Feb 24

BALAAM IL PROFETA RIBELLE

BALAAM IL PROFETA RIBELLE
(balaam (ingordo)

Figlio di Beor, è il protagonista di uno strano episodio avvenuto durante gli ultimi tempi della dimora degli Israeliti nel deserto, allorché, risalendo lungo le rive orientali del Mar Morto e del Giordano si accingevano ad entrare in Palestina Numeri 22:5.Godeva di grande riputazione come profeta e come indovino. Sembra essere stato un adoratore dell’Unico Dio, e ciò si spiega dal fatto che veniva dal paese dove è probabile che avanzi di monoteismo fossero sopravvissuti fino ai suoi tempi. La sua storia è riferita in Numeri 22-24 e Numeri 31. Sì grande era la sua fama, che Balak, re di Moab, lo fece chiamare offrendogli una ricompensa per maledire Israele, mentre questo era accampato nei piani di Moab; ma Balaam, avendo consultato Dio durante la notte, rifiutò l’invito. Balak mandò di nuovo, e l’avaro profeta, avendo ottenuto alfine il tanto desiderato permesso, andò. Fu in questo viaggio, che l’asina sua miracolosamente parlò ( Numeri 22:28 ).

La storia del profeta Balaam ci insegna molte cose; questo profeta aveva un dialogo con Dio ed aveva anche timore di Dio, egli interpellava il Signore prima di fare qualcosa.

Numeri 22:12 E Dio disse a Balaam: ” Tu non andrai con loro, non maledirai quel popolo, perché egli è benedetto”.

Il Signore ordinò a Balaam di non andare, e non maledire quel popolo che Dio aveva benedetto.

Questa era la volontà di Dio, egli fu ubbidiente e pertanto rifiutò l’invito di Balak.

Numeri 22:15-20 Allora Balak mandò di nuovo de’ principi, in maggior numero e più ragguardevoli che que’ di prima.

I quali vennero da Balaam e gli dissero: “Così dice Balak, figliuolo di Tsippor: Deh, nulla ti trattenga dal venire da me; poiché io ti ricolmerò di onori farò tutto ciò che mi dirai; vieni dunque, te ne prego, e maledicimi questo popolo”. Ma Balaam rispose e disse ai servi di Balak: “Quand’anche Balak mi desse la sua casa piena d’argento e d’oro, non potrei trasgredire l’ordine dell’Eterno, del mio Dio, per fare cosa piccola o grande che fosse.

Nondimeno, trattenetevi qui, anche voi, stanotte, ond’io sappia ciò che l’Eterno mi dirà ancora”. E Dio venne la notte a Balaam e gli disse: “Se quegli uomini son venuti a chiamarti, lèvati e va’ con loro; soltanto, farai ciò che io ti dirò”.

La volontà di Dio era: non andare con loro; Balaam voleva andarci, era un ingordo e bramava gli onori che Balak gli aveva promesso e disse: non potrei trasgredire l’ordine dell’Eterno, del mio Dio.

Queste parole dovevano chiudere il discorso, non aveva altro da chiedere al Signore, egli già sapeva quale era la volontà di Dio ma sperava che il Signore cambiasse la Sua volontà.

Non era cambiato nulla, tranne il fatto che i messaggeri erano più ragguardevoli dei primi e che il re gli aveva promesso onore e gloria e che si sarebbe sottomesso alla volontà di Balaam.

Nulla ti trattenga dal venire da me, Dio gli aveva detto di non andare da Balak, Balaam non voleva essere trattenuto da Dio, egli voleva soddisfare la sua volontà, ma voleva che Dio l’approvasse.

Egli conosceva l’ordine dell’Eterno riguardo quella situazione, pertanto li doveva mandare via e non trattenerli in casa propria e farli pernottare e chiedere al Signore ancora una volta.

Egli si aspettava una risposta diversa dalla prima che era la perfetta volontà di Dio: non andare!…

La seconda risposta era la volontà permissiva di Dio: Se vuoi andare vai, vai con loro; sappi che sarai obbligato a fare quello che io ti dirò e non quello che ti dirà Balak.

A questa risposta Balaam pensò che quella fosse la volontà di Dio, che il Signore aveva cambiato modo di pensare, che finalmente aveva convinto Dio ad essere complice della sua disubbidienza.

Numeri 22:21-22 Balaam quindi si levò la mattina, sellò la sua asina, e se ne andò coi principi di Moab. Ma l’ira di Dio s’accese perché egli se n’era andato; e l’angelo dell’Eterno si pose sulla strada per fargli ostacolo. Or egli cavalcava la sua asina e avea seco due servitori.

Il Signore aveva detto: non andare; poi aveva detto: levati e vai con loro; l’ira di Dio si era accesa contro Balaam perché egli era andato, e l’angelo dell’Eterno si pose sulla strada per ostacolarlo.

Evidentemente la perfetta volontà di Dio era che Balaam non andasse, quella volontà non era mutata e nonostante il Signore avesse detto di andare, Dio si era adirato con Balaam perché egli voleva soddisfare i suoi desideri e non ubbidire alla primiera volontà del Signore.

Balaam non era rimasto fermo a quello che il Signore gli aveva detto, la seconda volta che egli aveva chiesto al Signore, il Signore lo aveva messo alla prova e gli aveva detto: vai.

Questo doveva far riflettere Balaam, egli si doveva chiedere del perché il Signore aveva detto due cose diverse sullo stesso argomento, erano due ordini diversi ed opposti.

Egli desiderava ubbidire al secondo, quell’ordine era secondo la sua volontà; egli non voleva ubbidire al primo ordine e sperava che Dio lo avrebbe assecondato, non si rendeva conto che la sua partenza aveva accesa l’ira di Dio nonostante il Signore gli aveva detto di andare.

Se non stiamo molto attenti possiamo comportarci come Balaam, a volte il Signore ci dice di non andare, di non fare certe cose, sappiamo bene quale è la volontà del Signore, ma quella volontà di Dio non è conforme alla nostra volontà e noi lo sappiamo; il desiderio di soddisfare la nostra volontà può essere così forte ma è condizionato dal fatto che non vogliamo disubbidire a Dio.

A questo punto, pur conoscendo la volontà di Dio, Gli chiediamo ancora una volta di farci conoscere la Sua volontà, questa richiesta muove Dio ad ira perché Egli conosce i nostri desideri e sa certamente che non abbiamo accettato la sua volontà, ma che desideriamo che approvi la nostra.

Il Signore ci dice: levati, vai con loro, fai quello che ti pare e piace, ma sappi che l’ira mia si è accesa contro di te, io stesso pongo degli ostacoli sulla strada della tua disubbidienza.

Balaam si era convinto che quel viaggio fosse approvato dal Signore, ma così non era.

Numeri 22:32-35 L’angelo dell’Eterno gli disse: “Perché hai percosso la tua asina già tre volte? Ecco, io sono uscito per farti ostacolo, perché la via che batti è contraria al voler mio; e l’asina m’ha visto ed è uscita di strada davanti a me queste tre volte; se non fosse uscita di strada davanti a me, certo io avrei già ucciso te e lasciato in vita lei”.

Allora Balaam disse all’angelo dell’Eterno: “Io ho peccato, perché non sapevo che tu ti fossi posto contro di me sulla strada; e ora, se questo ti dispiace, io me ne ritornerò”. E l’angelo dell’Eterno disse a Balaam: “Va’ pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti dirò”. E Balaam se ne andò coi principi di Balak.

Balaam stava andando da Balak per ricevere onore e gloria, questo era l’unico motivo che lo spingeva a fare questo viaggio, egli voleva strappare a Dio l’autorizzazione a fare il viaggio.

Quel viaggio era contrario alla volontà di Dio nonostante Dio gli aveva detto: levati e vai con loro.

A questo punto Balaam disse: “Io ho peccato, perché non sapevo che tu ti fossi posto contro di me sulla strada; e ora, se questo ti dispiace, io me ne ritornerò”. Ma l’angelo dell’Eterno gli disse: “Va’ pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti dirò”.

Poteva andare ma ad una condizione, doveva dire solo quello che gli diceva il Signore, non poteva dire quello che voleva Balak, questo certamente metteva a rischio gli onori e la gloria che Balaam ricercava, solo a questa condizione egli poteva continuare il suo viaggio di disubbidienza.

Se io so che il Signore non vuole che dica menzogne, ha senso che io gli chieda: posso mentire?

Giuda 1:11 Guai a loro! Perché si sono incamminati per la via di Caino, e per amor di lucro si son gettati nei traviamenti di Balaam, e son periti per la ribellione di Core.

Apocalisse 2:14 Ma ho alcune poche cose contro di te: cioè, che tu hai quivi di quelli che professano la dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balak a porre un intoppo davanti ai figliuoli d’Israele, inducendoli a mangiare delle cose sacrificate agli idoli e a fornicare.

Balaam non potè maledire il popolo di Dio, ma suggerì a Balak di indurre i figli d’Israele a peccare ed essere così duramente puniti dal Signore.

Sembra proprio strano che un profeta, un uomo che parlava col Signore amava il lucro più del Signore e del Suo popolo.

Stiamo molto attenti, il Signore potrebbe dirci di andare, ma questa potrebbe non essere la Sua volontà ma la nostra se prima ci ha detto di non andare.

Certamente se è cambiato qualcosa, può anche mutare la condizione dell’uomo dinanzi a Dio; Balak era lo stesso e voleva che Balaam maledicesse il popolo di Dio, pertanto Dio non voleva che Balaam seguisse i principi di Balak e che non si mettesse dalla parte di coloro che volevano distruggere il popolo eletto, Dio non cambia come cambia l’uomo, se ha detto si è si, se ha detto no è no, se abbiamo già avuto una risposta non tentiamo Dio chiedendo ciò che già sappiamo.

Egli potrebbe darci la risposta che desideriamo e contemporaneamente adirarsi contro di noi.

Numeri 22:28-30 Allora l’Eterno aprì la bocca all’asina, che disse a Balaam: “Che t’ho io fatto che tu mi percuoti già per la terza volta?”

E Balaam rispose all’asina: “Perché ti sei fatta beffe di me. Ah se avessi una spada in mano! t’ammazzerei sull’attimo”. L’asina disse a Balaam: “Non son io la tua asina che hai sempre cavalcata fino a quest’oggi? Sono io solita farti così?” Ed egli rispose: “No”.

Numeri 22:32-33 L’angelo dell’Eterno gli disse: “Perché hai percosso la tua asina già tre volte? Ecco, io sono uscito per farti ostacolo, perché la via che batti è contraria al voler mio; e l’asina m’ha visto ed è uscita di strada davanti a me queste tre volte; se non fosse uscita di strada davanti a me, certo io avrei già ucciso te e lasciato in vita lei”.

Attenzione fratelli cari, a volte possiamo comportarci come Balaam, bastoniamo coloro che reputiamo “asini”, coloro dei quali non comprendiamo certi comportamenti e che li sovrastiamo cavalcandoli cercando di portarli dove noi vogliamo andare e non dove il Signore vuole.

L’asina vedeva l’angelo dell’Eterno che contrastava quel viaggio, Balaam non lo vedeva perché era accecato dalla sua volontà e voleva andare a tutti i costi da Balak, a volte coloro che vengono reputati “asini” hanno una vista che non hanno molti ciechi guide di ciechi.

L’asina aveva timore dell’angelo dell’Eterno che voleva impedire il cammino del profeta, l’asina cercava di uscire da quella strada che Dio non approvava, questo suo comportamento salvò la vita di Balaam e nonostante questo dovette subire le battiture, non una volta ma tre volte.

Balaam voleva uccidere l’asina che col suo strano comportamento gli aveva salvata la vita, invece l’angelo dell’Eterno avrebbe ucciso Balaam se l’asina non fosse uscita di strada dinanzi a lui.

Prestiamo molta attenzione a quello che facciamo, cerchiamo di essere nella volontà del Signore, e non cerchiamo di appagare i nostri desideri chiedendo l’approvazione del Signore, potremo trovare nel nostro cammino l’Angelo dell’Eterno che ci sbarra il passo e rischieremo di morire perché avremo l’Angelo dell’Eterno come nemico e Balak che è la figura del diavolo come nemico.

I Samuele 15:22 E Samuele disse: “L’Eterno ha egli a grado gli olocausti e i sacrifizi come che si ubbidisca alla sua voce? Ecco, l’ ubbidienza val meglio che il sacrifizio, e dare ascolto val meglio che il grasso dei montoni.

Pace del Signore
F.llo Eliseo

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