: F. Toppi, R. Bracco, J. McTernan, V. Burchieri e A. Piraino. Più avanti, al centro mentre mantengono una pala J.R. Flower e Bert Webb delle “Assemblies of God” USA (Roma 1958)

 

Nel Consiglio Generale e l’elezione a presidente delle ADI

 

Nel frattempo nel 1954, ad appena ventisei anni, era stato già eletto nel Consiglio Generale delle Chiese. Il tempo passava e mentre svolgeva il ministerio pastorale a Roma e insegnava alla Scuola Biblica, dove ha collaborato fino a pochi anni fa impartendo corsi sulle più disparate discipline bibliche, le condizioni di salute del pastore Umberto N. Gorietti, zio dello stesso Toppi, primo Presidente e Legale Rappresentante delle Assemblee di Dio in Italia e artefice del conseguimento del riconoscimento giuridico dell’Ente Morale “Assemblee di Dio in Italia” e di tante battaglie per la libertà di religione, andavano sempre più peggiorando, finché, nell’Assemblea Generale svoltasi a Napoli nel 1977, il pastore Toppi fu eletto Presidente e Legale Rappresentante dell’Ente Morale “Assemblee di Dio in Italia”, carica che egli ricoprirà ininterrottamente fino al 2007, quando, sempre per motivi di salute, sarà costretto a dimettersi e al suo posto verrà eletto l’attuale presidente Felice Antonio Loria.

 

 

La lotta per la libertà religiosa

 

Francesco Toppi aveva conosciuto personalmente la durezza della persecuzione fascista a causa dell’ignominiosa circolare nota come “Buffarini-Guidi”, e spesso ne parlava con commozione, in particolare quando raccontava di avere assistito diverse volte, ancora fanciullo, all’arresto dei propri genitori caricati insieme ad altri credenti sui cellulari della polizia fascista per le note vicende legate alla purezza della razza. Ma un episodio lo scosse più di tutti, e fu quando, come detto prima, diciasettenne rientrando a casa non trovò i genitori perché erano stati arrestati dalla polizia. Forse è anche per questo che egli si batterà con determinazione per la libertà religiosa, in particolare quella dei pentecostali delle Assemblee di Dio in Italia. E lo farà raggiungendo gli obiettivi fissati. Infatti è sua la firma del 29 dicembre del 1986 con l’allora presidente del Consiglio italiano Bettino Craxi, della storica Intesa tra lo Stato e le chiese ADI, che nel frattempo erano divenute la terza presenza religiosa in Italia con una popolazione che si aggirava intorno ai 150.000 fedeli (stime più realistiche parlano però di 35.000 – 40.000). L’intesa fu poi convertita in legge (n. 517), con l’approvazione dei due rami del Parlamento italiano il 22 novembre 1988.

Frequente, a questo proposito, era il ricordo del pastore Toppi di ciò che accadde il giorno della firma della Legge d’Intesa con il Presidente del Consiglio dei Ministri allora in carica, il 29 dicembre 1986, a Palazzo Chigi. Mentre si apprestava ad apporre la propria firma in calce al documento, gli tornò in mente un episodio della sua adolescenza, quando, non ancora convertito all’Evangelo, si trovò a passare per Via XX Settembre, a Roma, entrò nella Chiesa Metodista e formulò una preghiera a Dio: “Signore, io non sono convertito, ma semmai un giorno dovessi diventare qualcuno aiutami a fare qualcosa per i miei genitori, perché al mio popolo possa essere riconosciuta piena dignità e concessa la facoltà di predicare l’Evangelo nella libertà!”. “Per l’emozione che mi suscitò quel ricordo, la grafia della mia firma, come si può notare, è alquanto incerta”, amava precisare.

 

Palazzo Chigi, 29 dicembre 
1986Palazzo Chigi, 29 dicembre 1986

 

 

Lo sviluppo delle ADI

 

Il suo trentennale servizio a favore delle ADI come presidente è caratterizzato non solo alla stipula della Legge d’Intesa con il Governo Italiano, ma anche dall’adozione di tante iniziative volte all’istruzione biblica, all’evangelizzazione, nonché alla organizzazione interna delle stesse ADI. Sotto la sua amministrazione le ADI hanno conosciuto una crescita esponenziale senza eguali, con la fondazione di centinaia di comunità, centinaia di scuole domenicali, decine di “radio evangelo”, tre case di riposo per anziani, una “casa famiglia” per bambini bisognosi, un centro per il recupero dei tossico dipendenti, il periodico “Cristiani Oggi”, un servizio televisivo con la produzione di centinaia di programmi trasmessi in TV sull’intero territorio nazionale, e persino una casa editrice a scopo di lucro che fattura centinaia di migliaia di euro l’anno, la Società a Responsabilità Limitata (s.r.l.) “ADI-Media”.

Grazie alla sua visione le ADI hanno svolto un importante ruolo anche nell’assistenza in prima linea delle popolazioni italiane colpite da gravi calamità naturali come le alluvioni in Campania, Crotone e Piemonte, i terremoti in Umbria, Marche e Abruzzo, il sostegno alla lotta alla Leucemia, al Cancro e alla raccolta del sangue.

 

 

Teologo e scrittore

 

In età matura, egli riuscirà a fare conciliare i propri impegni ministeriali con lo studio, riuscendo a conseguire una laurea in “Pedagogia” presso l’Università “La Sapienza” di Roma. (Recentemente siamo stati contattati da qualcuno che ha sollevato seri dubbi sulla reale validità di questa laurea, ma non è stato in grado di presentarci alcuna prova).

Nel corso del suo impegno ministeriale Toppi è stato un prolifico scrittore. Oltre ad adoperarsi alla traduzione di diversi cantici e di diversi libri, egli stesso sarà l’autore di diversi volumi a carattere dottrinale e d’edificazione, tra i quali ricordiamo la trilogia “A domanda risponde”, la raccolta di una serie di articoli che erano apparsi sull’allora quindicinale “Cristiani Oggi”, che egli aveva contribuito a fondare nel 1980 insieme al suo fraterno amico Gianfranco Arcangeli (al tempo direttore dei corsi dell’ “Istituto Biblico Italiano” e di “Villagio Betania”) e morto tragicamente in circostanze misteriose in un incidente stradale nel 1984. Circostanze che, a distanza di trent’anni, non sono state mai completamente chiarite.

 

I suoi scritti, a distanza di tanti anni, sono considerati ancora oggi molto autorevoli, al punto che in molti casi essi costituiscono un vero e proprio vademecum per migliaia di credenti delle ADI, inclusi tantissimi pastori.

Egli ha inoltre curato la pubblicazione di diversi saggi incentrati sulla storia del movimento pentecostale italiano. Ed è suo il volume più completo mai pubblicato fino ad oggi sulla storia del pentecostalismo italiano dal titolo: E Mi sarete testimoni, edito nel 1999 dalla Società a scopo di lucro delle ADI, ossia ADI-Media s.r.l..

 

Il past. Toppi era un grande oratore, dotato di uno sguardo eloquente capace di ”parlare” anche con gli occhi. Magnetico, carismatico e servo fedele del Dio Altissimo.

I suoi libri, i suoi sermoni, le sue “dispense” della scuola biblica e dei vari seminari di istruzione biblica, i centinaia di studi tenuti nei centinaia di raduni ADI, nonché i migliaia di insegnamenti dati alla radio e alla televisione hanno influenzato intere generazioni divenendone dei veri e propri punti di riferimento dottrinali. Difatti molte dottrine delle ADI sono state introdotte proprio da lui che ha utilizzato tutti i media a disposizione per diffonderle, in modo particolare l’allora quindicinale “Cristiani Oggi” e i tanti anni di insegnamento alla scuola biblica (IBI).

Tra tutte segnaliamo: la Gap-Theory (o teoria restituzionista), il concetto di Dio che è solo amore tralasciando che Egli è anche Geloso e Vendicatore, il concetto secondo cui Dio non predestina ma destina, l’esaltazione del libero arbitrio, la fede nell’uomo, il fatto che l’uomo non nasce totalmente depravato ma essenzialmente puro, che le fiamme dell’inferno sono simboliche, le due fasi del ritorno di Cristo e la teoria del rapimento segreto della Chiesa, ecc..

 

La sua influenza è pressoché ovunque nelle ADI, non solo nell’assetto dottrinale gettando le fondamenta e i pilastri su cui poi si sarebbe sviluppato la dottrina dell’intero pentecostalismo italiano (non solo ADI), ma anche in quello pratico ed ecclesiologico. Difatti la stessa struttura organizzativa delle ADI può considerarsi una sua “creatura” che Toppi ha modellato per oltre mezzo secolo a “sua immagine”. L’influenza di Toppi è evidente sotto l’aspetto dottrinale e spirituale, poiché i suoi scritti e i suoi insegnamenti hanno influenzato migliaia di credenti, monitori e pastori che in molti casi hanno cercato di emularlo non solo nell’omiletica ma persino nelle battute. 

 

 

L’ombra della massoneria

 

Ha destato notevole stupore il fatto che la notizia della morte di Toppi sia stata riportata su social network legati alla Massoneria, con relativi commenti di potenti massoni che hanno dichiarato di averlo conosciuto personalmente e di essere stati, addirittura, amici di famiglia. Questo ha fatto gridare alcuni allo scandalo, ipotizzando che il Toppi stesso sia stato massone o che perlomeno abbia intrattenuto stretti legami di amicizia con la massoneria.

 

“Biblioteca Francesco Toppi”

 

Recentemente, in seguito alla generosa donazione da parte dei familiari di alcune migliaia di libri provenienti dalla libreria personale del PastoreToppi, è stata istituita presso gli uffici della chiesa ADI di Roma di via dei Bruzi 9, una Biblioteca alla sua memoria che tutti possono consultare previo appuntamento.

 

 

L’eredità spirituale

Il vuoto che lascia? Immenso e senza pari, ma la sua eredità spirituale alberga nei cuori di tre generazioni di credenti delle Assemblee di Dio in Italia, il cui popolo ha esortato, ammaestrato e guidato in tanti decenni, la maggior parte dei quali come Presidente della realtà pentecostale più significativa d’Italia. Egli può essere considerato a tutti gli effetti un protagonista del pentecostalismo italiano, scrivendo una pagina importante per la storia dell’evangelismo italiano e, perché no, secondo qualcuno, anche una pagina non trascurabile della storia del nostro Paese.

Malgrado incomba su di lui l’ombra della massoneria, per i suoi estimatori egli ci lascia l’eredità di una fede in Dio intima e vigorosa.

Negli ultimi anni, con l’avanzare della malattia di Alzheimer, aveva diradato gli impegni, ritirandosi a vita privata ad Albano Laziale, un piccolo paesino sui castelli romani a circa venti chilometri da Roma, insieme alla sua consorte Annamaria e alla loro figliola, Lucilla.

 

La sua influenza sulle ADI e sull’intero pentecostalismo italiano rimarrà probabilmente ancora per parecchi decenni perché egli benché morto parla ancora (Ebrei11:4). La cerimonia funebre e il culto al Signore si sono tenuti sabato 16 agosto alle ore 12:30 a Roma presso il locale di culto della Chiesa Cristiana Evangelica ADI di via Emanuele Repetti 9 che è stato acquistato grazie alla sua lungimiranza.

 

 

© Luciano Rossi, 15 agosto 2014  (con contributi successivi di vari credenti)

Il past. Gianfranco Arcangeli (1942-1983) era: direttore dei corsi dell'Istituto Biblico Italiano (IBI), direttore di "Villagio Betania" e direttore dell'allora Quindicinale "Cristiani Oggi" di cui era stato fondatore insieme a F. Toppi.Il past. Gianfranco Arcangeli (1942-1983) era: direttore dei corsi dell’Istituto Biblico Italiano (IBI), direttore di “Villagio Betania” e direttore dell’allora Quindicinale “Cristiani Oggi” di cui era stato fondatore insieme a F. Toppi.

Scheda riassuntiva:

  • Nascita: Roma 1 gennaio 1928
  • Conversione: 16 dicembre 1945
  • Iscrizione nel Ruolo Generale dei Ministeri ADI: 21 dicembre 1949
  • Matrimonio: 14 giugno 1959
  • Presidente delle ADI: 1977 – 2007
  • Decesso: 14 agosto 2014

IPOTESI: Alcuni hanno ipotizzato che l’iniziazione di Francesco Toppi alla massoneria sia avvenuta nel 1949, precisamente in una loggia estera, quando – finito il corso biblico in Inghilterra – il Nostro si è recato in Nord Europa. Ma pare che vi siano elementi abbastanza validi per affermare che tale iniziazione massonica sia avvenuta invece agli inizi degli anni ’80, e che a presentarlo sia stato proprio il suo amico fraterno Gianfranco Arcangeli (detto “Giannetto” perché cresciuto a “Villagio Betania” in quanto fu il primo orfano allevato dalla sorella Eliana Rustici). Infatti Gianfranco Arcangeli, che si era laureato in “lettere e filosofia”, era molto vicino ad ambienti massonici, ed è morto nel 1983 a seguito di un incidente automobilistico avvenuto in circostanze misteriose mai completamente chiarite.

Per approfondire sul Past. Frank B. Gigliotti, uno dei padri fondatori delle ADI

http://www.laraldo.info/2015050601492547-Massoneria-+ecco+un+personaggio+che+non+si+trova+nei+libri+di+storia.html

Per approfondimenti sulle origini delle chiese ADI, vedi:

Frank Gigliotti e le origini delle chiese ADI
https://www.facebook.com/notes/pentecostalismo-adi/f-gigliotti-e-le-origini-delle-chiese-adi-quello-che-non-devi-sapere/702067819841719

R. Bracco racconta le origini delle chiese ADI
https://www.facebook.com/notes/pentecostalismo-adi/r-bracco-racconta-le-origini-delle-adi/707142976000870

 

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