Feb 16

Gli scandali

Matteo 13:41 Il Figliuol dell’uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori d’iniquità,

Matteo 18:7 Guai al mondo per gli scandali! Poiché, ben è necessario che avvengano degli scandali; ma guai all’uomo per cui lo scandalo avviene!

Romani 16:17 Or io v’esorto, fratelli, tenete d’occhio quelli che fomentano le dissensioni e gli scandali contro l’insegnamento che avete ricevuto, e ritiratevi da loro.

Luca 17:1-2 Disse poi ai suoi discepoli: È impossibile che non avvengano scandali: ma guai a colui per cui avvengono!
Meglio per lui sarebbe che una macina da mulino gli fosse messa al collo e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare un solo di questi piccoli.

II Corinzi 6:3 Noi non diamo motivo di scandalo in cosa alcuna, onde il ministerio non sia vituperato.

Scandalo s. m. 1 Sconvolgimento della coscienza, della sensibilità, della moralità altrui suscitato da atto o discorso contrario alle leggi della morale o del decoro: dare -s; essere di -s; gridare allo scandalo | Atto, discorso, avvenimento e sim. che suscitano sdegno o riprovazione: quel film è un vero -s. 2 Fatto che presenta aspetti contrastanti con la morale corrente e suscita l’interesse e la curiosità dell’opinione pubblica: lo scandalo delle tangenti. 3 (est.) Clamore indesiderato attorno a un avvenimento spiacevole: se non paghiamo farà uno -s. ETIMOLOGIA: dal lat. eccl. scandalum ‘impedimento’, dal greco skándalon ‘pietra d’inciampo, insidia’.

Lo scandalo non è altro che un fatto che suscita sdegno o riprovazione, un episodio che si trova in contrasto con la morale ed il decoro.
Lo scandalo sconvolge la coscienza e la sensibilità della morale altrui, pertanto lo scandalo turba e scandalizza molti altri, specie i piccoli fanciulli nella fede che rischiano di inciampare e cadere a causa della pietra d’inciampo, dell’insidia, della trappola dello scandalo.
Colui o colei che provoca lo scandalo, diviene pietra d’inciampo che fa inciampare altri.
Pertanto Gesù disse: ma guai a colui per cui avvengono!
Meglio per lui sarebbe che una macina da mulino gli fosse messa al collo e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare un solo di questi piccoli.
Gesù disse che è necessario che avvengano gli scandali, è necessario affinché venga fuori il frutto di ogni albero, e possiamo ritrarci da coloro che fomentano le dissensioni e gli scandali contro l’insegnamento che avete ricevuto, e ritiratevi da loro.
I discepoli non sapevano che Giuda era figlio di perdizione, lo scandalo del tradimento manifestò che Giuda era un ladro e che rubava ancor prima che tradisse per trenta denari il Maestro.
Egli era un ladro, era figlio di perdizione, lo scandalo palesò chi era Giuda.

Matteo 26:24 Certo, il Figliuol dell’uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a quell’uomo per cui il Figliuol dell’uomo è tradito! Meglio sarebbe per cotest’uomo, se non fosse mai nato.

Guai a quell’uomo che scandalizza, che tradisce Gesù, che scandalizza i piccoli fanciulli, che bestemmia lo Spirito Santo, che vitupera il ministerio, che fomenta le dissensioni, provoca scandali contro l’insegnamento che abbiamo ricevuto dalla Parola del Signore.
Lo scandalo è una pietra d’inciampo, è una trappola che deve essere palesata e rimossa, affinché non faccia cadere altri che possano giustificare ed imitare coloro che provocano gli scandali.
Lo scandalo è un vituperio al ministerio, lo scandalo è tale quando è di dominio pubblico, quando raggiunge le altre coscienze e raggiunge non solo i credenti, ma anche i non credenti.
Certamente è uno scandalo il vituperio al ministerio, è uno scandalo che un “ministro” rubi, commetta adulterio, dica menzogne, sia corruttibile e corruttore, o faccia strane alleanze?
Lo scandalo di un ministro dello Stato ha fatto cadere a volte il Governo, ed ha creato la crisi coinvolgendo tutta la Nazione, purtroppo noi italiani abbiamo assistito a molti scandali.
Lo scandalo di un “ministro” in seno alla chiesa che si nomina del Signore, quale effetto ha?
Lo scandalo di qualcuno che si dichiara figlio di Dio, e che vuole evangelizzare familiari, amici e parenti, che effetto ha nella famiglia e nella società?

Matteo 16:23 Ma Gesù, rivoltosi, disse a Pietro: Vattene via da me, Satana; tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini.

Pietro, fu di scandalo a Gesù, ovviamente Gesù non di lasciò scandalizzare dalle parole di Pietro, ma gli disse: Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini.
Gesù non nascose lo scandalo, ma lo riprese rimproverando Pietro pubblicamente, non per umiliarlo ma per esortarlo e far comprendere agli altri che Pietro non aveva senso alle cose di Dio, ma degli uomini, affinché gli altri discepoli non si lasciassero influenzare dai consigli di Pietro.
Certamente chi è di scandalo non è un buon esempio per gli altri, chi copre lo scandalo non fa altro che coprire la trappola, e far così inciampare altri nella pietra d’inciampo.

1° Tim. 3:1-10 Certa è questa parola: se uno aspira all’ufficio di vescovo, desidera un’opera buona.
Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, costumato, ospitale, atto ad insegnare, non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non amante del danaro che governi bene la propria famiglia e tenga i figliuoli in sottomissione e in tutta riverenza (che se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?), che non sia novizio, affinché, divenuto gonfio d’orgoglio, non cada nella condanna del diavolo.
Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, affinché non cada in vituperio e nel laccio del diavolo.
Parimente i diaconi debbono esser dignitosi, non doppi in parole, non proclivi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni; uomini che ritengano il mistero della fede in pura coscienza.
E anche questi siano prima provati; poi assumano l’ufficio di diaconi se sono irreprensibili.

Dovremo chiederci: è certa questa parola? Se è certa, certamente un ministro di Dio, non può provocare gli scandali, deve ritenere il mistero della fede in buona coscienza, e deve avere anche una buona testimonianza da quelli di fuori e certamente anche nella chiesa deve essere d’esempio.
Essere calunniati ed accusati ingiustamente a cagione dell’evangelo, non è uno scandalo.
Lo scandalo è fare cose che sono contrarie all’evangelo ed al ministerio che si dice di espletare.
Un ministro che vive nell’adulterio è di scandalo? Un ministro che è avido di guadagno è di scandalo? Un ministro non atto ad insegnare è di scandalo? Un ministro che mente è di scandalo? Un ministro che si mette con gli infedeli è di scandalo? Un ministro gonfio d’orgoglio è di scandalo? Un ministro violento è di scandalo? Un ministro che non è assennato è di scandalo?…..
Il Signore ci reputerà responsabili se non avvisiamo i piccoli fanciulli, se nascondiamo le trappole di coloro che scandalizzano, ne saremo complici passivi.

Pace del Signore

F.llo Eliseo

Permalink link a questo articolo: http://www.sanadottrina.it/wps/gli-scandali/