Feb 17

LA RIVELZIONE DI DIO

LA RIVELZIONE DI DIO

2Samuele 7:27 Poiché tu, o SIGNORE degli eserciti, Dio d’Israele, hai fatto una rivelazione al tuo servo e gli hai detto: “Io ti edificherò una casa!” Perciò il tuo servo ha avuto il coraggio di rivolgerti questa preghiera.

Salmi 119:130 La rivelazione delle tue parole illumina;
rende intelligenti i semplici.

Proverbi 29:18 Se il popolo non ha rivelazione è senza freno;
ma beato colui che osserva la legge!

Romani 2:5 Tu, invece, con la tua ostinazione e con l’impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d’ira per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio.

Romani 16:25 A colui che può fortificarvi secondo il mio vangelo e il messaggio di Gesù Cristo, conformemente alla rivelazione del mistero che fu tenuto nascosto fin dai tempi più remoti,

1Corinzi 14:6 Dunque, fratelli, se io venissi a voi parlando in altre lingue, che vi servirebbe se la mia parola non vi recasse qualche rivelazione, o qualche conoscenza, o qualche profezia, o qualche insegnamento?

1Corinzi 14:26 Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un’interpretazione, si faccia ogni cosa per l’edificazione.

1Corinzi 14:30 se una rivelazione è data a uno di quelli che stanno seduti, il precedente taccia.

Galati 1:12 perché io stesso non l’ho ricevuto né l’ho imparato da un uomo, ma l’ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo.

Galati 2:2 Vi salii in seguito a una rivelazione, ed esposi loro il vangelo che annunzio tra i pagani; ma lo esposi privatamente a quelli che sono i più stimati, per il timore di correre o di aver corso invano.

Efesini 1:17 affinché il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione perché possiate conoscerlo pienamente;

Efesini 3:3 come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui più sopra vi ho scritto in poche parole;

Esortazione a santità di vita
(1Te 5:8-9; Ef 5:1; Eb 12:14)(1Co 6:20; Tt 2:11-14)(1Gv 5:1; Gm 1:18)
1Pietro 1:13 Perciò, dopo aver predisposto la vostra mente all’azione, state sobri, e abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata al momento della rivelazione di Gesù Cristo.

1Pietro 4:13 Anzi, rallegratevi in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, perché anche al momento della rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare.

Titolo e argomento del libro
Am 3:7; Ap 22:6-10
Apocalisse 1:1 Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve, e che egli ha fatto conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni
Ap 1:9:

La rivelazione non è altro che la conoscenza concessa da Dio riguardo a se stesso, alle sue intenzioni, ai suoi pensieri in relazione a ogni cosa ( Is 40:5; Dan 2:19; Amos 3:7; 1Pt 1:10-12). Gesù ha fatto conoscere Dio nella Sua persona, nelle Sue parole e nelle sue opere ( Giov 1:18; 14:9-10; 2Cor 4:6; Ebr 1:2-3). La Bibbia è la rivelazione di Dio (2Tim 3:16; Dan 10:21). Tuttavia, l’uomo deve ricevere la rivelazione, cioè essere illuminato e convinto nel suo cuore riguardo alle verità contenute nella Parola di Dio che è Verità Sal 119: 105, 130, 160; Efes 1:17-19.
Alla luce di quanto detto emerge chiaramente la necessità di appetire alla rivelazione di Dio, e questo possiamo ottenerlo nella misura che Dio stesso ci fa grazia di rivelarci la Sua deità. Egli lo ha fatto attraverso la Sua Parola fatta carne e continua a farlo nella misura in cui quella Parola si fa carne in ciascun membro che forma il corpo di Cristo. La prima rivelazione è che l’uomo riconosce Dio Giusto e se stesso peccatore bisognoso del perdono e della grazia di Dio, così facendo Iddio ha rivelato all’uomo la sua reale condizione. Questa rivelazione porta al ravvedimento, pentimento e conversione. Prima di rivelarci le cose profonde del Suo Regno, il Signore ci rivela chi veramente noi siamo secondo il Suo punto di vista e non secondo il nostro. Dobbiamo chiedere giorno per giorno la rivelazione su noi stessi, sulle nostre debolezze. Questa è la rivelazione della nostra personale santificazione che dobbiamo procacciare insieme alla pace. Questo cibo quotidiano ci permette di crescere nel Signore e nella Sua conoscenza. La rivelazione è legata alla nostra crescita, una conoscenza senza crescita potrebbe solo gonfiarci e farci esplodere nell’innalzamento. Il Signore avendo dato all’apostolo Paolo un’eccellente rivelazione e conoscenza del mistero di Dio, Egli stesso mise in Paolo un deterrente affinché egli non si innalzasse.
Quando l’apostolo Giovanni ricevette la rivelazione dell’Apocalisse, era già stato forgiato per ricevere la grande rivelazione degli eventi che precederanno il ritorno del Signore e la fine del mondo e la creazione di nuovi cieli e nuova terra, la fine del tempo e dello spazio ed il ritorno dei figli di Dio nell’eternità per ricevere la corona della vita eterna e conoscere appieno ogni cosa. Giovanni si trovava esiliato nell’isola di Patmo, egli era li per la Parola di Dio e per la testimonianza di Gesù Cristo, era in una condizione di debolezza nella carne che lo faceva atto a ricevere un grande rivelazione e forza nello spirito nel quale egli fu rapito affinché fosse reso partecipe degli eventi degli ultimi tempi. Egli doveva scrivere ciò che gli veniva mostrato e farlo giungere fino ai nostri giorni. Apoc 1:1 Iddio Padre si rivela al Figlio Gesù Cristo, il Figlio manda il Suo angelo a Giovanni affinché questa rivelazione giunga ai servitori di Dio e ovviamente i servitori di Dio la portino alla chiesa affinché possano essere beati coloro che leggono e coloro che ascoltano le parole di questa profezia. La rivelazione non è altro che un rapporto confidenziale che Dio ha con i suoi figli che sono cresciuti e divenuti anche amici così come lo era Abramo.

Giovanni 15:13 Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici.

Giovanni 15:14 Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando.

Giovanni 15:15 Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio.

Il Signore reputa amici coloro che ubbidiscono facendo le cose che Egli comanda loro, questa ubbidienza li eleva ad un rango superiore a quello di servi, l’ubbidienza li abilita al rango di AMICI, pertanto L’AMICO Gesù fa conoscere ad i Suoi amici tutte le cose che ha udite dal Padre Suo. Così ha fatto col Suo amico Giovanni e così continua a fare con tutti i Suoi amici. Anche perché Egli non cambia mai essendo l’immagine dell’immutabile Iddio. La Parola rivelata è sinonimo di amicizia col Signore in un rapporto di reciproche confidenze.

Giacomo 2:23 così fu adempiuta la Scrittura che dice: “Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia”; e fu chiamato amico di Dio.

Giacomo 4:4 O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.

Il credere veramente in Dio, così come credette Abraamo, trasformò un pagano caldeo in un amico di Dio, questo avvenne in un uomo adulto, cresciuto e prescelto ed eletto da Dio. Noi credenti non siamo altro che progenie d’Abraamo, innestati attraverso Cristo Gesù che è la PROGENIE per eccellenza ed al quale il Padre mostrava e faceva conoscere ogni cosa, essendo il Figlio (in quanto Uomo ) per eccellenza l’AMICO del Padre. Certamente nessun uomo può avere col Padre celeste lo stesso rapporto che aveva e che ha il Figliuolo prediletto che non è stato mai amico del mondo e che non ha conosciuto il peccato, ma ogni credente ubbidiente ai comandamenti del Signore, che non ama il mondo si rende amico di Dio, e come amico viene trattato da Gesù che lo rende partecipe alle cose del Regno dei cieli. Noi siamo su questa terra stranieri e pellegrini e stiamo cercando e bramando le cose del Regno dei cieli, pertanto è normale che il Nostro Fratello Maggiore e Signore nostro Cristo Gesù, l’Amico Fedele per eccellenza, il Salvatore Nostro, ci riveli le cose del Suo Regno. Questo Egli lo fa solo se noi bramiamo e cerchiamo le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra del Padre, se cerchiamo invece le cose di quaggiù e siamo amici del mondo noi siamo nemici di Dio, e pertanto il Signore non farà le Sue confidenze ai Suoi nemici.

Giovanni 5:31 “Se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza non è vera.
Giovanni 5:32 Vi è un altro che rende testimonianza di me; e so che la testimonianza che egli rende di me è vera.
Giovanni 5:34 Io però la testimonianza non la ricevo dall’uomo.

Giovanni 5:36 Ma io ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni.
Giovanni 5:37 Il Padre che mi ha mandato, egli stesso ha reso testimonianza di me.

Gesù ha ricevuto la testimonianza dal Padre, il Padre testimonia del Figlio, il Figlio testimonia del Padre, noi siamo testimoni di Gesù e Gesù testimonia in mezzo a noi.

Apocalisse 12:11 Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello, e con la parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte.

Apocalisse 12:17 Allora il dragone s’infuriò contro la donna e andò a far guerra a quelli che restano della discendenza di lei che osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesù.

Apocalisse 15:5 Dopo queste cose vidi aprirsi in cielo il tempio del tabernacolo della testimonianza;

Apocalisse 19:10 Io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: “Guardati dal farlo. Io sono un servo come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia”.

Gesù ha custodito la testimonianza del Padre, noi dobbiamo custodire la testimonianza di Gesù che è LO SPIRITO DELLA PROFEZIA, che non è altro che la RIVELAZIONE DI DIO.
Gesù testimonia in mezzo a coloro che osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Cristo Gesù. Infatti fa arrivare la Sua testimonianza alle sette chiese dell’Asia attraverso LO SPIRITO DELLA PROFEZIA. Se un messaggio rimane incomprensibile può recare beatitudini a coloro che lo leggono e a coloro che l’ascoltano?
Se l’Apocalisse era attuale per le chiese dell’Asia e per i credenti di due millenni fa e portava beatitudini a coloro che ne comprendevano il messaggio per quel tempo, non dovrebbe essere oggi più attuale d’allora visto che ci siamo avvicinati di duemila anni al tempo del ritorno del Signore?
Nelle varie comunità è d’uso fare le testimonianze, i credenti testimoniano ad altri credenti ed insieme danno gloria a Dio per le Sue opere, questa è cosa buona ma non è contemplata nell’ordine del culto descritto da Paolo, il quale dice che il dono di profezia è il più importante, questo perché è la testimonianza di Cristo Gesù che è in mezzo all’adunanza e che si manifesta attraverso lo SPIRITO DELLA PROFEZIA e si rivela alla Sua Sposa, Egli è La Parola e parla in profezia.

1Corinzi 14:1 Procacciate la carità, non lasciando però di ricercare i doni spirituali, e principalmente il dono di profezia.
1Corinzi 14:2 Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno l’intende, ma in ispirito proferisce misteri.
1Corinzi 14:3 Chi profetizza, invece, parla agli uomini un linguaggio di edificazione, di esortazione e di consolazione.
1Corinzi 14:4 Chi parla in altra lingua edifica se stesso; ma chi profetizza edifica la chiesa.
1Corinzi 14:5 Or io ben vorrei che tutti parlaste in altre lingue; ma molto più che profetaste; chi profetizza è superiore a chi parla in altre lingue, a meno ch’egli interpreti, affinché la chiesa ne riceva edificazione.
1Corinzi 14:6 Infatti, fratelli, s’io venissi a voi parlando in altre lingue, che vi gioverei se la mia parola non vi recasse qualche rivelazione, o qualche conoscenza, o qualche profezia, o qualche insegnamento?
1Corinzi 14:7 Perfino le cose inanimate che dànno suono, quali il flauto o la cetra, se non dànno distinzione di suoni, come si conoscerà quel ch’è suonato col flauto o con la cetra?
1Corinzi 14:8 E se la tromba dà un suono sconosciuto, chi si preparerà alla battaglia?
1Corinzi 14:9 Così anche voi, se per il vostro dono di lingue non proferite un parlare intelligibile, come si capirà quel che dite? Parlerete in aria.
1Corinzi 14:10 Ci sono nel mondo tante e tante specie di parlari, e niun parlare è senza significato.
1Corinzi 14:11 Se quindi io non intendo il significato del parlare, sarò un barbaro per chi parla, e chi parla sarà un barbaro per me.
1Corinzi 14:12 Così anche voi, poiché siete bramosi dei doni spirituali, cercate di abbondarne per l’edificazione della chiesa.
1Corinzi 14:13 Perciò, chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare;
1Corinzi 14:14 poiché, se prego in altra lingua, ben prega lo spirito mio, ma la mia intelligenza rimane infruttuosa.
1Corinzi 14:15 Che dunque? Io pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l’intelligenza; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l’intelligenza.
1Corinzi 14:16 Altrimenti, se tu benedici Iddio soltanto con lo spirito, come potrà colui che occupa il posto del semplice uditore dire ‘Amen’ al tuo rendimento di grazie, poiché non sa quel che tu dici?
1Corinzi 14:17 Quanto a te, certo, tu fai un bel ringraziamento; ma l’altro non è edificato.
1Corinzi 14:18 Io ringrazio Dio che parlo in altre lingue più di tutti voi;
1Corinzi 14:19 ma nella chiesa preferisco dir cinque parole intelligibili per istruire anche gli altri, che dirne diecimila in altra lingua.

1Corinzi 14:20 Fratelli, non siate fanciulli per senno; siate pur bambini quanto a malizia, ma quanto a senno, siate uomini fatti.
1Corinzi 14:21 Egli è scritto nella legge: Io parlerò a questo popolo per mezzo di gente d’altra lingua, e per mezzo di labbra straniere; e neppur così mi ascolteranno, dice il Signore.
1Corinzi 14:22 Pertanto le lingue servono di segno, non per i credenti, ma per i non credenti: la profezia, invece, serve di segno non per i non credenti, ma per i credenti.
1Corinzi 14:23 Quando dunque tutta la chiesa si raduna assieme, se tutti parlano in altre lingue, ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno essi che siete pazzi?
1Corinzi 14:24 Ma se tutti profetizzano, ed entra qualche non credente o qualche estraneo, egli è convinto da tutti,
1Corinzi 14:25 è scrutato da tutti, i segreti del suo cuore son palesati; e così, gettandosi giù con la faccia a terra, adorerà Dio, proclamando che Dio è veramente fra voi.
1Corinzi 14:26 Che dunque, fratelli? Quando vi radunate, avendo ciascun di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o una interpretazione, facciasi ogni cosa per l’edificazione.
1Corinzi 14:27 Se c’è chi parla in altra lingua, siano due o tre al più, a farlo; e l’un dopo l’altro; e uno interpreti;
1Corinzi 14:28 e se non v’è chi interpreti, si tacciano nella chiesa e parlino a se stessi e a Dio.
1Corinzi 14:29 Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino;
1Corinzi 14:30 e se una rivelazione è data a uno di quelli che stanno seduti, il precedente si taccia.
1Corinzi 14:31 Poiché tutti, uno ad uno, potete profetare; affinché tutti imparino e tutti sian consolati;
1Corinzi 14:32 e gli spiriti de’ profeti son sottoposti a’ profeti,
1Corinzi 14:33 perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace.
1Corinzi 14:34 Come si fa in tutte le chiese de’ santi, tacciansi le donne nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare, ma debbono star soggette, come dice anche la legge.
1Corinzi 14:35 E se vogliono imparar qualcosa, interroghino i loro mariti a casa; perché è cosa indecorosa per una donna parlare in assemblea.
1Corinzi 14:36 La parola di Dio è forse proceduta da voi? O è dessa forse pervenuta a voi soli?
1Corinzi 14:37 Se qualcuno si stima esser profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo sono comandamenti del Signore.

1Corinzi 14:37 Se qualcuno si stima esser profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo sono comandamenti del Signore.
1Corinzi 14:38 E se qualcuno lo vuole ignorare, lo ignori.
1Corinzi 14:39 Pertanto, fratelli, bramate il profetare, e non impedite il parlare in altre lingue;
1Corinzi 14:40 ma ogni cosa sia fatta con decoro e con ordine.

Al verso 37 l’apostolo dichiara solennemente che le cose che ha scritto sono COMANDAMENTI DEL SIGNORE. Ovviamente chi non osserva i comandamenti del Signore non può essere amico di Gesù e pertanto non può conoscere i misteri del Regno di Dio. Si può essere dei figli di Dio non cresciuti e disubbidienti che il Padre deve riprendere, correggere e se necessario castigare, affinché imparino a conoscere ed osservare TUTTI I COMANDAMENTI DEL SIGNORE. Smettendo così di essere piccoli fanciulli quanto a conoscenza e uomini adulti quanto a malizia, e divenendo uomini adulti quanto a conoscenza e piccoli fanciulli quanto a malizia.
Se manca la testimonianza di Cristo Gesù, manca la Sua manifestazione nell’assemblea, il Suo governo attraverso i ministeri ed i doni servono per l’edificazione e la crescita delle membra del corpo di Cristo. Questo stato di cose ha formato la chiesa di Laodicea, che non è altro che fotocopia della chiesa di Corinto. Una chiesa che aveva ricevuto dei doni e che era ignorante sul come esercitarli, una chiesa divisa: io sono di Paolo, io sono di Cefa, io sono d’Apollo, io sono di Cristo….tutti questi nomi rappresentano i vari gruppi, le varie denominazioni con i vari capi e presidenti e consiglieri, simili a delle gerarchie aziendali con autorizzazioni e sovvenzioni statali, con dipendenti stipendiati. Organizzano congressi, concerti, grandi raduni in enormi locali con grandi STAR che fanno i loro spettacoli ed i loro numeri, prendendo soldi ed applausi dai numerosi spettatori fra questi ci sono dei gruppi che fanno i loro spettacoli alla televisione fino al punto di presentare dei culturisti, uomini possenti nella carne che dicono di avere ricevuto la potenza di Gesù e dicono di dimostrarlo rompendo i muri a testate ed i mattoni a colpi di karatè o sollevando pesi enormi. Oppure ci sono i grandi telepredicatori che sbattono le persone per terra sotto la potenza dello Spirito, ci sono anche quelli che fanno la risata nello spirito, ci sono quelli del Canada che sembrano in trance e cadono a terra strisciando come serpenti. Dovremo chiederci se in tutto questo c’è la testimonianza di Gesù, se c’è la Sua rivelazione e l’opera Sua.
Esaminiamo ogni cosa e riteniamo il bene, molti verranno sotto il nome del Signore. Il più grande pericolo di seduzione per i cristiani viene proprio dal “cristianesimo” senza la testimonianza di Cristo. Un “cristianesimo” che non fa il culto così come è previsto nei COMANDAMENTI del Signore, un “cristianesimo”che tollera e giustifica il peccato e che non procaccia la pace e la santificazione, un “cristianesimo” svuotato dalla vera potenza di Cristo e che non predica Cristo crocifisso Potenza di Dio. Le sette lettere alle sette chiese ci fanno comprendere quello che il Signore esige dai Suoi servi e dalla Sua chiesa. Nessuno pensi di ingannare il Signore con gli spettacoli che riesce a fare la carnalità sospinta e guidata dallo spirito dell’anticristo. Coloro che non sono cresciuti nel Signore rimangono ammaliati e stupefatti come lo sono i bambini al circo equestre. Se vogliamo essere beati dobbiamo appetire la parola del Signore, ubbidire ai Suoi comandamenti ed attendere giorno dopo giorno ciò che lo Spirito dice alla chiesa.
Apocalisse significa non coprire, cioè RIVELAZIONE. L’apocalisse è sotto i nostri occhi, molti non riescono a vederla perché rifiutano il “collirio” che rifiutava il conduttore della chiesa di Laodicea. FRATELLI, IL SIGNORE STA TORNANDO E PURTROPPO TUTTE LE “VERGINI” STANNO DORMENDO. LE AVVEDUTE INSIEME ALLE STOLTE, AMBEDUE CON LE LAMPADE SPENTE.
IL SIGNORE CI DICE DI VEGLIARE E DI TENERE LE NOSTRE LAMPADE ACCESE. LA SUA PAROLA RIVELATA E’ UNA LAMPADA AL NOSTRO PIEDE E UNA LUCE AL NOSTRO SENTIERO.

CHI HA ORECCHIO DA UDIRE, ASCOLTI CIO’ CHE LO SPIRITO DICE ALLE CHIESE DEL SIGNORE CRISTO GESU’.

PACE DEL SIGNORE

F.LLO ELISEO

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