Feb 19

HO PREGATO PER TE

HO PREGATO PER TE

Luca 22:31-34 Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi pregato per te affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, conferma i tuoi fratelli.Ma egli gli disse: Signore, con te son pronto ad andare e in prigione e alla morte.E Gesù: Pietro, io ti dico che oggi il gallo non canterà, prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi.

Matteo 26:33-35 Ma Pietro, rispondendo, gli disse: Quand’anche tu fossi per tutti un’occasion di caduta, non lo sarai mai per me.Gesù gli disse: In verità ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte.E Pietro a lui: Quand’anche mi convenisse morir teco, non però ti rinnegherò. E lo stesso dissero pure tutti i discepoli.

Quando il Maestro parlava, Pietro era quello più impulsivo e parlava a volte senza porre mente e giudicando gli altri più deboli di lui, egli ribatte alle affermazioni del Maestro.Pietro era debole e la sua fede poteva venire meno, Gesù aveva pregato proprio per lui, il quale giudicava i suoi fratelli, a lui dice: e tu, quando sarai convertito, conferma i tuoi fratelli.Pietro si reputava pienamente convertito, e credeva di essere il più spirituale fra i discepoli e dichiara: Quand’anche tu fossi per tutti un’occasion di caduta, non lo sarai mai per me.Con queste parole giudica gli altri fratelli meno spirituali di lui, compreso Giovanni che seguì Gesù fino alla croce; Giovanni non offese i fratelli, non proclamò la sua spiritualità a parole, non si reputò più forte degli altri, ma tacendo seguì Gesù senza innalzare se stesso.Proprio colui che si reputava più forte, era il più debole nella fede e rischiava di cadere rovinosamente, colui che emergeva sempre fra i discepoli era il più fragile e bisognoso di preghiera.Gesù pregava per tutti i Suoi discepoli, ma Pietro aveva una fede traballante più degli altri, pertanto Pietro deve essere ridimensionato, e essere messo dinanzi alla sua reale condizione.Pietro doveva capire che non era quel Pietro che egli immaginava, questo poteva capirlo pienamente dopo il cantar del gallo; solo dopo la caduta poteva riconoscere se stesso.

Giovanni 18:8-11 Gesù rispose: V’ho detto che son io; se dunque cercate me, lasciate andar questi. E ciò affinché s’adempisse la parola ch’egli avea detta: Di quelli che tu m’hai dato, non ne ho perduto alcuno.Allora Simon Pietro, che avea una spada, la trasse, e percosse il servo del sommo sacerdote, e gli recise l’orecchio destro. Quel servo avea nome Malco.Gesù disse a Pietro: Rimetti la tua spada nel fodero; non berrò io il calice che il Padre mi ha dato?

Giovanni 18:15-17 Or Simon Pietro e un altro discepolo seguivano Gesù; e quel discepolo era noto al sommo sacerdote, ed entrò con Gesù nella corte del sommo sacerdote;ma Pietro stava di fuori, alla porta. Allora quell’altro discepolo che era noto al sommo sacerdote, uscì, parlò con la portinaia e fece entrar Pietro.La serva portinaia dunque disse a Pietro: Non sei anche tu de’ discepoli di quest’uomo? Egli disse: Non lo sono.18:25-27 Or Simon Pietro stava quivi a scaldarsi; e gli dissero: Non sei anche tu dei suoi discepoli? Egli lo negò e disse: Non lo sono.Uno de’ servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro avea tagliato l’orecchio, disse: Non t’ho io visto nell’orto con lui? E Pietro da capo lo negò, e subito il gallo cantò.

All’arresto di Gesù, vediamo ancora una volta protagonista Pietro, il difensore con la spada.

Dio solo sa quante volte abbiamo tirato fuori la nostra spada, quante volte non l’abbiamo tenuta nel fodero e l’abbiamo estratta e con essa ferito molte persone, pensando di difendere Gesù.

La nostra lingua è una spada micidiale, e spesso non la teniamo nel fodero e tagliamo le orecchie a molti e non permettiamo loro di udire, tiriamo fuori la spada perché non vogliamo bere il calice.

Pietro pensava di aver fatto una cosa eroica, di essere rimasto a proteggere Gesù con un gesto eclatante, di aver dimostrato di sapersi esporre al rischio di essere arrestato insieme a Gesù.

Gli altri erano dei codardi, erano fuggiti, Giovanni era li ma non aveva fatto nulla; Pietro pensava di aver così dimostrato al Maestro di essere forte nella fede, e di essere veramente convertito; non si rendeva conto che proprio quel gesto aveva dimostrato il contrario, per comprendere doveva cantare il gallo, e doveva rendersi conto che la sua debolezza gli avrebbe fatto rinnegare di conoscere Gesù, non una sola volta ma ben tre volte in una sola nottata.

Pietro e Giovanni seguono Gesù, arrivano alla corte del sommo sacerdote, il quale conosceva Giovanni, pertanto Giovanni entra insieme a Gesù e Pietro rimane dietro alla porta.Pietro aveva dimostrato di voler seguire Gesù, non era potuto entrare e pertanto il Maestro non poteva dubitare sulla sua fede, egli non conosceva il sommo sacerdote e era rimasto dietro la porta.

Giovanni non voleva lasciare Pietro dietro alla porta, egli sentiva il bisogno di avere il fratello Pietro più vicino, pertanto parla con la portinaia e la convince a fare entrare anche Pietro.Se Pietro fosse rimasto fuori dalla porta non sarebbe stato riconosciuto.

La portinaia conosceva Giovanni e sapeva che era discepolo di Gesù, pertanto gli chiese: Non sei anche tu de’ discepoli di quest’uomo? Egli disse: Non lo sono.

Sembrava normale che Giovanni avesse cercato di fare entrare un altro discepolo, Pietro negò.Pietro si mise intorno al fuoco per scaldarsi, tutti coloro che si stavano scaldando, nel vedere un sconosciuto, pensarono la stessa cosa della portinaia e gli chiesero: non sei anche tu dei suoi discepoli? Egli lo negò per la seconda volta.

Tutti sospettavano ma non erano certi.Uno de’ servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro avea tagliato l’orecchio, disse: Non t’ho io visto nell’orto con lui? E Pietro da capo lo negò, e subito il gallo cantò.Un testimone oculare dichiara di conoscerlo, era un parente dell’uomo al quale aveva tagliato l’orecchio, lo aveva visto nell’orto col Signore Gesù, questa testimonianza lo inchioda.Pietro ancora una volta rinnega di essere un seguace di Gesù, il gallo cantò ed egli capì di non essere il Pietro che pensava di essere, di non essere come Giovanni che nonostante sapesse di essere riconosciuto come discepolo di Gesù, non temette di entrare insieme a Gesù, e di schierarsi dalla sua parte dinanzi al sommo sacerdote che lo conosceva.

Matteo 26:75 E Pietro si ricordò della parola di Gesù che gli avea detto: Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte. E uscito fuori, pianse amaramente.

Le affermazioni di Pietro, avevano offeso ed umiliato gli altri discepoli, egli si reputava il migliore e pertanto pensava di potere confermare i suoi fratelli, e non sapeva ancora doveva convertirsi.

Pietro non aveva ancora rinunziato a se stesso, nonostante aveva lasciato la casa, la famiglia, il lavoro per seguire Gesù, non aveva ancora lasciato il proprio io.

Giovanni 21:18 In verità, in verità ti dico che quand’eri più giovane, ti cingevi da te e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani, e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti.

A volte possiamo reputare deboli gli altri, e non vedere la nostra debolezza; ci possiamo reputare vecchi e maturi nelle vie del Signore, quando invece il Signore ci vede giovani inesperti.

Matteo 16:15-24 Simon Pietro, rispondendo, disse: Tu sei il Cristo, il Figliuol dell’Iddio vivente.E Gesù, replicando, gli disse: Tu sei beato, o Simone, figliuol di Giona, perché non la carne e il sangue t’hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli.E io altresì ti dico: Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere.

Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; e tutto ciò che avrai legato sulla terra sarà legato ne’ cieli, e tutto ciò che avrai sciolto in terra sarà sciolto ne’ cieli.

Allora vietò ai suoi discepoli di dire ad alcuno ch’egli era il Cristo.Da quell’ora Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrir molte cose dagli anziani, dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed esser ucciso, e risuscitare il terzo giorno.E Pietro, trattolo da parte, cominciò a rimproverarlo, dicendo: Tolga ciò Iddio, Signore; questo non ti avverrà mai.Ma Gesù, rivoltosi, disse a Pietro: Vattene via da me, Satana; tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini.Allora Gesù disse ai suoi discepoli: Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso e prenda la sua croce e mi segua.

Matteo 18:18 Io vi dico in verità che tutte le cose che avrete legate sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra, saranno sciolte nel cielo.

Efesini 3:5 Il quale mistero, nelle altre età, non fu dato a conoscere ai figliuoli degli uomini nel modo che ora, per mezzo dello Spirito, è stato rivelato ai santi apostoli e profeti di Lui;

Pietro si era montato la testa, credeva di essere più spirituale degli altri, credeva di essere il primo fra i discepoli, ma il Signore dice proprio a lui: Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini.

A volte l’avere ricevuto un ministerio, dei doni spirituali, una maggiore conoscenza della Parola, può farci convincere che possiamo confermare i nostri fratelli, e che possiamo togliere la pagliuzza dagli occhi loro senza togliere la trave dall’occhio nostro.

L’essere usati dallo Spirito Santo, ricevere rivelazioni, profetizzare, fare sogni spirituali ed avere doni spirituali, non significa che siamo vecchi e che siamo pienamente condotti dallo Spirito.

I Corinzi 12:4 Or vi è diversità di doni, ma v’è un medesimo Spirito.

Galati 5:22 Il frutto dello Spirito, invece, è amore, allegrezza, pace, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza.

Vi è diversità di doni, di ministeri, ma non vi è diversità di frutto, il frutto dello Spirito è Uno.Questo meraviglioso frutto è composto da tanti spicchi, questo frutto non può avere all’interno degli spicchi mancanti, sono gli spicchi che formano il frutto dello Spirito.Questo frutto dimostra la maturità, di chi è condotto dallo Spirito Santo ed esamina se stesso.

I Corinzi 10:12 Perciò, chi si pensa di stare ritto, guardi di non cadere.

Luca 12:47-48 Or quel servitore che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non ha preparato né fatto nulla per compiere la volontà di lui, sarà battuto di molti colpi; ma colui che non l’ha conosciuta e ha fatto cose degne di castigo, sarà battuto di pochi colpi.

E a chi molto è stato dato, molto sarà ridomandato; e a chi molto è stato affidato, tanto più si richiederà.

Se il gallo canta, non tappiamoci le orecchie, esaminiamo e giudichiamo noi stessi e non gli altri.

Pace del Signore

F.llo Eliseo

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