Set 05

L’AMORE DI PAOLO VERSO I FRATELLI

1Tessalonicesi 3

1 Perciò, non potendo più resistere, preferimmo restar soli ad Atene; 2 e mandammo Timoteo, nostro fratello e servitore di Dio nella predicazione del vangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede, 3 affinché nessuno fosse scosso in mezzo a queste tribolazioni; infatti voi stessi sapete che a questo siamo destinati. 4 Perché anche quando eravamo tra di voi, vi preannunciavamo che avremmo dovuto soffrire, come poi è avvenuto, e voi lo sapete. 5 Perciò anch’io, non potendo più resistere, mandai a informarmi della vostra fede, temendo che il tentatore vi avesse tentati, e la nostra fatica fosse risultata vana.

At 18:5 (2Co 7:4-7; 3Gv 3-4) Fl 1:8-10
6 Ma ora Timoteo è ritornato e ci ha recato buone notizie della vostra fede e del vostro amore, e ci ha detto che conservate sempre un buon ricordo di noi e desiderate vederci, come anche noi desideriamo vedere voi. 7 Per questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede, pur fra tutte le nostre angustie e afflizioni; 8 perché ora, se state saldi nel Signore, ci sentiamo rivivere. 9 Come potremmo, infatti, esprimere a Dio la nostra gratitudine a vostro riguardo, per la gioia che ci date davanti al nostro Dio, 10 mentre notte e giorno preghiamo intensamente di poter vedere il vostro volto e di colmare le lacune della vostra fede?
11 Ora Dio stesso, nostro Padre, e il nostro Signore Gesù ci appianino la via per venire da voi; 12 e quanto a voi, il Signore vi faccia crescere e abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi, 13 per rendere i vostri cuori saldi, irreprensibili in santità davanti a Dio nostro Padre, quando il nostro Signore Gesù verrà con tutti i suoi santi.

SE LEGGIAMO ATTENTAMENTE QUESTO CAPITOLO, RIUSCIAMO FORSE A COMPRENDERE L’AMORE CHE PAOLO AVEVA VERSO LA FRATELLANZA.

EGLI SENTE LA NECESSITA’ DI AVERE NOTIZIE DEI FRATELLI, E DI DARNE ANCHE LUI. SENTE IL BISOGNO DI ESSERE PARTECIPE ANCHE DELLE SOFFERENZE DELLA FRATELLANZA.

SENTE IL BISOGNO DI CONOSCERE I PROGRESSI SPIRITUALI DELLA FRATELLANZA, E SCRIVE QUESTE STRUGGENTI PAROLE CHE DIMOSTRANO IL MINISTERIO CHE IL SIGNORE GLI AVEVA AFFIDATO, E LA CURA CHE AVEVA PER LE ANIME.

PAOLO ERA LONTANO DA TESSALONICA, ED ALLORA NON ERA FACILE COME ADESSOLA FRATELLANZA LONTANA, NONOSTANTE QUESTE DIFFICOLTA’ EGLI SCRIVE….

PROBABILMENTE AVRA’ ATTESO GIORNI O MESI PER AVERE NOTIZIE, E NELL’ATTESA PREGAVA PER LORO CON TUTTO IL CUORE, PERCHE’ SAPEVA CHE LA FRATELLANZA SUBIVA ATTACCHI DAL MALIGNO, E CHE QUALCUNO POTEVA VENIR MENO.

CREDO CHE DOVREMO RALLEGRARCI DI AVERE FRATELLI E SORELLE CHE NUTRONO NEI NOSTRI CONFRONTI DEI SENTIMENTI SIMILI A QUELLI DI PAOLO, E CHE QUESTI SENTIMENTI DOVREBBERO ESSERE IN TUTTI COLORO CHE SONO STATI PREPOSTI DAL SIGNORE, I QUALI NON DEBBONO SIGNOREGGIARE SIUL GREGGE, MA PRENDERSI CURA AMOREVOLMENTE, E CERCARE DI PRENDERSI CURA DELLA FRATELLANZA, INFORMANDOSI DELLA LORO CONDIZIONE E CHIEDENDO AL SIGNORE LA CONDIZIONE DELLA FRATELLANZA.

PROBABILMENTE, QUALCUNO DI TESSALONICA POTEVA ANCHE INFASTIDIRSI DELL’INTERESSAMENTO DI PAOLO, MA PAOLO NON NE POTEVA FARE A NENO DI ESPRIMERE QUELLO CHE IL SIGNORE AVEVA MESSO NEL SUO CUORE: L’AMORE E LA CURA PER LA FRATELLANZA.

Filippesi 2:19

Ora spero nel Signore Gesù di mandarvi presto Timoteo per essere io pure incoraggiato nel ricevere vostre notizie.

EGLI NON VOLEVA CONOSCERE I FATTI PERSONALI DEI FRATELLI, MA DESIDERAVA RICEVERE LORO NOTIZIE…GLI INTERESSAVA SAPERE DELLA LORO VITA SPIRITUALE.

VERO E’ CHE IL SOMMO PASTORE SI PRENDE CURA DELLE SUE PECORE, MA EGLI HA DATO ANCHE L’INCARICO AI SUOI MINISTRI…E GUAI A LORO SE NON LO FANNO.

TUTTI NOI CI INTERESSIAMO, E VOGLIAMO AVERE NOTIZIE DEI NOSTRI FAMILIARI, DEI NOSTRI PARENTI SECONDO LA CARNE, E’ NORMALE AIUTARCI E SOSTENERCI.

2 CORINTI 5:11 Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conosciate. 12 Non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo l’occasione di essere fieri di noi, affinché abbiate di che rispondere a quelli che si vantano di ciò che è apparenza e non di ciò che è nel cuore. 13 Perché se siamo fuor di senno, è per Dio, e se siamo di buon senno, è per voi; 14 infatti l’amore di Cristo ci costringe, perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono; 15 e ch’egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. 16 Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così. 17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. 18 E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. 19 Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. 20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio.

IL SIGNORE CI DIA MINISTRI CHE SI PRENDONO CURA ED AMANO IL GREGGE, COSI’ COME LO AMAVA L’APOSTOLO PAOLO.

LEGGETE LE SUE EPISTOLE, E VI RENDERETE CONTO DI QUALE AMORE ED INTERESSE AVEVA PER LA FRATELLANZA.

PROBABILMENTE NON TUTTI LO GRADIVANO…MA L’AMORE DI DIO, COSTRINGEVA PAOLO AD AMARE DELL’AMORE DI DIO, CHE E’ QUELLO DEL SOMMO PASTORE CHE SI CUERA DELLE PECORE, E NON LE PERDE DI VISTA E SI INTERESSA AI LORO BISOGNI.

PREGHIAMO PER QUESTI MINISTRI, NE ABBIAMO BISOGNO.

PACE DEL SIGNORE

F.LLO ELISEO

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