Feb 13

IL SANGUE DI GESU’

IL SANGUE DI GESU’

Giovanni 6:53-56 Perciò Gesù disse loro: In verità, in verità io vi dico che se non mangiate la carne del Figliuol dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui.

Il parlare di Gesù, lasciava perplessi i Giudei, ne erano scandalizzati, era come se Gesù predicasse il cannibalismo ed incitasse a bere il sangue umano.
La legge di Mosè vietava di mangiare la carne col sangue, figuriamoci il cannibalismo, per i Giudei era una cosa abominevole il parlare di Gesù, andava contro le prescrizioni del Levitico.

Atti 15:28-29 Poiché è parso bene allo Spirito Santo ed a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose, che sono necessarie; cioè: che v’asteniate dalle cose sacrificate agl’idoli, dal sangue, dalle cose soffocate, e dalla fornicazione; dalle quali cose ben farete a guardarvi. State sani.

Lo Spirito Santo impone ai gentili convertiti di astenersi dal sangue e dalle cose soffocate, questo sembra scontrarsi col parlare di Gesù, ma così non è perché Gesù parlava spiritualmente.

Levitico 17:14 perché la vita d’ogni carne è il sangue; nel sangue suo sta la vita; perciò ho detto ai figliuoli d’Israele: Non mangerete sangue d’alcuna specie di carne, poiché il sangue è la vita d’ogni carne; chiunque ne mangerà sarà sterminato.

I figli d’Israele non potevano mangiare la carne col sangue, nel sangue sta la vita animale, terrena e diabolica, pertanto non dovevano partecipare alla vita animale mangiando la carne col sangue.
L’uomo prima del peccato aveva la sua vita nel soffio di Dio, questo lo distingueva dagli animali, dopo il peccato l’uomo ebbe vita terrena nel sangue, pertanto carne e sangue non potevano entrare nel Regno dei cieli e furono cacciati dal Giardino d’Eden.
Il mangiare la carne col sangue sarebbe stato un volere alimentare la loro vita animale e pertanto oltraggiare il Signore che per lo Spirito li aveva fatti a Sua immagine e somiglianza.
La vita di ogni carne è nel sangue, pertanto la vita animale è nel sangue degli animali e quella vita è mortale, così come è mortale la vita che è nel sangue di tutti gli uomini mortali.
Chiunque ingeriva del sangue doveva essere sterminato.

Levitico 17:1516 E qualunque persona, sia essa nativa del paese o straniera, che mangerà carne di bestia morta da sé o sbranata, si laverà le vesti, laverà sé stesso nell’acqua, e sarà impuro fino alla sera; poi sarà puro.
Ma se non si lava le vesti e se non lava il suo corpo, porterà la pena della sua iniquità”.

Deuteronomio 14:21 Non mangerete d’alcuna bestia morta da sé; la darai allo straniero che sarà entro le tue porte perché la mangi, o la venderai a qualche estraneo; poiché tu sei un popolo consacrato all’Eterno, ch’è il tuo Dio. Non farai cuocere il capretto nel latte di sua madre.

L’Israelita non poteva mangiare nessuna bestia morta da sé o sbranata, solo gli stranieri o coloro che erano stranieri, nati nel paese, loro potevano mangiarla ma sarebbero stati impuri fino a sera e dovevano lavarsi le vesti ed il corpo per non contaminare anche altri e per se stessi.
Naturalmente la bestia morta da sé o sbranata conteneva del sangue nelle sue carni, e la bestia morta poteva essere morta perché era malata, ovviamente anche gli animali che non erano stati sgozzati, ma che erano stati soffocati avevano nelle loro carni tutto il sangue.
Genesi 9:4-6 Ma non mangerete carne con la vita sua, cioè col suo sangue.
E, certo, io chiederò conto del vostro sangue, del sangue delle vostre vite; ne chiederò conto ad ogni animale; e chiederò conto della vita dell’uomo alla mano dell’uomo, alla mano d’ogni suo fratello.
Il sangue di chiunque spargerà il sangue dell’uomo sarà sparso dall’uomo, perché Dio ha fatto l’uomo a immagine sua.

Dopo il diluvio, il Signore permette all’uomo di mangiare la carne degli animali, ma vieta di mangiare la carne con la vita, invece Gesù parlando della Sua carne e del Suo Sangue, invita l’uomo a cibarsi della Sua carne e bere il Suo Sangue che da vita al Suo Corpo, la Sua Chiesa, la Sua Sposa.

Matteo 4:4 Ma egli rispondendo disse: Sta scritto: Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio.

Giovanni 6:56-58 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui.
Come il vivente Padre mi ha mandato e io vivo a cagion del Padre, così chi mi mangia vivrà anch’egli a cagion di me.
Questo è il pane che è disceso dal cielo; non qual era quello che i padri mangiarono e morirono; chi mangia di questo pane vivrà in eterno.

Giovanni 6:61-63 Ma Gesù, conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravan di ciò, disse loro: Questo vi scandalizza?
E che sarebbe se vedeste il Figliuol dell’uomo ascendere dov’era prima?
È lo spirito quel che vivifica; la carne non giova nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.

Matteo 26:26-28 Or mentre mangiavano, Gesù prese del pane; e fatta la benedizione, lo ruppe, e dandolo a’ suoi discepoli, disse: Prendete, mangiate, questo è il mio corpo.
Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per la remissione dei peccati.

Nell’istituire la Santa Cena, il Signore cerca di concretizzare le Sue Parole nel Pane e nel Vino.
Lo Spirito vivifica; la carne non giova nulla, la Parola di Dio è Spirito e vita.

1° Corinti 10:16-17 Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è egli la comunione col sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è egli la comunione col corpo di Cristo?
Siccome v’è un unico pane, noi, che siam molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell’unico pane.

Il calice rappresenta la comunione col Sangue di Cristo, il pane la comunione col Corpo di Cristo.
Dovremo chiederci se quando viene celebrata la Santa Cena, si realizza veramente questa comunione e se si realizza anche quando non si vuole avere comunione con i fratelli della stessa città e si vieta ai fratelli di avere comunione col corpo di Cristo.
Si può avere comunione col Sangue di Cristo, senza avere comunione col Corpo di Cristo?
Il Corpo di Cristo ha vita nel Sangue di Cristo, ogni membro del Corpo di Cristo ha il Sangue di Cristo che gli da vita Eterna, chi rigetta un membro del Corpo di Cristo rigetta Cristo.
Certamente è accostarsi indegnamente alla Cena del Signore, se si rigetta parte del Corpo di Cristo.

Matteo 26:28-29 Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per la remissione dei peccati.
Io vi dico che d’ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio.

Gesù da loro a bere del vino, del frutto della vigna e lo paragona al Sangue del Patto.
Giovanni 15:1-8 Io sono la vera vite, e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non dà frutto, Egli lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo rimonda affinché ne dia di più.
Voi siete già mondi a motivo della parola che v’ho annunziata.
Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppur voi, se non dimorate in me.
Io son la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla.
Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; codesti tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano.
Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto.
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli.

Galati 5:22 Il frutto dello Spirito, invece, è amore, allegrezza, pace, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza.

Il Signore Gesù, parla di una vigna ( la Chiesa ), di Un Vignaiolo ( Il Padre ), della Vera Vite (Gesù), e dei tralci che portano frutto ( i veri discepoli di Gesù, le membra del Suo Corpo ), il frutto è il frutto dello Spirito che il credente che ha rinunciato a se stesso deve portare alla lode di Dio.
Il frutto dello Spirito Santo è il frutto della vigna del Signore, è il frutto della Vera Vite e dei tralci che dimorano in Cristo e nei quali Cristo dimora per mezzo dello Spirito Santo che è stato dato attraverso il Sangue del Patto e che è simboleggiato dal vino che è il prodotto del frutto della vigna.
Il primo miracolo che Gesù fece, fu quello della trasformazione dell’acqua in vino.

Si definiscono componenti diretti del vino le sostanze che si trovano nelle uve. Il componente principale è l’acqua (che costituisce circa l’85-90% del vino).

Il Signore trasformò l’acqua in vino, all’acqua il Signore aggiunse miracolosamente tutte le sostanze che si trovano nel frutto della vigna e anche i componenti indiretti, l’acqua divenne vino ottimo.

Giovanni 7:37-39 Or nell’ultimo giorno, il gran giorno della festa, Gesù, stando in piè, esclamò: Se alcuno ha sete, venga a me e beva.
Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno.
Or disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che crederebbero in lui; poiché lo Spirito non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato.

1° Giovanni 5:8 Tre ancora son quelli che testimoniano sopra la terra: lo Spirito, e l’acqua, e il sangue; e questi tre si riferiscono a quell’una cosa.

Efesini 5:24-26 Ma come la Chiesa è soggetta a Cristo, così debbono anche le mogli esser soggette a’ loro mariti in ogni cosa.
Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, affin di santificarla, dopo averla purificata col lavacro dell’acqua mediante la Parola,

Giovanni 19:34 Ma uno de’ soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue ed acqua.

Sangue ed acqua, sono rappresentati nel vino che è composto di acqua e componenti diretti ed indiretti, il frutto della vigna lo dobbiamo produrre noi, discepoli di Cristo, anche dal nostro seno debbono sgorgare fiumi d’acqua viva, siamo noi quelle otri nuove che contengono il vino nuovo.
Dentro di noi c’è lo Spirito Santo, il Sangue di Cristo, la potenza di Dio, il frutto della vigna del Signore deve dissetare coloro che sono assetati della giustizia di Dio.
Matteo 9:17 Neppur si mette del vin nuovo in otri vecchi; altrimenti gli otri si rompono, il vino si spande e gli otri si perdono; ma si mette il vin nuovo in otri nuovi, e l’uno e gli altri si conservano.

Giovanni 2:7-8 Gesù disse loro: Empite d’acqua le pile. Ed essi le empirono fino all’orlo.
Poi disse loro: Ora attingete, e portatene al maestro di tavola. Ed essi gliene portarono.

Noi siamo quelle pile che debbono essere ripiene di Spirito Santo e della Parola del Signore, solo allora l’acqua sarà trasformata in vino che rallegrerà i nostri commensali.

Romani 12:1-2 Io vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio; il che è il vostro culto spirituale.
E non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontà.

2° Corinti 3:17-18 Ora, il Signore è lo Spirito; e dov’è lo Spirito del Signore, quivi è libertà.
E noi tutti contemplando a viso scoperto, come in uno specchio, la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di lui, di gloria in gloria, secondo che opera il Signore, che è Spirito.

Il Sangue di Cristo ci trasforma, questa trasformazione è mediante il rinnovamento della nostra mente, quel rinnovamento ci fa essere delle nuove creature.
Dobbiamo interrogare noi stessi e sapere cosa diamo a bere agli altri, in ciascuno di noi c’è il frutto della vigna? Possono gli altri gustare il frutto dello Spirito Santo che è in noi? Ci stiamo dissetando con la vera bevanda che è il Sangue di Cristo? Siamo delle otri nuove che sanno contenere il vino?
Possiamo dire insieme a Davide: la mia coppa trabocca?
Noi siamo la Sposa di Cristo, il Nostro Sposo ha fatto con noi un patto nel Suo Sangue, quando noi abbiamo bevuto quel Sangue anche noi abbiamo fatto un patto e siamo stati resi partecipi della vita di Cristo, abbiamo ricevuto la Sua vita in noi avendo comunione col Suo Sangue.
Il Signore ha comprato col Suo Sangue, con la Sua vita la nostra vita, noi siamo Suoi attraverso il Sangue del patto, dobbiamo bere del continuo quel Sangue e mangiare quel Pane.
Il nostro Sposo è Fedele, Egli mantiene il Patto che ha fatto nel Suo Sangue; la Sua Sposa è fedele come lo Sposo o lo tradisce con altri amanti, avendo rapporti col sangue del peccato?

1° Corinti 6:17-20 Ma chi si unisce al Signore è uno spirito solo con lui.
Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo.
E non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?
Poiché foste comprati a prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo.

Apocalisse 5:9 E cantavano un nuovo cantico, dicendo: Tu sei degno di prendere il libro e d’aprirne i suggelli, perché sei stato immolato e hai comprato a Dio, col tuo sangue, gente d’ogni tribù e lingua e popolo e nazione.

Non dimentichiamoci che siamo stati comprati col prezioso Sangue di Cristo, beviamo del continuo quel Sangue e mangiamo quella carne, affinché abbiamo comunione col Sangue e col Corpo di Cristo, avendo comunione con tutti i figli di Dio.

Pace del Signore
F.llo Eliseo

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