Feb 15

Attira la pena

Colossesi 3:12-25 Vestitevi dunque, come eletti di Dio, santi ed amati, di tenera compassione, di benignità, di umiltà, di dolcezza, di longanimità; sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi a vicenda, se uno ha di che dolersi d’un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi.
E sopra tutte queste cose vestitevi della carità che è il vincolo della perfezione.
E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.
La parola di Cristo abiti in voi doviziosamente; ammaestrandovi ed ammonendovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni, e cantici spirituali.
E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signor Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.
Mogli, siate soggette ai vostri mariti, come si conviene nel Signore.
Mariti, amate le vostre mogli, e non v’inasprite contro a loro.
Figliuoli, ubbidite ai vostri genitori in ogni cosa, poiché questo è accettevole al Signore.
Padri, non irritate i vostri figliuoli, affinché non si scoraggino.
Servi, ubbidite in ogni cosa ai vostri padroni secondo la carne; non servendoli soltanto quando vi vedono come per piacere agli uomini, ma con semplicità di cuore, temendo il Signore.
Qualunque cosa facciate, operate di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini; sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l’eredità.
Servite a Cristo il Signore! Poiché chi fa torto riceverà la retribuzione del torto che avrà fatto; e non ci son riguardi personali.

L’apostolo Paolo nelle sue lettere non fa altro che esortare la chiesa ad essere conforme alla volontà del Signore, il suo parlare non è spiritualità astratta e teorica, ma si inserisce nella vita quotidiana, e tocca argomenti e problemi che ogni credente deve affrontare fin quando si trova nel mondo.
Il cristianesimo non è una religione sterile, ma è una vita vissuta nel timore di Dio.
Il Signore sulla croce ha compiuto tutto, ma fin quando la Sua Chiesa è sulla terra, la Chiesa deve compiere delle opere nel Nome del Signore Gesù, il quale ha dato mandato di proseguire l’opera Sua nel Suo Nome glorioso, questa è una grande responsabilità per i Suoi ministri e per tutti i figli di Dio, i quali debbono essere la luce del mondo ed il sale della terra.
I cristiani, quelli che sono stati eletti, si devono vestire da eletti di Dio, non si possono vestire come piace a loro, non possono vestirsi come si vestono coloro che non sono eletti di Dio, non possono vestirsi come si vestono coloro che appartengono al mondo e dal Signore non sono stati eletti.
Gli eletti debbono vestirsi della carità, cioè dell’Amore di Dio che è il vincolo della perfezione.
Sulla faccia della terra non esistono sartorie che confezionano vestiti della carità, pertanto bisogna andare dall’Unico Sarto che ha la stoffa della carità e con la Sua carità vestirci per non essere nudi.
Solo allora la pace del Signore regnerà nei nostri cuori, Spirito ci farà un unico corpo, ed avremo così pari consentimento e saremo riconoscenti al Signore.
La Parola del Signore deve abitare in noi doviziosamente, ciò significa che la dobbiamo cercare ed invitarla nella nostra vita, la Parola non può abitare in noi se noi non meditiamo la Parola di Dio.

dovizia s. f. (lett.) Grande abbondanza. doviziosamente avv. (lett.) Con dovizia.

La Parola del Signore deve abitare in noi in grande abbondanza, affinché questo avvenga dobbiamo leggerla e meditarla abbondantemente farle spazio nel nostro cuore, facendola abitare in noi, e ci dobbiamo ammaestrarci ed ammonirci gli uni egli altri con ogni sapienza.
L’ammaestramento e l’ammonimento ad alcuni non piace, pertanto chi ammaestra ed ammonisce, a volte si fa dei nemici in coloro che non vogliono ricevere l’ammonimento della Parola.
Ammonimento s. m. 1 Esortazione, avvertimento. 2 Rimprovero, correzione.

Atti 20:31 Perciò vegliate, ricordandovi che per lo spazio di tre anni, notte e giorno, non ho cessato d’ammonire ciascuno con lacrime.

I Tessalonicesi 5:14 V’esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, ad esser longanimi verso tutti.

Paolo, servo di Dio, ammoniva con lacrime, non lo faceva con piacere ma doveva farlo, e lo debbono fare anche i fratelli che debbono ammonire i disordinati.

Romani 13:1-7 Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori; perché non v’è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono, sono ordinate da Dio: talché chi resiste all’autorità, si oppone all’ordine di Dio; e quelli che vi si oppongono, si attireranno addosso una pena; poiché i magistrati non son di spavento alle opere buone, ma alle cattive. Vuoi tu non aver paura dell’autorità? Fa’ quel ch’è bene, e avrai lode da essa; perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai quel ch’è male, temi, perché egli non porta la spada invano; poich’egli è un ministro di Dio, per infliggere una giusta punizione contro colui che fa il male.
Perciò è necessario star soggetti non soltanto per motivo della punizione, ma anche a motivo di coscienza.
Poiché è anche per questa ragione che voi pagate i tributi; perché si tratta di ministri di Dio, i quali attendono del continuo a questo ufficio.
Rendete a tutti quel che dovete loro: il tributo a chi dovete il tributo; la gabella a chi la gabella; il timore a chi il timore; l’onore a chi l’onore.

Matteo 22:15-21 Allora i Farisei, ritiratisi, tennero consiglio per veder di coglierlo in fallo nelle sue parole.
E gli mandarono i loro discepoli con gli Erodiani a dirgli: Maestro, noi sappiamo che sei verace e insegni la via di Dio secondo verità, e non ti curi d’alcuno, perché non guardi all’apparenza delle persone. Dicci dunque: Che te ne pare? È egli lecito pagare il tributo a Cesare, o no?
Ma Gesù, conosciuta la loro malizia, disse: Perché mi tentate, ipocriti?
Mostratemi la moneta del tributo. Ed essi gli porsero un denaro. Ed egli domandò loro: Di chi è questa effigie e questa iscrizione?
Gli risposero: Di Cesare. Allora egli disse loro: Rendete dunque a Cesare quel ch’è di Cesare, e a Dio quel ch’è di Dio.

disordinato A part. pass. di disordinare ; anche agg. 1 Alieno dall’ordine e dall’esattezza: famiglia disordinata | Privo di coerenza, chiarezza e sim.: racconto -d. 2 Privo di modo e di misura: bevitore -d; SIN. Confuso, sregolato. B s. m. (f. -a ) Persona disordinata.

alieno A agg. 1 (lett.) Che è d’altri. 2 Contrario, avverso: essere alieno dalle discussioni. ETIMOLOGIA: dal lat. alienus, deriv. di alius ‘altro’.

Il disordinato è contrario all’ordine e all’esattezza, egli non è disposto ad ubbidire all’ordine dell’autorità, è una sorta di straniero che non vuole ubbidire alle autorità del Regno di Dio.
Paolo dice ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, questo significa che nessuno può vivere da anarchico, sia nella vita spirituale che terrena ci sono delle autorità superiori costituiti da Dio stesso: Rendete dunque a Cesare quel ch’è di Cesare, e a Dio quel ch’è di Dio.
E le autorità che esistono, sono ordinate da Dio: talché chi resiste all’autorità, si oppone all’ordine di Dio; e quelli che vi si oppongono, si attireranno addosso una pena.
In linea di massima, quasi tutte le leggi terrene cercano di regolamentare la vita dei cittadini, il magistrato è l’autorità costituita a far rispettare la legge, ed è lui che punisce i trasgressori.
Pertanto tutte le autorità che esistono sono costituite e permesse da Dio, vanno rispettate ed osservate, nessun cristiano è autorizzato ad infrangere le leggi se queste non sono contrarie alla legge di Dio, il credente non deve resistere all’autorità ma sottomettersi ad essa.
I Farisei e gli Erodiani, cioè i religiosi ed i rappresentanti dell’autorità che oppressava il popolo, e che imponeva dei tributi, chiedono se è lecito pagare le tasse, il Signore rispose: Rendete dunque a Cesare quel ch’è di Cesare, e a Dio quel ch’è di Dio.
Bisogna rendere quello che non è nostro, bisogna sottometterci a chi dobbiamo sottometterci, cioè all’autorità costituita sopra ciascuno di noi, nessuno è autorità a se stesso, lo è solo Dio.
Se le autorità sono ordinate da Dio, chi resiste alle autorità resiste a Dio che le ha ordinate, e nel fare questo si attira una pena perché trasgredisce l’ordine di Dio cercando di stabilire il proprio.
Chi fa qualcosa nel nome d’un altro, riconosce l’autorità di colui che lo ha mandato, egli non fa nulla nel proprio nome, il suo nome non ha nessuna importanza ma il nome dell’autorità.
Qualunque cosa facciate, operate di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini;
E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, osa nel nome del Signor Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.
Qualunque cosa fa il cristiano, deve essere fatta come per il Signore, in parola o in opera, ogni cosa deve essere fatta nel nome del Signore e non nel proprio nome.
Il credente parla ed opera non in modo autonomo, ma sempre sotto l’autorità ed il mandato ricevuto da Dio, affinché il Nome del Signore sia santificato e glorificato nella vita del cristiano.
Dovremo esaminare noi stessi, e vedere se tutte le parole che escono dalla nostra bocca e tutte le opere che facciamo sono fatte nel Nome del Signore o nel nostro nome.
Ogni essere umano porta un nome, ogni nome identifica una persona; sulla faccia della terra ci sono miliardi di persone e miliardi di nomi ed autorità che signoreggiano su altri.

Apocalisse 2:17 Chi ha orecchio aiese. A chi vince io darò della manna nascosta, e gli darò una pietruzza bianca, e sulla pietruzza scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo riceve.

Apoc 19:12-13 E i suoi occhi erano una fiamma di fuoco, e sul suo capo v’eran molti diademi; e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui.
Era vestito d’una veste tinta di sangue, e il suo nome è: la Parola di Dio.

Ogni credente deve ricevere ed essere una pietruzza bianca, ed avere in se la Pietra Angolare, la Parola di Dio che il Nome glorioso di Gesù Cristo il Signore.

Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.

Giovanni 1:14 E la Parola è str un tempo fra noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiam contemplata la sua gloria, gloria come quella dell’Unigenito venuto da presso al Padre.

Giovanni 14:23 Gesù rispose e gli disse: Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.

Fare ogni cosa nel nome del Signore, significa parlare in modo conforme alla Parola di Dio, riconoscere la Sua autorità ed operare nel Nome del Signore Gesù.
Talché chi resiste all’autorità, si oppone all’ordine di Dio; e quelli che vi si oppongono, si attireranno addosso una pena.
Coloro che resistono all’autorità della Parola, resistono al Signore Cristo Gesù ed al Padre.
II Pietro 2:10 E massimamente quelli che van dietro alla carne nelle immonde concupiscenze, e sprezzano l’autorità. Audaci, arroganti, non hanno orrore di dir male delle dignità.

Giuda 1:8 E ciò nonostante, anche costorasognati, mentre contaminano la carne, disprezzano l’autorità e dicon male della dignità.

I Pietro 2:13 Siate soggetti, per amor del Signore, ad ogni autorità creata dagli uomini: al re, come
al sovrano.

dignità s. f. 1 Stato o condizione di chi (o di ciò che) è o si rende meritevole del massimo rispetto: la dignità della persona umana; la dignità della famiglia. 2 Rispetto di sé stesso: un uomo pieno di -d; SIN. Decenza, decoro. 3 Ogni carica che comporta onori, preminenze, autorità: dignità senatoriale, papale. 4 spec. al pl. Persona investita di una carica autorevole.

autorità s. f. 1 (dir.) Potere, tutelato dalla legge, di emanare atti vincolanti l’attività dei destinatari: l’autorità della legge, dello Stato. 2 Complesso di organi dotati di tale potere: autorità legislativa, giudiziaria, governativa | L’autorità costituita, riconosciuta dallo Stato. 3 (est.) Insieme degli individui titolari di pubblici uffici: autorità civili, militari, ecclesiastiche. 4 Ascendente che una persona esercita sulle altre.
soggetto1 agg. 1 Sottomesso all’autorità o al potere altrui, a un obbligo, a una condizione..
Il credente deve essere soggetto a Dio, alla Parola di sù, ed a tutte le autorità create dagli uomini, chi non vuole essere soggetto si attira delle pene perché non si sottomette all’autorità.

pena s. f. 1 Sanzione punitiva stabilita dalla legge come conseguenza del reato e inflitta dall’autorità giudiziaria mediante processo: pena di morte | Pena detentiva, restrittiva della libertà personale | Pena pecuniaria, multa, ammenda. 2 (relig.) Castigo dell’anima per i peccati commessi. 3 (est.) Punizione: pene corporali | A, sotto, pena di, (fig.) con minaccia di: sotto pena di morte; SIN. Castigo. 4 Sofferenza fisica o morale: i suoi guai e le sue pene | Soffrire le pene dell’inferno, (fig.) essere in preda a tormenti indicibili; SIN. Cruccio, dolore. ETIMOLOGIA: dal lat. poena, dal greco poiné, propr. ‘pagamento per un delitto’.

Molti infrangono le leggi pur conosre puniti, purtroppo questo avviene spesso perché la giustizia umana non sempre riesce a scoprire i reati ed i fuorilegge.
Naturalmente tutti sappiamo che nella vita spirituale le cose non stanno così.

Atti 10:42 Ed egli ci ha comandato di predicare al popolo e di testimoniare ch’egli è quello che da Dio è stato costituito Giudice dei vivi e dei morti.

Gesù è stato costituito Giudice da Dio Padre, pertanto nessuno può nascondersi al Suo giudizio.

Efesini 1:22 Ogni cosa Ei gli ha posta soer capo supremo alla Chiesa.

Efesini 5:22-24 Mogli, siate soggette ai vostri mariti, come al Signore; poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, egli, che è il Salvatore del corpo.
Ma come la Chiesa è soggetta a Cristo, così debbono anche le mogli esser soggette a’ loro mariti in ogni cosa.

La chiesa che non è soggetta a Cristo, non à e la Sua Parola ed Il Capo.
I Corinzi 11:3 Ma io voglio che sappiate che il capo d’ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l’uomo, e che il capo di Cristo è Dio.

La società di oggi non vuole saperlo, la chiesa di oggi non vuole saperlo, gli uomini di oggi non vogliono saperlo, le donne di oggi non vogliono saperlo, i figli di oggi non vogliono saperlo.

Romani 12:2 E non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontà.

Questo secolo ha cercato di mettere tutti sullo stesso piano, l’eguaglianza ha sminuito l’autorità ed ha messo tutti in una posizione paritaria, questo ha portato ad una sorta di anarchia nelle famiglie, nella scuola, ed in tutta la società che ha certe regole, ma non ha l’autorità per farle osservare.

democrazia s. f. 1 Forma di governo in cui la sovranità risiede nel popolo che la esercita per mezzo delle persone e degli organi che elegge a rappresentarlo.

monarca s. m. (pl. -chi ) Capo di uno Stato retto a monarchia | Sovrano, re. ETIMOLOGIA: dal lat. tardo monarca, a sua volta dal greco monárches, comp. di mónos ‘solo’ e árchein ‘comandare’.

monarchia s. f. (pl. -chie ) Regime politico caratterizzato dall’accentramento dei poteri supremi nelle mani del monarca.

I Cronache 29:11 A te, o Eterno, la grandezza, la, la gloria, lo splendore, la maestà, poiché tutto quello che sta in cielo e sulla terra è tuo! A te, o Eterno, il regno; a te, che t’innalzi come sovrano al disopra di tutte le cose!

I° Timoteo 6:14-16 Io t’ingiungo d’osservare il comandamento divino da uomo immacolato, irreprensibile, fino all’apparizione del nostro Signor Gesù Cristo, la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico Sovrano, il Re dei re e Signor dei signori, il quale solo possiede l’immortalità ed abita una luce inaccessibile; il quale nessun uomo ha veduto né può vedere; al quale siano onore e potenza eterna. Amen.

Il nostro Re, Dio Padre Onnipotente ha dato sto Gesù il Signore.

I° Corinti 15:27-28 Difatti, Iddio ha posto ogni cosa sotto i piedi di esso; ma quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, ne è eccettuato.
E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora anche il Fsarà sottoposto a Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.

Sia Cristo Gesù il Capo indiscusso della nostra vita, e ubbidiamo alle autorità da Lui costituite, se non lo facciamo sappiamo che ci stiamo attirando la pena che spetta a tutti i disubbidienti.
Esaminiamo il nostro cammino alla luce della Parola di Dio, ed osserviamo il comandamento divino.
Pace del Signore
F.llo Eliseo

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