Mar 09

IL CROLLO DELLE TORRI

LE DUE TORRI

 

Isaia 30:25-33 Sopra ogni alto monte e sopra ogni elevato colle vi saranno ruscelli, acque correnti, nel giorno del gran massacro, quando cadran le torri.

La luce della luna sarà come la luce del sole, e la luce del sole sarà sette volte più viva, come la luce di sette giorni assieme, nel giorno che l’Eterno fascerà la ferita del suo popolo e guarirà la piaga da lui fatta con le sue percosse.

Ecco, il nome dell’Eterno viene da lungi; la sua ira è ardente, grande n’è la conflagrazione; le sue labbra son piene d’indignazione, la sua lingua è come un fuoco divorante; il suo fiato è come un torrente che straripa, che arriva fino al collo. Ei viene a vagliar le nazioni col vaglio della distruzione, e a metter, tra le mascelle dei popoli, un freno che li faccia fuorviare.

Allora intonerete de’ canti, come la notte quando si celebra una festa; e avrete la gioia nel cuore, come colui che cammina al suon del flauto per andare al monte dell’Eterno, alla Roccia d’Israele.

E l’Eterno farà udire la sua voce maestosa, e mostrerà come colpisce col suo braccio nel suo furore della sua ira, tra le fiamme d’un fuoco divorante, in mezzo alla tempesta, a un diluvio di pioggia, a una gragnuola di sassi.

Poiché, alla voce dell’Eterno, l’Assiro sarà costernato; l’Eterno lo colpirà col suo bastone; ed ogni passaggio del flagello destinatogli che l’Eterno gli farà piombare addosso, sarà accompagnato dal suono di tamburelli e di cetre; l’Eterno combatterà contro di lui a colpi raddoppiati.

Poiché, da lungo tempo Tofet è preparato; è pronto anche per il re; è profondo ed ampio; sul suo rogo v’è del fuoco e legna in abbondanza; il soffio dell’Eterno, come un torrente di zolfo, sta per accenderlo.

 

Sofonia 1:14   Il gran giorno dell’Eterno è vicino; è vicino, e viene in gran fretta; s’ode venire il giorno dell’Eterno e il più valoroso grida amaramente.

1:15     Quel giorno è un giorno d’ira, un giorno di distretta e d’angoscia, un giorno di rovina e di desolazione, un giorno di tenebre e caligine, un giorno di nuvole e di fitta oscurità,

1:16     un giorno di suon di tromba e d’allarme contro le città fortificate e le alte torri.

1:17     E io metterò gli uomini nella distretta, ed essi cammineranno come ciechi, perché han peccato contro l’Eterno; e il loro sangue sarà sparso come polvere, e la loro carne come escrementi.

1:18     Né il loro argento né il loro oro li potrà liberare nel giorno dell’ira dell’Eterno; ma tutto il paese sarà divorato dal fuoco della sua gelosia; giacché egli farà una totale, una subitanea distruzione di tutti gli abitanti del paese.

Sofonia 3:6 Io ho sterminato delle nazioni; le loro torri sono distrutte; ho rovinato le loro strade, sì che non vi passa più alcuno; le loro città son distrutte, sì che non v’è più alcuno, più alcun abitante.

 

Genesi 11:3    E dissero l’uno all’altro: “Orsù, facciamo dei mattoni e cociamoli col fuoco!” E si valsero di mattoni invece di pietre, e di bitume invece di calcina.

11:4     E dissero: “Orsù, edifichiamoci una città ed una torre di cui la cima giunga fino al cielo, e acquistiamoci fama, onde non siamo dispersi sulla faccia di tutta la terra”.

 

La prima torre che gli uomini cercarono di costruire, fu la famosa torre di Babele.

Gli uomini volevano costruire una torre la cui cima giungesse fino al cielo, un grattacielo che fosse il simbolo dell’innalzamento di coloro che volevano essere famosi, quella torre doveva essere il simbolo del potere di quella città dove quegli uomini volevano stanziarsi per non essere dispersi sulla faccia di tutta la terra, quella torre doveva essere il centro del potere.

Quella torre non fu portata a compimento perché il Signore confuse le loro lingue, e pertanto rimase incompiuta.

 

La storia del grattacielo ebbe inizio a Chicago negli anni Ottanta del XIX secolo. Dopo il grande incendio che aveva distrutto la città nel 1871, fu necessaria una rapida e massiccia ricostruzione, che vide affermarsi il modello dell’edificio molto alto. Alcuni architetti realizzarono per la prima volta palazzi con più di 10 piani, retti tuttavia ancora da spessi muri portanti (il Burnham & Root’s Monadnock Building, 1889-1892, ad esempio, si leva per 16 piani su una struttura tradizionale in mattoni).

Il caratteristico profilo di Manhattan si delineò durante il boom economico degli anni Venti. Il Chrysler Building, in stile Art Déco, inaugurato nel 1930, fu per breve tempo l’edificio più alto del mondo (raggiungendo quota 300 metri), fino all’apertura, nel 1931, dell’Empire State Building (382 metri). La posizione arretrata e l’altezza più contenuta degli altri edifici di Manhattan si deve alle leggi introdotte nel 1916 per evitare che nelle zone di nuova costruzione non penetrasse più la luce del sole. Il Rockefeller Center (1931-1940) fu progettato considerando i problemi ambientali che la sua costruzione poteva comportare

Le innovazioni tecniche e stilistiche statunitensi influenzarono profondamente anche gli architetti europei, molti dei quali trascorsero lunghi periodi oltreoceano per studiare attentamente le maggiori opere. Il tedesco Ludwig Mies van der Rohe, ad esempio, si trasferì negli Stati Uniti, dove sviluppò intuizioni già abbozzate in Germania ideando una nuova tipologia di grattacielo, ben esemplificata dal Seagram Building (1958) di New York, disegnato insieme a Philip Johnson. A Chicago, lo studio Skidmore, Owings and Merril progettò il John Hancock Center (1970) e la Sears Tower (1974), che con i suoi 443 metri fu l’edificio più alto del mondo per oltre vent’anni. Nel 1974 l’architetto statunitense di origine giapponese Yamasaki Minoru firmò, insieme con Emery Roth and Sons, le famose Twin Towers (torri gemelle) del World Trade Center a New York, alte 110 piani: costruiti secondo le più avanzate tecnologie antisismiche, i due grattacieli sono stati distrutti nel corso di un catastrofico attentato terroristico l’11 settembre 2001.

 

Le Torri Gemelle erano il Centro Mondiale del Commercio ed erano nella città più popolosa degli Stati Uniti, lavoravano in quelle torri migliaia di persone di più quaranta nazionalità diverse.

Due torri di Babele che parlavano una stessa lingua l’inglese ed il linguaggio del cervello elettronico, quelle torri sono crollate come crollerà tutto il potere mondiale.

Le torri sono crollate per mano di terroristi criminali, ma il Signore lo ha permesso così come permetteva che Israele fosse deportato in Babilonia, in Egitto.

Questo segno dei tempi ci deve far comprendere che il ritorno del Signore è vicino, la Bibbia ci dice che sarà preceduto da molti dolori (leggi Matteo capitolo 24).

La Parola del Signore parla anche di sconvolgimenti climatici, di inondazioni, di carestie e di cataclismi di ogni genere. Il secolo scorso ha conosciuto due guerre che hanno coinvolto e sconvolto l’umanità, oggi si parla tanto di pace e sicurezza.

Il terzo millennio è iniziato con molte gravi catastrofi generate dall’uomo e dalla natura, ci sono state delle guerre e purtroppo il pericolo del terrorismo non è stato debellato.

Il rischio nucleare è sempre più alto, ci sono guerre e rumori di guerre, l’economia mondiale rischia di essere messa in ginocchio dal prezzo del petrolio, l’economia occidentale da quella orientale.

Le nazioni cercano di unirsi e poi si trovano ad essere separati nei loro governi, nelle loro città e nelle famiglie. Quale sarà il futuro dell’umanità?

Gli scienziati dicono che il petrolio sta per finire, che l’effetto serra e il buco dell’ozono sta surriscaldando il pianeta, i ghiacciai si stanno sciogliendo, i mari, l’aria, i fiumi sono inquinati, l’uomo procede a ritmo incessante a deforestare il pianeta.

Tutta l’umanità ha perso i pochi valori che aveva sino a qualche decennio fa, la corruzione ha raggiunto tutti gli strati della società, questo non è altro che il principio della fine.

L’effetto domino è già iniziato, la grande partita a scacchi sta per concludersi, le due torri sono crollate, il Re dei Re sta per dare scacco matto al Suo avversario ed al suo nero esercito delle tenebre. Chi ha orecchi da udire, oda ciò che lo Spirito dice.

Pace del Signore

F.llo Eliseo

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