Nov 20

MEDITAZIONE F.LLO ANDREA E ALESSANDRA

MEDITAZIONE
(Zaccaria 2:8)Perciocchè, così ha detto il Signor degli eserciti: Dietro alla gloria! Egli mi ha
mandato contro alle genti che vi hanno spogliati; perciocchè chi vi tocca, tocca la pupilla
dell’occhio suo.
La pupilla (dal latino pupilla, diminutivo di pupa “bambina, bambolina”per la piccola immagine
che vi si vede riflessa), permette l’entrata della luce all’interno del bulbo oculare. Essendo un
muscolo non controllato direttamente da noi, si dilata quando ci si ritrova in un ambiente buio,
in tal modo può ricevere maggior quantità di luce, viceversa si restringe in presenza di molta
luce. Le pupille sono lo specchio dell’anima.
I principali fattori che determinano la dilatazione o il restringimento della pupilla sono:
 il grado di luminosità nell’ambiente circostante
 le emozioni.
Quando mentiamo o quando abbiamo paura le nostre pupille si dilatano. Entrambi sono
emozioni che vengono dal maligno, la pupilla si ingrandisce perchè non penetra molta luce in noi.
Nel caso di interesse a un argomento o ad un oggetto, le nostre pupille si dilatano (nei cartoni
animati possiamo notare che gli occhi del personaggio variano in base alle emozioni provate )
Al contrario, se qualcosa ci provoca ribrezzo o rabbia, le nostre pupille si restringono. E’ come se
i nostri occhi rifiutassero quell’immagine. Capita, infatti, quando siamo disgustati di spostare
anche lo sguardo altrove.
ABBIAMO NOTATO CHE IL SIGNORE MOLTE VOLTE CI CHIAMA BAMBINE CIOE’LA PUPILLA
DELL’OCCHIO SUO ( ABBIAMO VISTO CHE LA PAROLA PUPILLA IN ETIMOLOGIA SIGNIFICA
BAMBINA per la piccola immagine che vi si vede riflessa).
SAPPIAMO CHE LA PUPILLA SI PUO’ ASSOCIARE ALL’ANIMA, L’ANIMA VIVENTE CHE DEVE
RITORNARE AL PADRE NELL’UNO (L’UNIGENITO); NOI SIAMO SCHEGGE DI NOSTRO PADRE E
SE UNA PARTE VIENE A MANCARE, L’OCCHIO NON VEDE PIU’ O VEDE MALE (SIMILITUDINE),
CHI TOCCA I FIGLI DI DIO (PUPILLE=ANIME) TOCCA DIRETTAMENTE IL PADRE.
Noi abbiamo bisogno della luce del Signore Cristo Gesù, nella Bibbia ci parla anche di 2 casi di
persone cieche (CECITA’ NON ACQUISITA CON LA NASCITA), E 1 CASO DI PERSONA CIECA
DALLA NASCITA, guarite poi da Gesù;
1) IN MARCO 8:22-26 CIECO DI BETSAIDA
( “VEDO UOMINI SIMILI AD ALBERI CAMMIRARE” UN UOMO NATO CIECO FIN DALLA NASCITA
NON POTEVA PARAGONARE ALBERI E UOMINI)
2) IN MARCO 10: 46-52 CIECO DI GERICO
( “CHE IO RIABBIA LA VISTA” QUINDI SIGNIFICA CHE CE L’AVEVA).
3) IN GIOVANNI 9:1-7 NATO CIECO
QUI INVECE ABBIAMO UN CIECO FIN DALLA NATIVITA’. NEI PRIMI DUE CASI GESU’ SPUTA LA
SALIVA SUGLI OCCHI E TORNANO A VEDERE.
NELL’ULTIMO CASO GESU’ SPUTA NELL’ARGILLA…COME SE VOLESSE “RIFORMARE” L’OCCHIO
CHE FIN DALLA NASCITA NON HA MAI FUNZIONATO.
L’ARGILLA SENZA L’ACQUA NON PUO’ FUNZIONARE E, RICORDIAMOCI, CHE GESU’ E’ FONTE DI
ACQUA VIVA.
INFATTI L’UOMO FU FORMATO DALL’ARGILLA (LA PAROLA ARGILLA Può ESSERE TRADOTTA
IN DIVERSI MODI TRA I QUALI POLVERE, FANGO, TERRA) TUTT’OGGI L’ARGILLA SI UTILIZZA
PER MOLTI USI TRA CUI INFIAMMAZIONE, DOLORI, CURA DELLA PELLE, ETC..
(GENESI 2:7) E il Signore Iddio formò l’uomo della polvere della terra, e gli alitò nelle nari un
fiato vitale; e l’uomo fu fatto anima vivente.
(ISAIA 64:8) Ma ora, o Signore, tu sei nostro Padre; noi siamo l’argilla, e tu sei il nostro formatore;
e noi tutti siamo l’opera della tua mano.
(GIOBBE 10:9) Deh! ricordati che tu mi hai formato come dell’argilla; E tu mi fai ritornare in
polvere.
Pace a voi tutti
Andrea e Alessandra

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