Dic 17

LA REGINA DEL CIELO

imagesC3C0GRUNLA REGINA DEL CIELO

La Regina del Cielo era un titolo generico per la grande dea Ishtar. Gli egiziani la chiamavano Iside; cananei Astaroth; i greci Astarte, Afrodite e Athena; i Romani Libertas, Giunone o Venere. Ishtar veniva chiamata anche la Grande Meretrice, la Prostituta Compassionevole, la Dea Har, o Hora. Da Hora e Har deriva la parola inglese Harlot che vuol dire prostituta o sgualdrina.
(Fonte:http://en.wikipedia.org/wiki/Queen_of_Heaven)(http://www.bpassion.com/goddess-ishtar.html)IL CULTO ALLA REGINA DEL CIELO….E’ IL CULTO AD EVA…LA PRIMA ADULTERA E MERETRICE IMPERSONATA IN VARIE DIVINITA’ FEMMINILI…E CPNTINUA ATTRAVERSO IL CULTO DELLA REGINA DEI CIELI….ATTRAVERSO IL CULTO MARIANO, CHE CON MARIA MADRE DI GESU’ NON HA NULLA A CHE FARE…..
DICENDO…MADRE DI DIO, SI RIFERISCE A CAINO LA PROGENIE DEL SERPENTE….

LA GRANDE MERETRICE E’ ADORATA IN VARI MODI…..

Ishtar veniva conosciuta sotto molti altri nomi come la Grande Madre, La Madre di Tutta la Vita, Madre delle Meretrici, Madre degli Esuli, Madre degli immigrati e portatrice di morte. Lei è l’insieme delle false divinità femminili delle fertilità, delle guerre, delle tempeste, del sesso come Venere, e della libertà personale.
 (http://www.rahoorkhuit.net/goddess/goddess_quest/ishtar.html)

È interessante notare come Ishtar, veniva spesso raffigurata accompagnata o cavalcare  un leone come nell’immagine sotto col sigillo cilindrico di Ishatar estratta dall’Istituto Orientale presso l’Università di Chicago. Questo sembra misteriosamente simile alla donna che cavalca una bestia come descritto in Apocalisse 17:3:
“Quindi egli mi trasportò in spirito in un deserto, e vidi una donna che sedeva sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia e che aveva sette teste e dieci corna.”

 Ishtar veniva anche raffigurata reggendo una coppa. Anche la donna di Apocalisse 17:4 viene descritta con una coppa in mano. Questa era la rappresentazione tipica della dea ‘dell’eterno nettare nutriente e delle acque sempre scorrevoli e purificanti’ e viene considerata da alcuni studiosi come il simbolo della coppa del Santo Graal. Ishtar a volte veniva raffigurata anche come una donna alata, o una donna con il piede sopra una leonessa o alla guida di un carro guidato da sette leoni reggendo uno scudo decorato con una stella, il suo classico simbolo rappresentativo. Veniva anche considerata la feroce Dea della Vittoria.ERA ANCHE RAFFIGURATA CON UNA COPPA…….

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In Mesopotamia i re in carica si ‘sposavano’ con Ishtar durante la grande celebrazione del nuovo anno che si teneva nell’equinozio di primavera. Questo matrimonio sacro prometteva ai re e alle loro terre di ricevere grandi benedizioni da Ishtar. Ishtar inventò la prostituzione sacra mediante la quale divenne famosa e conosciuta col nome di Meretrice di Babilonia e la Madre delle Meretrici da coloro che odiavano le sue pratiche. In una moneta sumera in bronzo risalente a prima del 3000 A.C. è raffigurata Ishtar da un lato come la dea della fertilità e con un fascio di grano sul lato opposto della moneta.
Queste monete (sheckel) venivano utilizzate per pagare la prostituzione sacra presso il tempio di Ishtar. Il tempio era un centro rituale e il luogo dove gli agricoltori contribuivano con delle scorte di grano per sostenere il sacerdozio e la comunità nei momenti di bisogno. In cambio del loro contributo con delle riserve di grano nel tempio, gli agricoltori ricevevano una moneta detta sheckel. Lo sheckel dava il diritto di far visita alle prostitute del tempio che si credeva fossero le divinità incarnate di Ishtar. Il rapporto sessuale con le prostitute del tempio si credeva fosse il rapporto diretto con la dea della fertilità Ishtar in persona. Il contadino credeva che il rapporto con Ishtar tramite le prostitute gli garantisse prosperità. (Fonti: Chapter 4: Mesopotamian Holy Harlot from “Sacred Sexuality” by A. T. Mann and Jane Lyle;
I seguenti versi sono stati estratti da una preghiera a Ishtar che si credeva appartenesse al tempio di Esagila di Babilonia:
“Al tuo maestoso nome l’umanità deve prestare attenzione. Poiché tu sei grande e tu sei esaltata. tutto le teste nere (i Persiani ) e le masse dell’umanità rendono omaggio alla tua forza. Il tuoi giudizi sul popolo sono verità e giustizia quando sentenzi. Tu hai riguardo agli oppressi e ai maltrattati; ogni giorno permetti loro di prosperare. La misericordia appartiene a te! O Signora del cielo e della terra, pastorella del popolo esausto. La misericordia appartiene a te! O Signora della santa Eanna, è deposito puro!. La tua misericordia! O Signora dei conflitti e di tutte le battaglie. O più potente di tutti i principi, che tieni le redini (sopra) i re, che vieni esaltata e sei solidale, o valorosa Ishtar, grande è la tua forza. O brillante, fiaccola della cielo e della terra, luce di tutti i popoli, O ineguagliabile furia e forza delle battaglie, O tizzone ardente che sei accesa contro i nemici, che provochi la distruzione dei furiosi, O luccicante, Ishtar…” (tratto da http://www.piney.com/LamIsht.html)
L’antico senatore romano Marco Tullio Cicerone descrisse Ishtar come la dea Libertas, la Madre delle Meretrici. Cicerone citò del suo tempio a Roma e scrisse che la dea ebbe origine dagli imperi del passato in Mesopotamia, in Egitto e in Grecia.
Connessioni tra la Madre delle Meretrici e la Donna-Super Potenza

ANCHE BERGOGLIO HA QUESTA TIPICA POSIZIONE DELLA MANO NASCOSTA…DA GESUITA A PAPA BIANCO….CERTAMENTE E’ UN CASO…DI MASSONERIA ANCHE IL CULTO A “MARIA” CHE NON C’ENTRA NULLA….

Il massone francese Edouard René Lefebvre de Laboulaye disse che intendeva replicare la dea Libertas nella Statua della Libertà. Laboulaye raccolse fondi e affidò a Frederick Auguste Bartholdi, scultore francese e massone, l’incarico di ricreare la “Statua della Libertà“.bartoldi[1]

Il disegno di Bartholdi fu il risultato della visione che vide mentre salpava al porto di New York. Vide una donna in piedi sopra un piedistallo, con una torcia in mano che dava il benvenuto agli immigrati, augurando loro la buona fortuna per la nuova vita in quella terra di libertà (Fonte: Museum Home Page Phoenix masonry Home Page 1999 – 2003). Quando salpò nel porto affollato di New York City, pieno di navi a vapore e mercantili, Bartholdi si convinse fin da subito di aver trovato la dimora della “Libertà” (Libertas).
Laboulaye scrisse:
“E’ di certo qui che la statua dovrà sorgere, nel luogo in cui chiunque arrivi, avrà la prima visione del Nuovo Mondo, e dove la libertà illuminerà con i suoi raggi entrambi i mondi. L’isola appartiene al governo e a tutti gli Stati Uniti ed è sul territorio nazionale, ed è proprio di fronte allo stretto di Verrazzano che sono per così dire, la porta d’ingresso dell’America. Non potrebbe esserci luogo migliore per la Libertas in questo porto così affollato, e in nessun altro posto avrebbe potuto essere vista da così tante persone”. (Citato in Blanchet e Dard, Statua della Libertà, p 36;. Shapiro, Gateway to Liberty, p. 13; Handlin, Statua della Libertà, pp 22-23).
A pagina 103 del libro di James Lloyd “Aldilà di Babilonia” appaiono le seguenti citazioni dalla pagina 30 del libro dello storico Bernard Weisbergers, “Statua della Libertà, I Primi Cento Anni“:
“Il mondo intero è completamente all’oscuro del simbolismo occulto che si cela dietro alla famosa statua della libertà la quale siede a ridosso del porto di New York, simboleggiante il suo vero intimo carattere e proposito. Lo scultore che realizzò la grande statua era Italiano. Il suo nome era Auguste Bartholdi. La sua opera fu interamente influenzata dall’antico scultore Fidia che realizzava statue gigantesche delle antiche divinità femminili, in particolare Atena, la “dea della saggezza” e Nemesi (un’altro nome di Venere) una divinità che reggeva una coppa nella sua mano destra. Prima di cominciare il progetto della Statua della Libertà Bartholdi. era alla ricerca di fondi per costruire una gigantesca statua di Iside, la dea egiziana regina dei cieli, che sovrastasse il canale di Suez. La statua di Iside doveva essere “una donna vestita con una toga tenendo in alto una torcia”.
“Prima di cominciare il progetto della Statua della Libertà Bartholdi era alla ricerca di fondi per costruire una gigantesca statua della divinità “Iside”, l’Egiziana Regina dei Cieli, che sovrastasse il canale di Suez. La statua di Iside doveva essere “una donna vestita con una toga tenendo in alto una torcia”.
In una celebrazione del 50° anniversario della Statua, l’ex-Presidente e Massone di 32° grado Franklin Delano Roosevelt pronunciò le seguenti frasi:
“E’ stata la speranza di coloro che ci hanno donato questa statua e la speranza del popolo Americano nel ricevere quello che la Dea della Libertà e la Dea della Pace sono state la stessa cosa.” (F.D.R. citato da Bro. William E. Parke MPS Aprile 1998 The Philalethes Magazine)
In un articolo intitolato “LA STATUA DELLA LIBERTÀ E LA MASSONERIA”, scritto da M.W. Robert C. Singer, Gran Maestro della Gran Loggia, F. & A.M, di New York, presenta le prove del coinvolgimento della massoneria nell’origine della Statua della Libertà.
Il 5 agosto del 1984, la gran loggia di New York fu celebrato il centenario della posa della pietra squadrata, con una particolare cerimonia a Liberty Island, di cui parteciparono dei dignitari del governo e della massoneria. Una placca di bronzo che commemora l’evento originale è stata dedicata e posta sul piedistallo. Il nome di Mr. Singer è sul lato destro di quella placca.placca[1]

Nella placca è scritto:
“IN QUESTO SITO IL 5 AGOSTO DEL 1984, LA PIETRA SQUADRATA SUL PIEDISTALLO DELLA ‘STATUA DELLA LIBERTA CHE ILLUMINA IL MONDO’ E’ STATA POSTA NELLA CERIMONIA DA WILLIAM A. BRODIE, GRAN MAESTRO DEI MASSONI NELLO STATO DI NEW YORK, DAI MEMBRI DELLA GRAN LOGGIA, DAI RAPPRESENTANTI DEGLI STATI UNITI E DAI GOVERNI FRANCESI, DAGLI UFFICIALI DELL’ESERCITO E DELLA MARINA, DAI MEMBRI DELLE COALIZIONI ESTERE, E DAGLI ILLUSTRI CITTADINI CHE SONO STATI PRESENTI. QUESTA PLACCA E’ STATA DEDICATA DAI MASSONI DI NEW YORK IN COMMEMORAZIONE DEL 100° ANNIVERSARIO DALLO STORICO EVENTO.”
Questo articolo si basa in parte da due opere esemplari, una dal fratello William C. Kiessel, Jr., che apparve nel settembre 1983 nella rivista “The Masonic Philalesist”, e l’ altra da J.E. Bebrens nell’Ottobre 1983 apparso in “Knight Templar Magazine”. Il materiale di questi articoli, così come le altre informazioni aggiunte a questo breve commento sono state estratte dagli archivi della biblioteca massonica Robert R. Livingston della Gran Loggia di New York, e sulla questione Spring 1984 dell’Empire State Mason.
Nell’estate del 1865, un gruppo di francesi si riunirono una sera presso la sede del ben noto autore Edouard René de Laboulaye nel villaggio di Glavingny, un sobborgo di Parigi. Tra i presenti vi furono Oscar e Edmond de Lafayette, nipoti del marchese di Lafayette, fratello massone di George Washington; Henri Martin, il noto storico e francese massone; e un giovane artista di Colmar in francese (in seguito in tedesco) Alsazia, con il nome di Frederic Auguste Bartholdi, che all’epoca era impegnato nel realizzare un busto di Laboulaye nominato da un biografo “il più ardente ammiratore dell’America nella Francia.”
Nel 1871, Laboulaye, il Fratello Lafayette con il loro cugino, il marchese de Noailles, e il marchese de Rochambeau, insieme a Henri Martin, fecero rivivere il piano per il memoriale ancora senza un nome. Suggerirono a Bartholdi di visitare l’America e di organizzare la presentazione del monumento il 4 luglio 1876, il Centenario della Dichiarazione di Indipendenza. Armato di lettere di raccomandazioni e pieno di speranze, Bartholdi salpò per l’America, anche se si dice che non avesse con sé nemmeno un bozzetto per la rappresentazione del presunto monumento. Due settimane dopo, mentre era in piedi sul ponte della nave Pereire che risaliva dalla nebbia nella Baia inferiore di New York, ebbe la visione di una magnifica dea che teneva in alto una torcia in mano che dava il benvenuto a tutti i visitatori nella terra della libertà e delle opportunità.
Prese di fretta carta e pennello, e Bartholdi abbozzò in acquerello l’idea della Statua della Libertà sostanzialmente come appare oggi. Fu quella l’idea della simbolica struttura della torre che superava il campanile della Trinity Church, più alta degli edifici che s’itravedevano all’orizzonte di New York.
Bartholdi scrisse a Laboulaye dicendo:
“Quelle dimensioni verranno viste non più come un semplice monumento ma andranno ben oltre, assumendo un grande valore morale.”
Bartholdi fece ritorno in Francia nel 1874 e subito dopo l’Alleanza franco-americana venne stabilito a Parigi il compito di raccogliere fondi per la “Statua della Libertà che illumina il Mondo”.
Sotto la guida di Henri Martin, e ispirato forse dal fatto che i tanti finanziatori dell’Alleanza franco-americana erano membri della Fraternità Massonica, la campagna di compensazione di un milione di franchi venne completata verso il 1880. La statua venne terminata il 21 maggio 1884 e presentata ufficialmente all’Ambasciatore Morton da Ferdinand de Lesseps, capo dell’Allenza franco-americano e costruttore del Canale di Suez, in una cena di amichevole nel 4 luglio 1884.
In questo periodo Bartholdi, che era membro del Lodge Alsace Lorraine a Parigi, e composta da intellettuali, scrittori e rappresentanti di governo, invitò i suoi fratelli a vedere il suo capolavoro prima della sua partenza alla loro terra nativa per l’America. E’ anche riportato inoltre che nel novembre dello stesso anno, tenne una conferenza dando alla Loggia una relazione sulla storia e i vari metodi utilizzati per la realizzazione della statua. Nel frattempo, in America vennero fatti i progetti per la messa in posa della prima pietra squadrata sul piedistallo. Il Presidente William M. Evarts del Comitato americano contattò la gran loggia dei Liberi e Accettati Massoni dello Stato di New York, e chiese una cerimonia massonica “per quell’evento.” Diventò una tradizione in America collocare la pietra squadrata in importanti edifici pubblici, in quelli privati ​​e nei monumenti consacrati con tutti i rituali massonici, da quando il presidente George Washington, il 18 settembre 1793, collocò personalmente la pietra squadrata della Capitale degli Stati Uniti, con l’assistenza della Gran Loggia del Maryland. Allo stesso modo, la pietra squadrata del monumento a Washington fu posta in una cerimonia massonica. La data fissata per la cerimonia fu il 5 Agosto del 1884. Dalla cerimonia tradizionale, la pietra fu esaminata, squadrata, e poi livellata a piombo, il Vice Gran Maestro completò il lavoro applicando la malta abbassandola e fissandola saldamente nella sua base. Il Gran Maestro poi battè tre colpi col martello è dichiarò la pietra debitamente collocata sul posto. Gli elementi della consacrazione, grano, vino e olio, vennero presentati subito dopo dai Fratelli R.W. Lawrence, Vrooman e Ten Eyck. Il Gran Maestro più venerabile fece poi un discorso breve e diretto.
Egli sollevò un interrogativo:
“Perché invocare la Fratellanza Massonica nel porre la pietra squadrata di tale struttura come quella eretta qui oggi?” La risposta che diede, in quanto vera oggi come lo era allora, fu: “Nessuna istituzione ha mai fatto tanto nel promuovere la libertà per liberare gli uomini dai tramagli e dalle catene dell’ignoranza e della tirannia più di quanto non abbia fatto la Massoneria.”
Il discorso d’inizio dato dal fratello Vice Gran Maestro, R. W. Lawrence, disse in parte:
“E’ imponente come questa statua, le sue dimensioni affondano nel dimenticatoio comparato a quando andava in contrasto con la nobiltà del suo concetto. La Libertà che Illumina il Mondo! In alto si eleva il pensiero! L’essere liberi, è la prima e più nobile aspirazione del seno umano. Ed è ormai una verità universalmente riconosciuta in proporzione alla quale gli uomini sono possiedono la libertà, diventano civilizzati, illuminati e utili a tutti. . .  Come massoni, non possiamo tenerci per noi soltanto le lezioni che questo monumento insegnerà. Non farà appello solo a noi ma a tutti gli uomini. . . la figura gigantesca, che sta in piedi qui dalle dimensioni intoccabili, mentre i secoli scorreranno, vi comanderà dicendo: “Siate nobili, con quella nobiltà che è negli uomini, dormiente ma mai morta, e che sorgerà con maestosità per venire incontro voi”.
Bartholdi previde la crescita dell’America attraverso la presenza della statua nel porto di New York dopo il suo compimento. L’America entrò in un periodo d’immigrazione di portata senza precedenti nel 1880. Nella prima metà del XIX secolo, cinque milioni di europei andarono in America, per lo più provenienti dall’Irlanda e Germania. Dopo la guerra civile quei numeri aumentarono, e l’etnia cambiò. I nuovi immigrati tra il 1880 e il 1890 era più probabile provenisse dall’Europa meridionale, gruppi di varie nazionalità straniere che parlavano la loro lingua madre. Di discendenza italiana, ebraica, o slava. Nel 1881 il numero di quelli che fecero ingresso negli Stati Uniti raggiunsero i 669.000; nel 1882 il numero salì a 788.000. Nel 1905, il flusso annuale superò il milione. Dei milioni di nuovi americani, gran parte di loro fecero ingresso negli Stati Uniti attraverso quell’affollato porto di New York. (Statistiche estratte dal “Blanchet e Dard, Statua della Libertà”, p. 110)
Nel tentativo di ospitare il gran numero d’immigrati, il governo federale trasformò la vicina isola alla Statua della Libertà, l’isola Ellis Island, nella stazione di controllo ufficiale dell’immigrazione nel 1892. New York fu per molto tempo l’area più comune d’ingresso. I suoi tentativi di espansione industriale creò molti posti di lavoro. Parenti e amici cominciarono a cercasi a vicenda per ristabilirsi tra i familiari. Per i milioni di immigrati che entrarono negli Stati Uniti attraverso Ellis Island, al primo avvistamento delle coste dell’America appariva la Statua della Libertà e tutto ciò che essa prometteva. Era posta in piedi a 92 metri di altezza alla bocca del porto, che poteva essere vista per miglia. Per i stanchi viaggiatori dell’oceano, e soprattutto per quelli di terza classe, la “Statua” significava la fine di lunga attesa del difficile attraversamento oceanico e a volte pericoloso. Per milioni di immigrati, l’attrazione della Statua della Libertà simboleggiava nuova terra, una nuova casa, una nuova opportunità. Per queste persone, Oscar Handlin scrisse dicendo: “la ‘Libertà’ non era una semplice cosa astratta, ma era un rifugio dove ripararsi”. (Handlin, Statua della Libertà, p. 58.)
Dopo aver esaminato il contesto storico che circonda la Statua della Libertà e Ishtar, rivediamo la domanda all’inizio del capitolo riguardo Apocalisse 17:5: perché la donna è chiamata la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra?
La Prostituta di Babilonia, la Madre delle Meretrici e la Dea della Libertà, Ishtar, si credeva provvedesse i raccolti e la prosperità agli agricoltori della Mesopotamia per mezzo di rapporti sessuali con le prostitute tempio. Allo stesso modo, dal 19° secolo, la Dea della Libertà o Ishtar nella forma dell’idolo della Statua della Libertà si crede sia una fonte di prosperità data dalla preminente superpotenza mondiale americana.
Per continuare nel rispondere a questa domanda sarà utile osservare una sintesi delle conclusioni finora per quanto riguarda BABILONIA LA GRANDE.
1. BABILONIA LA GRANDE è la superpotenza militare ed economica, nazione numero uno di oggi. Sarà costruita attraverso l’immigrazione di vari gruppi e nazionalità straniere che parlano ciscuno la propria lingua nativa.
“Poi uno dei sette angeli che avevano le sette coppe venne e mi disse: «Vieni, io ti mostrerò il giudizio della grande meretrice, che siede sopra molte acque” (Apo 17:1)
“Poi mi disse: «Le acque che hai visto, dove siede la meretrice, sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue.” (Apo 17:15)
“E la donna che hai visto è la grande città che regna sui re della terra.” (Apo. 17:18)
2. La futura superpotenza è avida e finanziariamente scontenta. Lei è motivata dal forte desiderio di aumentare il suo livello di vita al servizio del falso dio mammona o di ricchezza.
“con la quale hanno fornicato i re della terra, e gli abitanti della terra sono stati inebriati col vino della sua fornicazione.” (Apo 17:2)
“Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino dell’ardore della sua fornicazione, i re della terra hanno fornicato con lei e i mercanti della terra si sono arricchiti a motivo del suo sfrenato lusso.” (Apo. 18:3)
3. La fornicazione della superpotenza è il suo desiderio avido e orgoglioso di maggior ricchezza e crescita di lusso. La sua fornicazione la induce a perseguire le politiche aggressive di libero scambio con le nazioni straniere. Queste politiche provocano conflitti militari considerate necessarie per preservare la pace per la sua ricerca di prosperità economica attraverso il libero commercio globale in ogni angolo del pianeta.
“con la quale hanno fornicato i re della terra, e gli abitanti della terra sono stati inebriati col vino della sua fornicazione». Quindi egli mi trasportò in spirito in un deserto, e vidi una donna che sedeva sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia e che aveva sette teste e dieci corna.” (Riv. 17:2-3)
“Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino dell’ardore della sua fornicazione, i re della terra hanno fornicato con lei e i mercanti della terra si sono arricchiti a motivo del suo sfrenato lusso.” (Riv. 18:3)
“Nella misura che essa ha glorificato se stessa e ha vissuto nelle delizie, nella stessa misura datele tormento e cordoglio, poiché essa dice in cuor suo: ‘Io seggo come regina, non sono vedova e non vedrò mai cordoglio’.” (Riv. 18:7)
E i re della terra, che hanno fornicato e sono vissuti nelle delizie con lei, la piangeranno e faranno lamento per lei, quando vedranno il fumo del suo incendio; essi se ne staranno lontani per timore del suo tormento e diranno: «Ahi! Ahi! Babilonia, la grande città, la potente città, perché il tuo giudizio è venuto in un momento!».Anche i mercanti della terra piangeranno e si lamenteranno per lei, perché nessuno compera più le loro merci: merci d’oro e d’argento, di pietre preziose e di perle, di bisso e di porpora, di seta e di scarlatto, e ogni sorta di legno profumato, ogni specie di oggetti d’avorio e di legno preziosissimo, di bronzo, di ferro e di marmo, e cinnamomo, profumi, olii odorosi, incenso, vino, olio, fior di farina, frumento, bestiame, pecore, cavalli, carri, corpi e anime umane. I frutti che la tua anima tanto desiderava si sono allontanati da te, e tutte le cose ricche e splendide si sono allontanate da te e tu non le troverai mai più. I mercanti di queste cose, che erano stati arricchiti da lei, se ne staranno lontani per timore del suo tormento, e piangeranno e si lamenteranno, dicendo: «Ahi! Ahi! La grande città che era vestita di bisso, di porpora e di scarlatto, e adorna d’oro e di pietre preziose e di perle. Una così grande ricchezza è stata distrutta in un momento!». Tutti i capitani, tutti i passeggeri e i naviganti e tutti quanti commerciano per mare se ne staranno da lontano e, vedendo il fumo del suo incendio, grideranno: «Quale città era simile alla grande città?». E si getteranno della polvere sul capo e grideranno, piangendo e lamentandosi, dicendo: «Ahi! Ahi! La grande città in cui tutti coloro che avevano navi sul mare si erano arricchiti della sua magnificenza, perché è stata devastata in un momento!” (Riv. 18:9 -19)
4. La straordinaria potenza e l’influenza del suo orgoglioso desiderio di accrescere il suo lusso realizzato attraverso il libero commercio globale prima della sua “definitiva distruzione” renderà ricca LEI e le nazioni straniere.
“Quindi egli mi trasportò in spirito in un deserto, e vidi una donna che sedeva sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia e che aveva sette teste e dieci corna.” (Riv. 17:3)
“Ma l’angelo mi disse: «Perché ti meravigli? Io ti dirò il mistero della donna e della bestia che la porta, che ha sette teste e dieci corna.” (Riv. 17:7)
5. Anche se è preminente come potenza economica e militare, la superpotenza è controllata dalle nazioni straniere. Si noti che gli Stati Uniti vengono controllati privatamente attraverso il Sistema bancario di proprietà della Federal Reserve. Il Sistema della Federal Reserve finanzia sia i bilanci passivi esteri di borsa, sia l’avido stile di vita di consumo degli Stati Uniti.
6. La forza del suo potere economico e militare descritta come “il vino dell’ira della sua fornicazione” che inebria tutte le nazioni, trattiene le nazioni non collaborative o quelle estromesse dal mettere in pericolo il sistema del libero scambio globale stesso e/o la posizione di massima leadership tra le nazioni.
“con la quale hanno fornicato i re della terra, e gli abitanti della terra sono stati inebriati col vino della sua fornicazione.” (Riv. 17:2)
“Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino dell’ardore della sua fornicazione, i re della terra hanno fornicato con lei e i mercanti della terra si sono arricchiti a motivo del suo sfrenato lusso.” (Riv. 18:3)
7. Il Governo Unico Globale sotto la guida dell’ottavo re del mondo, cioè la bestia, non esisterà finchè la superpotenza non verrà distrutta.
“E la bestia che era e non è più, è anch’essa un ottavo re, viene dai sette e se ne va in perdizione. Le dieci corna, che hai visto, sono dieci re i quali non hanno ancora ricevuto il regno, ma riceveranno potestà come re, per un’ora, insieme alla bestia.” (Riv. 17:11-12)
“E le dieci corna che hai visto sulla bestia odieranno la meretrice, la renderanno desolata e la lasceranno nuda, mangeranno le sue carni e la bruceranno col fuoco. Dio infatti ha messo nei loro cuori di eseguire il suo disegno, di avere un unico pensiero e di dare il loro regno alla bestia finché siano adempiute le parole di Dio.” (Riv. 17:16-17)
8. Dopo la distruzione della superpotenza, dieci leader stranieri (10 corna) guidate dal ottavo sovrano del mondo, consegneranno volontariamente alla bestia l’autorità di governare su di loro.
“Qui sta la mente che ha sapienza: le sette teste sono sette monti, sui quali la donna siede, e sono anche sette re; cinque sono caduti, uno è, l’altro non è ancora venuto; e, quando verrà, dovrà durare poco.” (Riv. 17:9-10)
“Le dieci corna, che hai visto, sono dieci re i quali non hanno ancora ricevuto il regno, ma riceveranno potestà come re, per un’ora, insieme alla bestia. Essi hanno un unico scopo e daranno la loro potenza ed autorità alla bestia.” (Riv. 17:12-13)
“E le dieci corna che hai visto sulla bestia odieranno la meretrice, la renderanno desolata e la lasceranno nuda, mangeranno le sue carni e la bruceranno col fuoco. Dio infatti ha messo nei loro cuori di eseguire il suo disegno, di avere un unico pensiero e di dare il loro regno alla bestia finché siano adempiute le parole di Dio.” (Riv. 17:16-17)
9. Queste nazioni, che fanno parte del Nuovo Ordine Mondiale della Bestia, verranno distrutte nella guerra dal Signore Gesù Cristo, quando tornerà in potenza e grande gloria a Gerusalemme.
“Essi combatteranno contro l’Agnello e l’Agnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e coloro che sono con lui sono chiamati, eletti e fedeli.”  (Riv. 17:14)
Continuiamo ad esaminare perché la donna viene chiamata la Madre delle Meretrici e delle abomini della terra.
La Madre delle Madre delle Meretrici è misteriosamente collegata oggi alla superpotenza?
Un idolo (eidolon) è principalmente un fantasma visibile o una rappresentazione, un’idea o una fantasia. L’idea è quella del riflesso di un falso dio. L’immagine potrebbe essere quella del falso dio il quale si adora. (Atti 15:20, Romani 2, 22, 1 Corinzi 8:4,7; 10:19; 2 Corinzi 6:16; 1 Tessalonicesi 1:9).
Mammona o la ricchezza è un idolo che spesso viene servito al posto di Dio.
“Nessuno può servire a due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro; oppure sarà fedele all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona.” (Matteo 6:24)
La cupidigia è l’avido desiderio di accumulare maggior ricchezza, e quindi è idolatria.
“Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria; per queste cose l’ira di Dio viene sui figli della disubbidienza” (Col. 3:5-6)
“Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale è un idolatra, ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio. Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l’ira di Dio sui figli della disubbidienza.” (Efes. 5:5-6)
I demoni si nascondono dietro agli idoli come rivelato dalle Scritture sotto, sulla realtà del mistero delle credenze degli occultisti.
Che dico dunque? Che l’idolo sia qualche cosa? O che ciò che è sacrificato agli idoli sia qualche cosa? No, ma dico che le cose che i gentili sacrificano, le sacrificano ai démoni e non a Dio; or io non voglio che voi abbiate parte con i démoni. Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei démoni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei démoni. Vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui?” (1 Cor. 10:19-22)
“Hanno sacrificato a dèmoni che non sono Dio, a dèi che non avevano conosciuto, a dèi nuovi, apparsi di recente, che i vostri padri non avevano temuto.” (Deuter. 32:17)
La Statua della Libertà è semplicemente un idolo. E’ un’immagine che rappresenta Ishtar. Veniva chiamata anche Isis, Inanna, Signora del Cielo, Regina del Cielo, Ashtarot, Astarte, Afrodite, Libertas, Dea della Libertà, Giunone, Madre delle Prostitute, Madre delle Meretrici e Madre degli Esuli. Lei è principalmente una dea della libertà, della prosperità, della guerra e della libertà sessuale.
Se avete dei dubbi sulla veridicità di queste affermazioni, considerate allora queste prove dal regno oscuro di chi è a conoscenza che la Statua è il luogo dove il demone chiamato “Dea della Libertà” viene descritto a questo sito: http://www.empyreanquest.com/liberty.htm)
“I MAESTRI ASCESI SONO VIVI E VEGETI SULLA TERRA!”
Ed io, la Dea della Libertà, sto in piedi nel proclamarlo! Io non sono solo incentrata attraverso la Mia Statua al Porto di New York, ma sto in piedi anch’io qui stasera nella parte superiore dell’atmosfera per liberare la Luce della Libertà in tutto il Mondo! Avrete la Libertà di fare le scelte giuste per la vostra vita, perché ultimamente, ciò che è giusto per le vostre vite è giusto anche per il pianeta e contribuirà a portarvi all’Età dell’Oro! “Il tempo e il ciclo per l’America di risvegliarsi e per tutti i Portatori di Luce della Terra per risvegliare la Presenza del loro proprio Dio è giunto! Ho parlato con potenza questa notte, ma io parlo come la voce unanime dell’intero Consiglio Karmico, che la gravità del Mio messaggio deve essere potentemente impressa sulla Terra e soprattutto sulla coscienza di quei Poratori di Luce i quali Stiamo sfidando nel rispondere alla nostra chiamata. . . ” (Dall’Amata Dea della Libertà, attraverso il Messaggero, Carolyn Shearer, 11 SETTEMBRE 2001, Tucson, Arizona U.S.A.)
La Dea della Libertà è una maestra ascesa, che presiede alla Grande Tavola Karmica. Questa Tavola collabora con le anime per operare al di fuori dal loro karma e il dharma. Sotto ipnosi regressiva, molti la rievocano come “angelo” donna che assiste nelle scelta dei loro genitori e nelle circostanze della nascita prima di scendere dal grembo al momento del concepimento.
Gli altri membri del Gran Consiglio Karmico sono Kwan Yin (Dea della Misericordia), Pallade Atena (Dea della Verità), il Gran Direttore Divino (il guru di St. Germain, e maestro del Piano Divino), Cyclopea (Elohim della musica, della scienza, la guarigione – l’occhio che tutto vede), Nada (Chohan del sesto raggio del servizio e ministero), e Portia (fiamma gemella del guru di St. Germain, e la Dea delle Opportunità).
La Dea della Libertà appare nella storia non solo come la dea guida della Francia e della loro statua-regalo per l’appena-nata Stati Uniti, ma anche come un essere angelico che fornisce a George Washington una visione del futuro dell’America tra le quali: tre grandi tribolazioni ──compresa la guerra civile, e la più grande tribolazione che deve ancora arrivare. (La visione di George Washington).
I suoi due ritiri sul piano esoterico sono Il Tempio del Sole sopra Il Grand Central Station di New York City e nel sud della Francia con l’artista, Paolo il Veneziano, Chohan del terzo raggio d’amore.
Bartholdi, il progettista della statua, ricevette una visione “pre-produzione” della futura statua. Siccome il Signore non ispirerebbe una persona nel creare un idolo, possiamo concludere che questa visione è stata originata da Satana.
Bartholdi, che era un massone, incorporò simboli massonici nella statua.
Albert Pike nel suo libro, Morals and Dogma a pagina103-105 afferma:
“La Massoneria nasconde i suoi segreti a tutti eccetto agli Adepti e ai Saggi o agli Eletti, e usa falsi fraintendimenti dei suoi simboli per indurre in errore coloro che meritano solo di essere ingannati; per nascondere la verità, la quale è chiamata la luce, da loro, e per allontanarli da essa”. “La Massoneria nasconde gelosamente i suoi segreti e intenzionalmente portando al traviamento gli interpreti vanitosi.”
Nel caso della statua, quei simboli includono la torcia che rappresenta l’illuminazione e i 7 raggi del diadema rappresentano i 7 continenti e/o 7 oceani o i mari del mondo. Così, anche la statua si chiama “La Libertà Illumina il Mondo” come dimostra l’immagine storica sulla copertina di questo libro in pdf.
Che cosa significano i 7 raggi e l’illuminazione?
Ma a cosa s’intende per illuminazione e i 7 raggi alla mente iniziata dell’adepto Massone?
I sette raggi vengono considerati nei reami occulti delle religioni misteriche come ai 7 raggi primordiali che si celano nella religione. Si crede che vengano emanate dalla Gerarchia di Luce del Planetario, dal Cosmico, dal Sovracosmico e dalle Ottave Trascendentali del Gran Continuum della Coscienza. Esistono in molte diverse espressioni. I nomi classici dei 7 Raggi sono:
1 ° Raggio Volontà Potere
2 ° Raggio Amore Saggezza
3 ° Raggio Attività Intelligente
4 ° Raggio Armonia attraverso il Conflitto – Bellezza
5 ° Raggio Scienza concreta
6 ° Raggio Idealismo, devozione, religiosit�
7 ° Raggio Organizzazione, cerimoniale, sintesi
SE HAI LETTO TUTTO CON PAZIENZA ED ATTENZIONE…..FORSE HAI CAPITO IL GRANDE INGANNO E L’INTRECCIO TRA POLITICA…RELIGIONE …E MASSONERIA…
RITUALI DI PAGANE ANTICHE DIVINITA’ CHE SONO NELLE VISCERE DELLA TERRA…INTRATERRESTRI…TERRESTRI ED EXTRATERRESTRI….

IL LORO CULTO NON SI E’ MAI INTERROTTO E’ CONTINUATO CON MENTITE SPOGLIE ATTRAVERSO I SACERDOTI…LE RELIGIONI ED I RITI DELLA MASSONERIA CHE SONO RAMI DELLO STESSO ALBERO GENEALOGICO DELLA CONOSCENZA DEL BENE E DEL MALE CHE E’ LUCIFERO E LA SUA PROGENIE E LA PROGENIE DEGLI ANGELI CHE SI ACCOPPIARONO CON LE FOIGLIE DEGLI UOMINI….COME FECE IL SERPENTE ANTICO CON EVA NEL GIARDINO D’EDEN……

CHE DIABOLICO INGANNO….IL SERPENTE E’ MOLTO ASTUTI E GLI UOMINI POCO PRUDENTI E NON POSSONO ESSERLO SE NON HANNO RICEBVUTO VERAMENTE LO SPIRITO SANTO CHE CONDUCE IN OGNI VERITA’…..

CAPISCO CHE AI MOLTI NON INTERESSANO QUESTE CONOSCENZE…..
SI CREDONO DOTTI E SAPIENTI E NON SANNO DI ESSERE STATI SEDOTTI E PORTATI AD ADORARE DELLE DIVINITA’ PAGANE, IL CUI CAPO E’ LUCIFERO….

GUARDACASO…IL VATICANO HA DUE POTENTI RADIOTELESCOPI CON QUESTO NOME ABBOMINEVOLE…..

CHI HA ORECCHIO ODE….CHI NON LO HA ODE LA PARTITA DI CALCIO…

FONTE DELL’ARTICOLO: http://laviamaestra77.blogspot.it/2014/07/babilonia-la-grande-capitolo-9-parte-910.html

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