Feb 13

ERESIE DI PERDIZIONE

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II° Pietro 2:1-6 Ma sorsero anche falsi profeti fra il popolo, come ci saranno anche fra voi falsi dottori che introdurranno di soppiatto eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si trarranno addosso subita rovina.

E molti seguiranno le loro lascivie; e a cagion loro la via della verità sarà diffamata. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole finte; il loro giudizio già da tempo è all’opera, e la loro ruina non sonnecchia.

Perché se Dio non risparmiò gli angeli che aveano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi pel giudizio; e se non risparmiò il mondo antico ma salvò Noè predicator di giustizia, con sette altri, quando fece venir il diluvio sul mondo degli empi; e se, riducendo in cenere le città di Sodoma e Gomorra, le condannò alla distruzione perché servissero d’esempio a quelli che in avvenire vivrebbero empiamente.

L’apostolo Pietro mette in guardia il Cristianesimo, dicendo che proprio fra coloro che si dichiarano cristiani, ci saranno falsi dottori che introdurranno eresie di perdizione.

II° Pietro 3:14-18 Perciò, diletti, aspettando queste cose, studiatevi d’esser trovati, agli occhi suoi, immacolati e irreprensibili nella pace; e ritenete che la pazienza del Signor nostro è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo ve l’ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; e questo egli fa in tutte le sue epistole, parlando in esse di questi argomenti; nelle quali epistole sono alcune cose difficili a capire, che gli uomini ignoranti e instabili torcono, come anche le altre Scritture, a loro propria perdizione.

Voi dunque, diletti, sapendo queste cose innanzi, state in guardia, che talora, trascinati anche voi dall’errore degli scellerati, ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in sempiterno. Amen.

Pietro afferma che il caro fratello Paolo, aveva scritto nelle sue epistole delle cose difficili a capire, e che gli uomini ignoranti e instabili torcono, come anche le altre Scrittore.

Oggi come allora si corre questo rischio, ogni gruppo, ogni denominazione ha la propria dottrina, e reputa eretica la dottrina dell’altra.

Il fatto che anche nel “cristianesimo” che si definisce evangelico e che dice di essere guidato dallo Spirito Santo e di avere ministri costituiti dal Signore, non è concorde e spesso anche in punti dottrinali alquanto importanti, questo stato di fatto che nessuno può smentire ci deve portare ad esaminare attentamente molte cose che vengono dette e fatte e che non sono conformi alla Parola.

Se proprio dal “cristianesimo” sono uscite tante eresie, ci può essere il rischio che molti cristiani stiano andando dietro ad eresie che non hanno alcun fondamento nel cristianesimo apostolico e che non è stato mai predicato e accettato nella chiesa primitiva.

Molti dottori hanno introdotto di soppiatto delle eresie di perdizione ed hanno avvelenato sempre di più la dottrina di Cristo che è secondo pietà e basata sull’amore fraterno.

Se manca l’amore fraterno, manca la dottrina che è secondo pietà, pertanto manca la dottrina di Cristo e dove manca la dottrina di Cristo c’è una dottrina eretica.

Giovanni 7:15-24 Onde i Giudei si maravigliavano e dicevano: Come mai s’intende costui di lettere, senz’aver fatto studi?

E Gesù rispose loro e disse: La mia dottrina non è mia, ma di Colui che mi ha mandato.

Se uno vuol fare la volontà di lui, conoscerà se questa dottrina è da Dio o se io parlo di mio.

Chi parla di suo cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l’ha mandato, egli è verace e non v’è ingiustizia in lui. Mosè non v’ha egli data la legge? Eppure nessun di voi mette ad effetto la legge! Perché cercate d’uccidermi?

La moltitudine rispose: Tu hai un demonio! Chi cerca d’ucciderti?

I Giudei, i religiosi del tempo si meravigliavano che Gesù conosceva le Scritture, senza avere fatto studi ai piedi di Gamaliele o di qualche altro dottore d’Israele come lo era Nicodemo.

Gesù non aveva frequentato nessuna scuola biblica del tempo, le dottrina che predicava Gesù, l’aveva ricevuta dal Padre, da Colui che l’aveva mandato, Egli dichiara che se uno vuol fare la volontà di Dio, conoscerà se questa dottrina è da Dio o se parlo di mio.

Gesù disse ai suoi discepoli: come il Padre ha mandato Me, così I mando voi…..

Gesù manda i Suoi con la Sua dottrina che è la dottrina del Padre, pertanto tutti coloro che sono stati costituiti Suoi ministri debbono avere la dottrina di Cristo e non ognuno le proprie dottrine.

Chi vuol fare la volontà del Signore e chiede a Lui discernimento, potrà riconoscere la dottrina di Cristo, chi predica la Sua dottrina potrà dire: solo quelli che vogliono fare la volontà di Dio, avranno discernimento e comprenderanno quale dottrina procede da Gesù e quale procede da uomini che sono stati indottrinati da dottori secondo le loro voglie e che hanno portato la chiesa in questo stato, chiesa che non mette in pratica i comandamenti del Signore ( vedi l’ordine del culto, così come è scritto in I° Corinti cap 14 ).

È dottrina di Cristo non osservare i Comandamenti del Signore?

È dottrina di Cristo che tutti coloro che dicono di essere ministri di Dio, hanno diverse dottrine e non hanno piena comunione fra loro, anche se stanno nella stessa città, e che vietano ai credenti di visitarsi l’un l’altro e che si incontrano con i credenti e “ministri” della stessa denominazione?

Si possono conoscere tutti i misteri, si può avere fede da spostare i monti, si possono conoscere tutte le lingue degli angeli e degli uomini…..se manca la Carità, l’Amore di Dio e l’amore fraterno, tutto il nostro sapere, vero o presunto a nulla ci giova, se non giova a noi non gioverà neanche agli altri.

I° Corinti 13:1-9 Quando anche io parlassi [tutti] i linguaggi degli uomini e degli angeli se non ho carità, divengo un rame risonante, ed un tintinnante cembalo.

E quantunque io avessi profezia, e intendessi tutti i misteri, e tutta la scienza; e benché io avessi tutta la fede, talchè io trasportassi i monti, se non ho carità, non son nulla.

E quand’anche io spendessi in nudrire [i poveri] tutte le mie facoltà, e dessi il mio corpo ad essere arso; se non ho carità, quello niente mi giova.La carità è lenta all’ira, è benigna; la carità non invidia, non procede perversamente, non si gonfia.

Non opera disonestamente, non cerca le cose sue proprie, non s’inasprisce, non divisa il male.

Non si rallegra dell’ingiustizia, ma congioisce della verità. Scusa ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.

La carità non iscade giammai; ma le profezie saranno annullate, e le lingue cesseranno, e la scienza sarà annullata.

Poichè noi conosciamo in parte, ed in parte profetizziamo.

La Carità non si può insegnare nelle scuole Bibliche, chi non ha Carità è un rame risonante e un tintinnante cembalo ed è un eretico.

Giovanni 18:19-21 Il sommo sacerdote dunque interrogò Gesù intorno ai suoi discepoli e alla sua dottrina.

Gesù gli rispose: Io ho parlato apertamente al mondo; ho sempre insegnato nelle sinagoghe e nel tempio, dove tutti i Giudei si radunano; e non ho detto nulla in segreto. Perché m’interroghi?

Domanda a quelli che m’hanno udito, quel che ho detto loro; ecco, essi sanno le cose che ho detto.

I Timoteo 6:3 Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non s’attiene alle sane parole del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà.

II° Timoteo 4:1-5 Io te ne scongiuro nel cospetto di Dio e di Cristo Gesù che ha da giudicare i vivi e i morti, e per la sua apparizione e per il suo regno: Predica la Parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo.

Perché verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina; ma per prurito d’udire si accumuleranno dottori secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole. Ma tu sii vigilante in ogni cosa, soffri afflizioni, fa l’opera d’evangelista, compi tutti i doveri del tuo ministerio.

I Timoteo 4:1 Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori, e a dottrine di demonî.

Lo Spirito Santo, disse a Paolo che nei tempi a venire, non ci sarebbe stata solo la dottrina di Cristo, ma ci sarebbero state molte dottrine che procederanno da alcuni che apostateranno dalla fede.

apostasia s. f Abbandono totale e pubblico della propria religione o dottrina.

Quelli che apostateranno dalla fede, per un tempo debbono averla avuta, e debbono avere avuta una religione ed una dottrina che abbandonano totalmente e pubblicamente.

Pertanto questa apostasia è possibile solo nel cristianesimo che col passar degli anni non ha più una sola dottrina, ma ha molte dottrine in conflitto fra loro.

Se la dottrina che abbiamo è retaggio della dottrina che predicavano e praticavano i primieri santi, non ci possono essere varie dottrine, se ci sono dobbiamo stare molto attenti a non esserne sedotti.

Quali erano i tempi a venire di cui lo Spirito Santo parla?

Se guardiamo attentamente il “cristianesimo” di oggi, possiamo notare una sola dottrina?

Se lo Spirito Santo parlava dei nostri giorni, dobbiamo stare molto attenti a non lanciare scomuniche ed anatemi, è vero ci saranno dei falsi profeti, delle false dottrine, come faremo a riconoscere la vera? È molto semplice: dove c’è l’Amore di Dio ed il vero amore fraterno, dove chi sono ministri costituiti dal Signore Gesù che si amano fra loro, dove la Parola di Dio è rivelata, dove i ministeri sono esercitati, dove si fa il culto come è scritto nella Parola, dove il ministerio di dottore riceve la Parola per rivelazione dal Signore che lo ha costituito, dove il pastore pastura le pecore con amore e non per un vile guadagno o per costruire locali più o meno accoglienti e non accoglie tutti i figli di Dio che il Signore manda e li chiama ospiti.

La chiesa degli ultimi tempi ha apostatato dalla dottrina che aveva la chiesa primitiva, c’è molto giudizio carnale e non si esamina ogni cosa alla luce della Parola rivelata.

Molti con le travi negli occhi, vorrebbero togliere il fuscello dall’occhio del fratello, e pertanto si cavano gli occhi l’un l’altro, ci sono molti maestri che non dipendono dal Maestro ma vogliono ammaestrare gli altri di cose che non hanno avuto rivelate e che pensano di poterle trovare dai savi e dagli intendenti che hanno fatto tanti studi e pensano di trovare quello che Dio ha loro nascosto.

Matteo 11:25 In quel tempo Gesù prese a dire: Io ti rendo lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli.

I piccoli fanciulli si amano, si abbracciano e non sono “savi ed intelligenti” della loro sapienza, loro chiedono al Padre celeste, se mancano di Sapienza la chiedono a Dio perché hanno Timore di Dio.

I savi e gli intendenti sono come l’angelo della chiesa di Laodicea, sanno tutto e non hanno più bisogno della Parola di Dio rivelata, dicono di avere la sana dottrina, ognuno si è fatta la propria e reputa eresia quella degli altri, ma sono pochi coloro che esaminano la propria dottrina per vedere se è conforme alla dottrina di Cristo che è secondo pietà.

III° Giovanni 1:5-11 Diletto, tu operi fedelmente in quel che fai a pro dei fratelli che sono, per di più, forestieri.

Essi hanno reso testimonianza del tuo amore, dinanzi alla chiesa; e farai bene a provvedere al loro viaggio in modo degno di Dio; perché sono partiti per amor del nome di Cristo, senza prendere alcun che dai pagani.

Noi dunque dobbiamo accogliere tali uomini, per essere cooperatori con la verità.

Ho scritto qualcosa alla chiesa; ma Diotrefe che cerca d’avere il primato fra loro, non ci riceve.

Perciò, se vengo, io ricorderò le opere che fa, cianciando contro di noi con male parole; e non contento di questo, non solo non riceve egli stesso i fratelli, ma a quelli che vorrebbero riceverli impedisce di farlo, e li caccia fuori dalla chiesa. Diletto, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha veduto Iddio.

Diotrefe cercava di avere il primato, signoreggiava la chiesa e imponeva la sua dottrina che si contrapponeva con quella dell’apostolo dell’Amore, l’apostolo che il Signore amava ed al quale rivelò il Libro dell’Apocalisse.

Giovanni aveva visto il Signore, Paolo aveva visto il Signore Gesù e da Lui aveva imparato la sana dottrina dell’Amore di Dio e dell’amore fraterno, chi ama ha conosciuto il Signore, chi non ama il suo fratello è micidiale. La sana dottrina non è conoscere i misteri di Dio, ma discernere il corpo di Cristo e non accostarsi indegnamente al corpo di Cristo.

Se riteniamo che un fratello sta sbagliando, riprendiamolo con mansuetudine e con la Parola del Signore e non con quello che molti hanno letto nei libri di teologia e che hanno appreso da Gamaliele. Il vero ammaestramento è ai piedi del Maestro, senza disprezzare i ministeri che il Signore ha dati per l’edificazione del Suo Corpo che è la Sua Chiesa.

Naturalmente il Signore non ha progetti diversi, ma tutti i Suoi ministri debbono attenersi ad un solo progetto e debbono parlare una stessa lingua, il linguaggio di Dio, la Parola di Dio.

Se Dio confonde le lingue, è perché non approva la torre che gli uomini vogliono edificare.

Apoc. 18:4-5 Poi udii un’altra voce dal cielo che diceva: Uscite da essa, (Babilonia)o popolo mio, affinché non siate partecipi de’ suoi peccati e non abbiate parte alle sue piaghe; poiché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle iniquità di lei.

Il Signore stesso dichiara che il Suo popolo negli ultimi tempi si trova in Babilonia, un popolo che si dichiara cristiano ed ha tante dottrine diverse, non è Babilonia? Un popolo diviso, non è Babilonia? Un popolo che non è unito nella chiesa e nelle case, non è Babilonia?

Uscire da Babilonia significa uscire da ogni confusione, avere le idee chiare sulla dottrina di Cristo, avere l’Amore di Dio nel cuore, amare tutti i fratelli ed anche i propri nemici e pregare per loro, non scomunicare ma cercare di avere comunione fraterna e ricercare la Verità che è Gesù e la Parola di Dio che si deve fare carne dentro ogni credente che fa parte del corpo di Cristo.

Corpo che non deve essere dilaniato e diviso, ma unito in Cristo Gesù Nostro Signore.

Pace del Signore
F.llo Eliseo

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