Feb 11

DATE LORO DA MANGIARE

 

DATE LORO DA MANGIARE

Matteo 14:15-17 Or, facendosi sera, i suoi discepoli è deserto e l’ora è già passata; licenzia dunque le folle, affinché vadano pei villaggi a comprarsi da mangiare.

Ma Gesù disse loro: Non hanno bisogno d’andarsene; date lor voi da mangiare! Ed essi gli risposero: Non abbiam qui altro che cinque pani e due pesci.

Matteo 15:32-36 E Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse: Io ho pietà di questa moltitudine; poiché già da tre giorni sta con me e non ha da mangiare; e non voglio rimandarli digiuni, che talora non vengano meno per via.

E i discepoli gli dissero: Donde potremmo avere, in un luogo deserto, tanti pani da saziare così gran folla?

E Gesù chiese loro: Quanti pani avete? Ed essi risposero: Sette e pochi pescetti. Allora egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra.

Poi prese i sette pani ed i pesci; e dopo aver rese grazie, li spezzò e diede ai discepoli, e i discepoli alle folle.

La Parola ci parla di due moltiplicazioni di pani e pesci, la prima sfamò cinquemila uomini, con donne e bambini, più di ventimila persone furono sfamate.

La seconda sfamò quattromila uomini, con donne i bambini, più di quindicimila persone mangiarono e furono saziate.

Il Signore avrebbe potuto creare dal nulla dei pani e dei pesci, quando mandò la manna dal cielo e le quaglie, il Signore non cominciò l’opera da un po’ di manna e qualche quaglia, non moltiplicò, non chiese a Mosè o ad altri qualcosa che avrebbe poi moltiplicato.

Non era Mosè o altri capi del popolo che raccoglievano la manna o le quaglie e li distribuivano al popolo, era il popolo che doveva raccogliere la manna.

Nel vecchio Testamento, il pastore portava le pecore al pascolo ed ogni pecora doveva mangiare la sua porzione di manna; nel nuovo Testamento, il Sommo Pastore e i Suoi ministri provvedono ai bisogni delle pecore, non più una misura stabilita di manna, ma cibo a sazietà in luogo deserto.

Luca 6:21 Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati.

Giovanni 6:12 E quando furon saziati, disse ai suoi discepoli: Raccogliete i pezzi avanzati, ché nulla se ne perda.

Marco 7:27 Ma Gesù le disse: Lascia che prima siano saziati i figliuoli; ché non è bene prendere il pane dei figliuoli per buttarlo a’ cagnolini.

Giovanni 6:26-35 Gesù rispose loro e disse: In verità, in verità vi dico che voi mi cercate, non perché avete veduto dei miracoli, ma perché avete mangiato de’ pani e siete stati saziati.

Adopratevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, il quale il Figliuol dell’uomo vi darà; poiché su lui il Padre, cioè Dio, ha apposto il proprio suggello.

Essi dunque gli dissero: Che dobbiam fare per operare le opere di Dio?

Gesù rispose e disse loro: Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che Egli ha mandato.

Allora essi gli dissero: Qual segno fai tu dunque perché lo vediamo e ti crediamo? Che operi?

I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, com’è scritto: Egli diè loro da mangiare del pane venuto dal cielo.

E Gesù disse loro: In verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che vien dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. Poiché il pan di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo. Essi quindi gli dissero: Signore, dacci sempre di codesto pane.

Gesù disse loro: Io son il pan della vita; chi viene a me non avrà fame, e chi crede in me non avrà mai sete.

pasturare A v. tr. 1 Condurre e tenere al pascolo: pasturare le greggi | Pasturare i pesci, gettare loro la pastura. 2 (fig.) Alimentare, nutrire. B v. rifl. (fig., lett.) Alimentarsi.

pastore s. m. (f. -a ) 1 Chi custodisce e pastura le greggi. 2 (fig.) Guida spirituale di popoli, nazioni e sim. |Chi ha cura di anime o giurisdizione spirituale | Nelle comunità riformate, ecclesiastico o laico designato dalla comunità al governo di essa: pastore evangelico, battista. ETIMOLOGIA: dal lat. pastor, pastoris, da pascere ‘pascolare’.

Nella prima moltiplicazione, sono i discepoli che invitano Gesù a licenziare le folle, che vadano a cercarsi il cibo, vadano per i villaggi a comprarsi il cibo, che se lo paghino.

Oggi ci sono molti che girano alla ricerca di cibo spirituale, lo cercano in molti villaggi e i molti “panificatori” se lo fanno pagare profumatamente a suon di decime ed offerte.

Matteo 10:8 Sanate gl’infermi, risuscitate i morti, mondate i lebbrosi, cacciate i demonî; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

II Corinzi 11:7 Ho io commesso peccato quando, abbassando me stesso perché voi foste innalzati, v’ho annunziato l’evangelo di Dio gratuitamente?

II Tessalonicesi 3:8 né abbiam mangiato gratuitamente il pane d’alcuno, ma con fatica e con pena abbiam lavorato notte e giorno per non esser d’aggravio ad alcun di voi.

Apocalisse 21:6 Poi mi disse: È compiuto. Io son l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell’acqua della vita.

I discepoli volevano mandare via quella folla, ma Gesù risponde loro: Non hanno bisogno d’andarsene; date lor voi da mangiare!

Ed essi gli risposero: Non abbiam qui altro che cinque pani e due pesci.

Come dire: se voi date loro da mangiare, non hanno bisogno d’andarsene; se non date loro da mangiare hanno bisogno d’andarsene altrove per cercarlo, andranno alla ricerca di forni e fornai, andranno da un villaggio all’altro cercando del pane, si stancheranno, verranno meno per la via, e forse rimarranno digiuni, non si sazieranno; date loro da mangiare, pasturateli gratuitamente.

I veri servi di Dio sanno riconoscere i propri limiti, sono umili e riconoscono che hanno bisogno del Signore e che sia Lui a moltiplicare il frutto dei talenti da Lui ricevuti, e che l’opera del ministerio possa crescere nei Suoi ministri affinché possano dare da mangiare al gregge loro affidato.

Andate, ammaestrate, cibate il gregge che vi è stato affidato, col Pane che io ho benedetto e moltiplicato; voi siete i miei ministri, i cinque ministeri sono quei cinque pani che debbono essere distribuiti a migliaia di anime affamate della Parola di Dio, quei ministeri debbono essere moltiplicati dal Signore affinché i figli di Dio siano saziati.

I cinque ministeri erano rappresentati dai dodici, che rappresentavano le dodici tribù d’Israele, alle quali Gesù fu mandato dal Padre ed alle quali Gesù mandò i Suoi, prima di mandarli ai gentili.

Matteo 15:24 Ma egli rispose: Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele.

Matteo 10:6 Ma andate piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele.

Nella prima moltiplicazione avanzarono dodici ceste di pane, cibo a sufficienza per i dodici apostoli e per le dodici tribù d’Israele.

Nella prima moltiplicazione sono i discepoli che vogliono mandar via la folla, invece nella seconda moltiplicazione, Gesù dichiara i Suoi sentimenti verso la folla, Egli ha compassione, la folla era con Lui da tre giorni, non avevano più cibo, e non voglio rimandarli digiuni, che talora non vengano meno per via.

Nonostante i discepoli avevano assistito alla prima moltiplicazione dei pani, ancora una volta vedono il problema con occhi terreni: dove potremo trovare tanto pane? siamo in un deserto.

Ancora una volta il Signore li porta a guardare quello che hanno: quanti pani avete?

Ne avevano più di quelli che avevano prima, ne avevano sette e pochi pescetti; prima ne avevano cinque e due pesci, e le persone da sfamare erano di più, e tutti furono sfamate.

Ora le persone da sfamare sono di meno, i pani sono di più, e loro non hanno fede nel Signore, hanno facilmente dimenticato che dove c’è il Signore c’è sempre il cibo per sfamare le anime.

La fede ci deve fare spostare le montagne, o superare le montagne che a volte vorrebbero impedirci di proseguire il nostro cammino spirituale; spesso guardiamo quello che non abbiamo e non apprezziamo quello che abbiamo e che portandolo a Gesù, Egli lo moltiplica e sfama l’anima nostra e quella degli altri, loro avevano sette pani, certamente erano come un granello di senape rispetto la folla, non sapevano che andando a Gesù con quei sette pani avrebbero sfamato una moltitudine.

Matteo 16:5-10 Or i discepoli, passati all’altra riva, s’erano dimenticati di prender de’ pani.

E Gesù disse loro: Vedete di guardarvi dal lievito de’ Farisei e de’ Sadducei.

Ed essi ragionavano fra loro e dicevano: Egli è perché non abbiam preso de’ pani.

Ma Gesù, accortosene, disse: O gente di poca fede, perché ragionate fra voi del non aver de’ pani? Non capite ancora e non vi ricordate de’ cinque pani dei cinquemila uomini e quante ceste ne levaste? né dei sette pani de’ quattromila uomini e quanti panieri ne levaste?

Ancora una volta guardavano al pane che non avevano e non al Pane che avevano con loro, ciascuno di noi dovrebbe chiedersi: quanto Pane ho nella mia cesta?

Il Signore moltiplica quello che abbiamo e non quello che non abbiamo, se abbiamo un piccolo Pane, lo portiamo a Lui ed Egli lo moltiplica per mille, noi possiamo distribuirlo a molte persone. Se invece non abbiamo nessun Pane, anche se moltiplichiamo zero per un miliardo, rimane zero.

Atti 2:47 lodando Iddio, e avendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che erano sulla via della salvazione.

Ebrei 2:4 mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro, con de’ segni e de’ prodigi, con opere potenti svariate, e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà.

Il Signore fa moltiplicazioni e addizioni, invece l’uomo fa divisioni e sottrazioni; sono delle operazioni diametralmente opposte, come opposto è il loro risultato

I veri ministri di Dio, coloro che sono stati costituiti da Cristo Gesù, non possono non avere Pane, loro stessi sono Pane nelle mani di Colui che è il Pane disceso dal cielo, sono loro che debbono dare da mangiare al gregge del Signore, per questo sono stati costituiti.

Matteo 24:45-51 Qual è mai il servitore fedele e prudente che il padrone abbia costituito sui domestici per dar loro il vitto a suo tempo? Beato quel servitore che il padrone, arrivando, troverà così occupato!

Io vi dico in verità che lo costituirà su tutti i suoi beni.

Ma, s’egli è un malvagio servitore che dica in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire;

e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servitore verrà nel giorno che non se l’aspetta, e nell’ora che non sa; e lo farà lacerare a colpi di flagello, e gli assegnerà la sorte degl’ipocriti. Ivi sarà il pianto e lo stridor de’ denti.

Il Signore ha costituito dei servitori, per dare a quelli di casa Sua, ai Suoi domestici, il loro vitto; sono loro che hanno la chiave della dispensa e sono stati incaricati a pasturare il gregge.

Se invece di pascere il gregge, i servi battono i loro conservi e vogliono dominare su altri ministri, e mangiano e bevono non insieme al Signore ed ai Suoi figli, ma con gli ubriaconi ripieni ed alcolizzati dal proprio spirito e da spiriti immondi, per loro sarà il pianto e lo stridor di denti.

Date loro da mangiare, non mandateli in giro a cercarsi del cibo, non litigate fra voi, il maggiore sia il minore fra voi.

Il credente che ha assaggiato il vero Pane disceso dal cielo, sa discernere il pane che viene dato dai vari “servi”; quello dato dall’uomo non è vero cibo, anzi intossica coloro che lo mangiano.

I ministri del Signore sono le sette stelle che sono nelle mani di Gesù, se sono nelle Sue mani sono Pane, sono la luce che deve accendere il Candeliere che è la Chiesa di Cristo.

Giovanni 21:9-13 Come dunque furono smontati a terra, videro quivi della brace, e del pesce messovi su, e del pane. Gesù disse loro: Portate qua de’ pesci che avete presi ora.

Simon Pietro quindi montò nella barca, e tirò a terra la rete piena di centocinquantatre grossi pesci; e benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò.

Gesù disse loro: Venite a far colazione. E niuno dei discepoli ardiva domandargli: Chi sei? sapendo che era il Signore.

Gesù venne, e prese il pane e lo diede loro; e il pesce similmente.

Giov. 21:15-17 Or quand’ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: Simon di Giovanni, m’ami tu più di questi? Ei gli rispose: Sì, Signore, tu sai che io t’amo. Gesù gli disse: Pasci i miei agnelli.

Gli disse di nuovo una seconda volta: Simon di Giovanni, m’ami tu? Ei gli rispose: Sì, Signore; tu sai che io t’amo. Gesù gli disse: Pastura le mie pecorelle.

Gli disse per la terza volta: Simon di Giovanni, mi ami tu? Pietro fu attristato ch’ei gli avesse detto per la terza volta: Mi ami tu? E gli rispose: Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che io t’amo. Gesù gli disse: Pasci le mie pecore.

Il Signore stesso aveva preparato il cibo per i Suoi discepoli, loro sarebbero stato pescatori d’uomini, avrebbero dovuto gettare le loro reti dove e come diceva Gesù.

Matteo 4:19-20 E disse loro: Venite dietro a me, e vi farò pescatori d’uomini. Ed essi, lasciate prontamente le reti, lo seguirono.

Matteo 13:47 Il regno de’ cieli è anche simile ad una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni sorta di pesci.

Apocalisse 17:15 Poi mi disse: Le acque che hai vedute e sulle quali siede la meretrice, son popoli e moltitudini e nazioni e lingue.

Il mare è il mondo, moltitudini di popoli e lingue, la rete è il regno dei cieli, i pesci sono gli uomini, i pescatori sono coloro che il Signore chiamati a essere discepoli, e che ha mandato come apostoli.

Pace del Signore

F.llo Eliseo

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