Feb 16

La generazione adultera

Marco 8:38 Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figliuol dell’uomo si vergognerà di lui quando sarà venuto nella gloria del Padre suo coi santi angeli.

Romani 7:2-4 Infatti la donna maritata è per la legge legata al marito mentre egli vive; ma se il marito muore, ella è sciolta dalla legge che la lega al marito.
Ond’è che se mentre vive il marito ella passa ad un altro uomo, sarà chiamata adultera; ma se il marito muore, ella è libera di fronte a quella legge; in guisa che non è adultera se divien moglie d’un altro uomo.
Così, fratelli miei, anche voi siete divenuti morti alla legge mediante il corpo di Cristo, per appartenere ad un altro, cioè a colui che è risuscitato dai morti, e questo affinché portiamo del frutto a Dio.

Esodo 20:14 Non commettere adulterio.

Levitico 20:10 Se uno commette adulterio con la moglie d’un altro, se commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l’adultero e l’adultera dovranno esser messi a morte.

Proverbi 6:32 Ma chi commette un adulterio è privo di senno; chi fa questo vuol rovinar se stesso.

Matteo 5:28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per appetirla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.

Gesù definisce la generazione del Suo tempo nella carne: una generazione adultera e peccatrice.
Dovremo chiederci se la generazione del tempo presente non sia peggiore di quella del tempo nel quale visse Gesù su questa terra, e se l’adulterio ed il peccato non sia giunto al culmine.

2° Timoteo 3:1-5 Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senz’affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, temerari, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi le forme della pietà, ma avendone rinnegata la potenza.

La generazione in cui viviamo è una generazione adultera, peccaminosa e depravata; sono tempi veramente difficili, tempi in cui il peccato è tollerato e giustificato come un rimedio, specie l’adulterio e tutti i peccati connessi alla sensualità dell’uomo.
Gli uomini sono amanti del piacere carnale e non di Dio, molti scandali a sfondo sessuale hanno infangato anche il “cristianesimo” del presente secolo, il nome del Signore è stato vituperato.
Molti “credenti” vivono nell’adulterio, si separano dal coniuge per incompatibilità di carattere, commettono adulterio con altre persone, si divorziano e si risposano come se nulla fosse.
Non si rendono conto di rovinare loro stessi e coloro che rendono adulteri.
Le conseguenze sono molto gravi e drammatiche per loro, e purtroppo anche per i figli che dicono di amare e che mettono dopo i loro piaceri e dispiaceri che l’adulterio produce.
L’adulterio trasforma la famiglia in un vittime innocenti.
La società di oggi tollera, giustifica e sancisce la convivenza, che non è altro che una forma di vita coniugale fuori dal matrimonio, cioè un’illegale fornicazione che prevede anche il cambiamento del compagno o della compagna con molta facilità, visto che non sono legati legalmente.
Molte persone convivono col coniuge ed hanno l’amante col quale si incontrano furtivamente.
1° Corinti 6:9-20 Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v’illudete; né i fornicatori, né gl’idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erederanno il regno di Dio.
E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell’Iddio nostro.
Ogni cosa m’è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa m’è lecita, ma io non mi lascerò dominare da cosa alcuna.
Le vivande son per il ventre, e il ventre è per le vivande; ma Iddio distruggerà e queste e quello. Il corpo però non è per la fornicazione, ma è per il Signore, e il Signore è per il corpo; e Dio, come ha risuscitato il Signore, così risusciterà anche noi mediante la sua potenza.
Non sapete voi che i vostri corpi sono membra di Cristo? Torrò io dunque le membra di Cristo per farne membra d’una meretrice? Così non sia.
Non sapete voi che chi si unisce a una meretrice è un corpo solo con lei? Poiché, dice Iddio, i due diventeranno una sola carne.
Ma chi si unisce al Signore è uno spirito solo con lui.
Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo.
E non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?
Poiché foste comprati a prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo.

Non illudiamoci; né i fornicatori, né gl’idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erederanno il regno di Dio.
Pertanto chi fa queste cose, dispone del suo corpo a proprio piacimento e non fa del proprio corpo delle membra del Corpo di Cristo e di conseguenza non può eredare li regno di Dio.
Molti fornicatori e adulteri, si illudono di entrare nel regno di Dio, si sbagliano, illudono loro stessi.
Solo coloro che lasciano il peccato e si convertono a Dio erederanno il regno di Dio.
Il fornicatore e l’adultero, pecca delle gravi conseguenze nella carne cioè malattie ed infermità che possono portare anche alla morte fisica.
Certamente il peccato porta alla morte spirituale, ma il peccato di fornicazione e adulterio coinvolge (a differenza degli altri peccati) in modo particolare il corpo che è lo strumento di peccato.
Commettere fornicazione ed adulterio, significa congiungersi e divenire una stessa carne e divenire così un unico corpo di peccato, pertanto può esserci un travaso di spiriti immondi da un corpo all’altro ed anche un travaso di spiriti d’infermità che si radunano in quel corpo di peccato che non è il tempio di Dio, ma un tempio pagano che oltraggia Dio, un tempio demolito dal peccato.
Molte persone hanno delle infermità che sono diretta conseguenza del peccato di fornicazione, di adulterio, dell’essere omosessuali che praticano la sodomia.
La società e molti rami del “cristianesimo” di oggi, tollerano la fornicazione, l’adulterio, l’omosessualità e molte depravazioni sessuali, come se facessero parte della normalità umana.
Il Signore non la pensa così, neanche Giovanni Battista la pensava così e per questo fu decapitato.

Marco 6:17-20 Poiché esso Erode avea fatto arrestare Giovanni e l’avea fatto incatenare in prigione a motivo di Erodiada, moglie di Filippo suo fratello, ch’egli, Erode, avea sposata.
Giovanni infatti gli diceva: È non t’è lecito di tener la moglie di tuo fratello!
Ed Erodiada gli serbava rancore e bramava di farlo morire, ma non poteva; perché Erode avea soggezione di Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e lo proteggeva; dopo averlo udito era molto perplesso, e l’ascoltava volentieri.

La reazione dei due adulteri era diversa, Erodiada odiava Giovanni e voleva farlo morire, invece Erode aveva capito che il parlare di Giovanni era giusto, ma era un codardo e non sapeva prendere una decisione, stimò più la sua amante che Giovanni che era un profeta mandato da Dio.
Oggi è molto anacronistico parlare di fornicazione e di adulterio, gli adolescenti cominciano ad avere approcci sessuali e fornicare a volte prima delle Scuole Medie, tutti programmi televisivi sono infarciti di sesso e di allusioni al sesso, nei fanciulli si sta seminando il sesso e certamente cresceranno e saranno dominati dalle pulsioni sensuali, le quali li porteranno alla fornicazione e da adulti all’adulterio, seguendo così la orme dei loro genitori conviventi, separati, divorziati, risposati.
I giovani di oggi vogliono vivere la loro vita senza le regole della vita, regole che spesso hanno messo da parte i loro genitori, vogliono vivere una vita spericolata. ( come canta un loro idolo )

spericolato agg. e s. m. (f. -a ) Che (o Chi) si espone ai pericoli con temerarietà.

temerario A agg. 1 Che è troppo ardito e non riflette sui pericoli ai quali si espone: un giovane temerario e imprudente | Troppo audace, sfrontato: risposta temeraria; SIN. Imprudente. 2 Inconsiderato, avventato, precipitoso: sono conclusioni temerarie. B s. m. (f. -a ) Persona temeraria.

Chi vuole una vita spericolata, è un incosciente che non riflette sui pericoli ai quali si espone, manca di prudenza, è sfrontato ed anche maleducato; insomma è un pericolo per se e per gli altri.
Figuriamoci se riflette sui pericoli della fornicazione e dell’adulterio, l’essere spericolato sarà la regola di vita senza regole e cercherà di seguire i modelli di vita dei loro idoli.
Certamente i giovani credenti che hanno una vita regolata dalle regole della Parola del Signore, ed anche i meno giovani credenti, non si comporteranno da incoscienti ma come coloro che hanno ricevuto una buona coscienza e che hanno timore di Dio e non lo sfidano facendo le cose che Egli non approva, muovendolo così ad ira e subendo le conseguenze delle loro ribellioni.
I veri figli di Dio, glorificano Dio nel loro corpo ed in tutta la loro vita, non sono spericolati ma cercano di evitare il pericolo del peccato e le sue tremende conseguenze.

Giobbe 28:28 E disse all’uomo: “Ecco: temere il Signore: questa è la Sapienza, e fuggire il male è l’Intelligenza”.”

Chi teme il Signore è una persona che ha Sapienza, e chi fugge il male ha intelligenza.
Chi non ha il timore del Signore non ha ha alcuna Intelligenza, dovremo chiederci: abbiamo Sapienza? Siamo intelligenti e fuggiamo il male?
Il male è tutto quello che è contrario al bene, il male è tutto quello che Dio non approva e che l’uomo spesso approva.

I Corinzi 15:33 Non v’ingannate: le cattive compagnie corrompono i buoni costumi.

Non inganniamoci, il frequentare delle persone sbagliate, avere delle cattive compagnie corrompe i nostri buoni costumi; l’ambiente che ci circonda ci condiziona notevolmente, pertanto a volte facciamo certe cose e diciamo certe parole in funzione della compagnia in cui ci troviamo.
Se frequentiamo delle cattive compagnie, finiremo per adeguarci ai loro cattivi costumi e ci corromperemo nell’agire e nel parlare, pertanto ci spoglieremo del nostro buon costume.
Un vecchi proverbio diceva: dimmi con chi vai, ed io ti dirò chi sei.
Se frequentiamo una certa cerchia di persone è perché approviamo il loro comportamento, pertanto ci sentiamo inseriti e di conseguenza prima o poi ci omologhiamo a loro e diventiamo come loro.
Se la compagnia è buona non ci corrompiamo, anzi miglioriamo i nostri costumi, se è cattiva….
Esaminiamo tutte le compagnie, compresa quella del cristianesimo, le chiese sono delle compagnie; quelle che si sforzano di osservare la Parola del Signore, sono buone compagnie; quelle che distorcono la Parola del Signore e non l’osservano, sono cattive compagnie che ci corrompono.
Questa adultera e perversa generazione è una trappola che ogni cristiano intelligente deve scansare, e dalla quale si deve salvare per non avere delle gravi conseguenze.
Atti 2:37-42 Or essi, udite queste cose, furon compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: Fratelli, che dobbiamo fare?
E Pietro a loro: Ravvedetevi, e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione de’ vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.
Poiché per voi è la promessa, e per i vostri figliuoli, e per tutti quelli che son lontani, per quanti il Signore Iddio nostro ne chiamerà.
E con molte altre parole li scongiurava e li esortava dicendo: Salvatevi da questa perversa generazione.
Quelli dunque i quali accettarono la sua parola, furon battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.
Ed erano perseveranti nell’attendere all’insegnamento degli apostoli, nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.

Ci siamo chiesti: che dobbiamo fare? Ci sono stati dei veri servi di Dio che ci hanno detto: ravvedetevi, e dopo il ravvedimento siate battezzati nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo? Siamo stati esortati a salvarci da questa perversa generazione?

Quando un cuore è compunto, viene spontaneo chiedere ai ministri di Dio: che debbo fare?
Certamente un’anima che è stata toccata dal Signore, sente il desiderio di sapere quello che deve fare, i ministri sono stati preposti per questo, per insegnare quello che le anime debbono fare.
Prima di ogni cosa è di peccatore e del doversi pentirsi dei propri peccati e convertirsi, cioè cambiare la propria vita.
Salvarsi dalla perversa generazione è la dimostrazione della vera conversione, il ravvedimento è rendersi conto di essere perduto in questa perversa generazione, la conversione è separarsi e salvarsi da questa perversa generazione.
Queste azioni li dobbiamo compiere noi, se ci lasciamo condurre dallo Spirito Santo e non dal nostro spirito umano e carnale, il quale è in contrasto con lo Spirito Santo e preferisce stare in mezzo a questa perversa generazione piena di peccato.
Quelle anime erano perseveranti nel cercare l’insegnamento degli apostoli, nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. Lo siamo pure noi? Ci interessa l’ammaestramento? La comunione fraterna? Il rompere il pane e le preghiere?
Quelle anime si erano ravvedute e salvate dalla perversa generazione, pertanto cercavano le cose del regno di Dio e non quelle del mondo immondo che è nemico di Dio.
Voglia il Signore darci discernimento, e voglia il nostro cuore convertirsi intieramente al Signore, affinché decidiamo di salvarci da questa perversa generazione che tende a corrompere i buoni costumi del cristianesimo ed affermare i cattivi costumi di questo mondo che va in perdizione.
Comandamenti che ci sono stati dati e consacriamoci interamente a Colui che ci ha riscattati.

Pace del Signore

F.llo Eliseo

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