Feb 19

I due passeri

Matteo 10:28-33 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider l’anima; temete piuttosto colui che può far perire e l’anima e il corpo nella geenna.
Due passeri non si vendono essi per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro.
Ma quant’è a voi, perfino i capelli del vostro capo son tutti contati.
Non temete dunque; voi siete da più di molti passeri.
Chiunque dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è ne’ cieli.
Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.

Un soldo era una cifra irrisoria, valeva quasi nulla, e questo era il valore di un passero; Gesù dice che un solo passero non cade sulla terra senza il volere del Padre nostro.
Un proverbio dice: non si muove foglia che Dio non voglia.
Questo significa che ogni cosa, anche la più minima avviene per la volontà del Padre nostro.
Gesù dice che il nostro Padre celeste, conosce persino il numero dei capelli del nostro capo, e pertanto vuole dirci che Egli ci conosce bene, e che tutto quello che ci accade è da Lui voluto.
Il Signore sa che il più grande timore dell’uomo è la morte, Egli li aveva mandati come pecore in mezzo ai lupi, pertanto quelle pecore avevano timore di essere sbranate, di trovarsi in balia degli eventi, avevano timore di coloro che avrebbero potuto ucciderli.
Gesù vuole rincuorarli, e far loro comprendere che non sono mandati allo sbaraglio, e che loro valgono più di molti passeri; il Padre si prende cura di ciò che avviene ad un passero, i figli di Dio valgono molto più di molti passeri, infatti Cristo Gesù ha pagato col Suo Sangue il riscatto dei figli.
Come figli di Dio, non dovremo avere paura degli eventi, ma avere fede che Dio è per noi.

Romani 8:31-39 Che diremo dunque a queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?
Colui che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, ma l’ha dato per tutti noi, come non ci donerà egli anche tutte le cose con lui?
Chi accuserà gli eletti di Dio? Iddio è quel che li giustifica.
Chi sarà quel che li condanni? Cristo Gesù è quel che è morto; e, più che questo, è risuscitato; ed è alla destra di Dio; ed anche intercede per noi.
Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, o la distretta, o la persecuzione, o la fame, o la nudità, o il pericolo, o la spada?
Come è scritto: Per amor di te noi siamo tutto il giorno messi a morte; siamo stati considerati come pecore da macello.
Anzi, in tutte queste cose, noi siam più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.
Poiché io son persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potestà, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

La vera fede è certezza che Dio è per noi, che Egli è dalla nostra parte; è certezza che siamo Suoi figli, è certezza che Egli è con noi e fa in modo che si adempia in noi la Sua volontà.

Matteo 6:8-13 Non li rassomigliate dunque, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra com’è fatta nel cielo.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano; e rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno.
Il Padre nostro sa le cose di cui abbiamo bisogno, ancor prima che le chiediamo, è Lui che ci espone alla tentazione, ma non è Lui che ci tenta, è Lui che ci libera dal maligno.
Dovremo convincerci che tutta la nostra vita è nelle Sue mani, ancor più di quella di un passero.
La nostra carne non può e non vuole essere soggetta al Padre del nostro spirito umano, pertanto la nostra carne deve perdere forza e morire, il vecchio uomo deve morire affinché possa risorgere il nuovo; affinché il vecchio uomo muoia, è necessario che sia spesso ferito ed umiliato.
Quando il Signore ci espone in tentazione, non ci libera dal maligno, ma permette al maligno di tentarci, di metterci in delle prove che a volte possono anche farci cadere.
Il maligno non può far cadere un passero senza la volontà di nostro Padre, immaginiamoci se può far cadere un figlio di Dio, una figlia di Dio, senza la volontà di Dio.
Come figli di Dio dobbiamo superare molti esami, molte prove ci fanno crescere nello spirito e ci fanno diminuire nella carne, ci ammaestrano a non reagire carnalmente ed accettare la volontà di Dio nella nostra vita, ed anche se carnalmente siamo sconfitti, reputarci più che vincitori in Cristo.
Noi siamo vincitori soltanto quando la nostra carne è vinta, il nostro io deve essere frantumato, deve essere abbassato, deve diminuire fino a scomparire.
Solo quando rinunciamo a noi stessi, abbiamo veramente ricevuto Cristo nella nostra vita come Padrone e Signore; molti figli di Dio, hanno ricevuto il Gesù soltanto come Salvatore, come Colui che li ha riscattati, come Colui che li ha liberati dalla condanna.
Costoro sono ancora padroni di loro stessi, difendono loro stessi e si impegnano in combattimenti carnali che dimostrano di volere essere signori della loro vita.

Romani 6:3-7 O ignorate voi che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
Noi siam dunque stati con lui seppelliti mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita.
Perché, se siamo divenuti una stessa cosa con lui per una morte somigliante alla sua, lo saremo anche per una risurrezione simile alla sua, sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, affinché il corpo del peccato fosse annullato, onde noi non serviamo più al peccato; poiché colui che è morto, è affrancato dal peccato.

Il battesimo in acqua, è il battesimo in Cristo Gesù, noi siamo immersi in Lui e Lui in noi essendo battezzati e ripieni di Spirito Santo, essere uno con Cristo significa anche essere battezzati nella Sua morte, per essere partecipi anche ad una resurrezione simile alla Sua.

Matteo 16:24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso e prenda la sua croce e mi segua.

Se vogliamo veramente seguire Gesù, dobbiamo prima essere disposti a rinunziare a noi stessi, questo non deve essere solo un buon proposito mentale, ma deve essere accompagnato dal prendere la nostra croce e cominciare a fare i primi passi per seguire il Maestro.
Rinunciare a se stesso e prendere la propria croce, sono le prime cose che deve fare il discepolo che vuole seguire le orme del Buon Maestro, chi non vuole rinunziare a se stesso, certamente non sarà disposto a prendere la propria croce che è sinonimo di sofferenza e morte.
Anzitutto dovremo chiederci: vogliamo essere seguaci di Gesù? Vogliamo rinunziare a noi stessi? Vogliamo prendere la nostra croce e seguirlo? Siamo disposti a seguirlo fin sul Calvario? Siamo disposti a essere con Lui crocifissi? Siamo disposti ad essere battezzati nella Sua morte, per poi resuscitare in una nuova creatura che cammina in novità di vita?
Gesù parlò della croce ai Suoi discepoli ancor prima che Egli salisse sulla croce, dichiarò ai Suoi che dovevano fare lo stesso Suo percorso, e questo vale anche per noi se vogliamo seguirlo.
Non basta prendere la nostra croce, dobbiamo anche seguirlo per essere partecipi alle Sue sofferenze, fino a che punto? Fino ad essere battezzati nella Sua morte, per poi resuscitare.

Marco 10:37-40 Essi gli dissero: Concedici di sedere uno alla tua destra e l’altro alla tua sinistra nella tua gloria. Ma Gesù disse loro: Voi non sapete quel che chiedete. Potete voi bere il calice ch’io bevo, o esser battezzati del battesimo del quale io son battezzato? Essi gli dissero: Sì, lo possiamo.
E Gesù disse loro: Voi certo berrete il calice ch’io bevo e sarete battezzati del battesimo del quale io sono battezzato; ma quant’è al sedermi a destra o a sinistra, non sta a me il darlo, ma è per quelli cui è stato preparato.

Luca 12:50 Ma v’è un battesimo del quale ho da esser battezzato; e come sono angustiato finché non sia compiuto!

Gesù era stato battezzato da Giovanni Battista nel Giordano, ma Egli parla di un altro battesimo, un battesimo che come Uomo lo angustiava, era il battesimo nel Suo stesso Sangue, il battesimo che lo avrebbe portato alla morte; anche i discepoli avrebbero bevuto lo stesso calice, tutti sarebbero stati battezzati nella Sua morte, ed alcuni martiri anche nel loro stesso sangue.

Colossesi 2:12 Essendo stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che ha risuscitato lui dai morti.

Solo coloro che sono veramente morti, possono essere sepolti, e solo coloro che sono sepolti con Cristo sono stati resuscitati per essere delle nuove creature.

Ebrei 2:9-18 ben vediamo però colui che è stato fatto di poco inferiore agli angeli, cioè Gesù, coronato di gloria e d’onore a motivo della morte che ha patita, onde, per la grazia di Dio, gustasse la morte per tutti.
Infatti, per condurre molti figliuoli alla gloria, ben s’addiceva a Colui per cagion del quale son tutte le cose e per mezzo del quale son tutte le cose, di rendere perfetto, per via di sofferenze, il duce della loro salvezza.
Poiché e colui che santifica e quelli che son santificati, provengo tutti da uno; per la qual ragione egli non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo: Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli; in mezzo alla raunanza canterò la tua lode.
E di nuovo: Io metterò la mia fiducia in Lui. E di nuovo: Ecco me e i figliuoli che Dio mi ha dati.
Poiché dunque i figliuoli partecipano del sangue e della carne, anch’egli vi ha similmente partecipato, affinché, mediante la morte, distruggesse colui che avea l’impero della morte, cioè il diavolo, e liberasse tutti quelli che per il timor della morte erano per tutta la vita soggetti a schiavitù.
Poiché, certo, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla progenie d’Abramo.
Laonde egli doveva esser fatto in ogni cosa simile ai suoi fratelli, affinché diventasse un misericordioso e fedel sommo sacerdote nelle cose appartenenti a Dio, per compiere l’espiazione dei peccati del popolo.
Poiché, in quanto egli stesso ha sofferto essendo tentato, può soccorrere quelli che son tentati.

Come figli di Dio, dobbiamo partecipare al Sangue ed alla carne di Cristo Gesù, cioè dobbiamo essere battezzati nella Sua morte, essere con Lui seppelliti e risorgere a novità di vita.
Coloro che vogliono essere discepoli di Cristo, debbono rendersi conto che il primo requisito è il volere rinunziare a se stessi, il secondo prendere la propria croce, il terzo seguire Gesù verso il Golgota, il quarto essere crocifissi con Cristo ed agonizzare con Lui sulla croce ed infine essere battezzati nella Sua morte per risorgere come credenti redenti e vittoriosi in Cristo Gesù il Signore.
Ebrei 3:14 Poiché siam diventati partecipi di Cristo, a condizione che riteniamo ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio,

II Corinzi 1:7E la nostra speranza di voi è ferma, sapendo che come siete partecipi delle sofferenze siete anche partecipi della consolazione.

Galati 5:24 E quelli che son di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze.

Galati 6:14 Ma quanto a me, non sia mai ch’io mi glorî d’altro che della croce del Signor nostro Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso, e io sono stato crocifisso per il mondo.

Galati 2:20 Sono stato crocifisso con Cristo, e non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e la vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figliuol di Dio il quale m’ha amato, e ha dato se stesso per me.

Paolo dichiara di essere stato crocifisso con Cristo, non solo, ma di essere anche morto con Cristo, infatti dice: non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me.
Paolo era stato battezzato nella morte di Cristo, ed era partecipe alle sofferenze di Cristo, egli era consapevole di quello che il Signore aveva fatto per lui, pertanto fa vivere Cristo nella sua vita.
Il vero cristianesimo non è fatto solo di parole, ma di fatti concreti che confermano chi siamo; se affermiamo di essere rinati in Cristo e non siamo stati battezzati nella Sua morte, noi mentiamo.
Per giungere alle stesse conclusioni di Paolo, è necessario fare lo stesso percorso di Paolo, il quale non rimase Saulo (richiesto) da Tarso, ma divenne Paolo (piccolo), Saulo era un uomo grande e potente, richiesto ed importante, Paolo era piccolo e perseguitato a cagione dell’Evangelo di Cristo.

Filippesi 3:10 In guisa ch’io possa conoscere esso Cristo, e la potenza della sua risurrezione, e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme a lui nella sua morte.

I Pietro 4:13 Anzi in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevene, affinché anche alla rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi giubilando.

Colossesi 3:5 Fate dunque morire le vostre membra che son sulla terra: fornicazione, impurità, lussuria, mala concupiscenza e cupidigia, la quale è idolatria.

Il nostro vecchio uomo deve morire, questo può avvenire solo quando siamo stati crocifissi con Cristo e battezzati nella morte di Cristo; questa metamorfosi può avvenire solo alla croce, il nostro io avrà un periodo più o meno lungo di agonia, la nostra carne dovrà essere privata dal sangue di peccato che da vita alla nostra carne.
Subito dopo avremo fatta una gloriosa trasfusione col Sangue di Cristo, il quale darà una nuova vita all’uomo nuovo che si forma e cresce ad immagine e somiglianza di Cristo Gesù il Signore.
Giovanni 3:7 Non ti meravigliare se t’ho detto: Bisogna che nasciate di nuovo.
Giovanni 3:30 Bisogna che egli cresca, e che io diminuisca.

Bisogna nascere di nuovo, bisogna che l’uomo nuovo cresca in Cristo Gesù, e che l’uomo vecchio diminuisca fino a morire.
L’uomo nuovo nasce soltanto dopo che il vecchio è morto è seppellito con Cristo Gesù.

Pace del Signore
F.llo Eliseo

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