Feb 11

L’ECONOMO INFEDELE

DOBBIAMO FARCI AMICI CON LE RICCHEZZE INGIUSTE?

Luca 16:1 Or egli disse ancora ai suoi discepoli: «Vi era un uomo ricco che aveva un fattore; e questi fu accusato davanti a lui di dissipare i suoi beni.

Luca 16:2 Allora egli lo chiamò e gli disse: “Che cosa è questo che sento dire di te? Rendi ragione della tua amministrazione, perché tu non puoi più essere mio fattore”.

Luca 16:3 E il fattore disse fra se stesso: “Che farò ora, dato che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? A zappare non son capace, e a mendicare mi vergogno.

Luca 16:4 Io so cosa fare affinché, quando io sarò rimosso dall’amministrazione, mi accolgano nelle loro case

Luca 16:5 Chiamati dunque ad uno ad uno i debitori del suo padrone, disse al primo: “Quanto devi al mio padrone?

Luca 16:6 Quello rispose: “Cento bati di olio”. Allora egli gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siedi e scrivi subito cinquanta”.

Luca 16:7 Poi disse ad un altro: “e tu quanto devi”. Ed egli disse: “Cento cori di grano”. Allora egli gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.

Luca 16:8 Il padrone lodò il fattore disonesto, perché aveva agito con avvedutezza, poiché i figli di questo mondo, nella loro generazione, sono più avveduti dei figli della luce.

Luca 16:9 Or io vi dico: Fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste perché, quando esse verranno a mancare, vi ricevano nelle dimore eterne.

Luca 16:10 Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco, è ingiusto anche nel molto.

Luca 16:11 Se dunque voi non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà le vere?

Luca 16:12 E se non siete stati fedeli nelle ricchezze altrui, chi vi darà le vostre?

Luca 16:13 Nessun servo può servire a due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro; voi non potete servire a Dio e a mammona».

Luca 16:14 Or i farisei, che erano amanti del denaro, udivano tutte queste cose e si beffavano di lui.

Luca 16:15 Ed egli disse loro: «Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori; poiché ciò che è grandemente stimato tra gli uomini è cosa abominevole davanti a Dio.

Luca 16:16 La legge e i profeti arrivano fino a Giovanni; da allora in poi il regno di Dio è annunziato e ognuno si sforza di entrarvi.

Luca 16:17 Ma è più facile che passino il cielo e la terra, piuttosto che cada un sol apice della legge.

Luca 16:18 Chiunque manda via la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio; e chiunque sposa una donna mandata via dal marito, commette adulterio».

La parabola dell’economo infedele, lascia molte perplessità. Ci consiglia il Signore a farci amici delle persone disoneste? Il Signore loda chi si comporta disonestamente?

Certamente questo passo non è di facile comprensione, se lo esaminiamo alla “lettera”, non possiamo comprenderlo ed accettarlo. Sembra che ci dia dei “cattivi” consigli, e si scontra con altri passi che affermano: le cattive compagnie, corrompono i buoni costumi; uscite da Babilonia; non vi mettete con gli infedeli; togliete il malvagio in mezzo a voi; lasciateli, sono ciechi guide di ciechi…..e tutti i passi che ci esortano alla santificazione.

Anni fa, quando lessi questa parabola, rimasi perplesso ( non so voi ), cercai di dare delle spiegazioni logiche, ma non riuscii ad aprire il “forziere” di Dio. Dovetti attendere del tempo e dispormi come un piccolo fanciullo, per ricevere ciò che il Signore nasconde ai savi ed intendenti e che rivela ai piccoli fanciulli. Voglio rendere partecipi i miei fratelli, ciò solo per l’edificazione comune del corpo di Cristo, affinché insieme cresciamo in Lui.

Prima d’ogni cosa dobbiamo esaminare chi erano gli uditori della parabola, ed in quale contesto viene presentata. Questa parabola segue la parabola del figliul prodigo, la quale si conclude con le rimostranze del fratello maggiore che rimprovera il padre, non gioisce del ritorno del fratello e non vuole entrare in casa a festeggiare, ma adirato rimane fuori. Dopo il Signore continua con la parabola dell’economo infedele e conclude con la parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro.

Erano presenti i discepoli, ed i religiosi i Farisei.

Gesù racconta questa parabola rivolto ad i suoi discepoli, i quali l’ascoltano e non fanno a Gesù nessuna domanda, i Farisei, che erano avari UDIVANO ANCH’ESSI tutte queste cose e si beffavano di Gesù. Gli unici che si sentirono toccati da quella parabola furono i Farisei, ai quali Gesù disse: voi siete quelli che giustificate voi stessi dinanzi agli uomini….

Evidentemente erano colpevoli di qualcosa, e Gesù dichiara che la legge ed i profeti, sono stati fino a Giovanni Battista. Nel dire questo, Gesù dichiara il loro “licenziamento”. Il sacerdozio levitico stava per adempiersi nel sacerdozio di Cristo. Pertanto stava per iniziare il nuovo sacerdozio del quale i discepoli di Gesù ne erano sacerdoti e re, attraverso il sacerdozio della grazia per mezzo del prezioso Sangue che stava per essere versato. La Cortina del Tempio si sarebbe squarciata, i figli di Dio non sarebbero più rimasti fuori dal Luogo Santissimo, ma sarebbero entrati per l’intervento del Sommo Sacerdote Cristo Gesù. Tutti gli “economi infedeli”, i quali avevano trasformato il Tempio in una spelonca di ladroni, sarebbero stati “ licenziati” e si sarebbe aperta la via del nuovo sacerdozio, nel quale anche gli economi infedeli potevano accedere, ravvedendosi e praticando e predicando la misericordia e la grazia di Dio e gioendo di tutti i figliuoli che tornano alla Casa del Padre, e non facendo come il fratello maggiore del figliuolo prodigo.

Gli economi infedeli erano proprio loro, gli scribi, i farisei, i dottori della Legge, i sacerdoti ipocriti.

Loro amavano i primi posti, vivevano nelle ricchezze e non si curavano dei poveri, così come faceva il ricco con Lazzaro. Loro non avevano mai lavorato, e non sarebbero stati capaci di vivere come Lazzaro che chiedeva l’elemosina. Lazzaro aveva un tabernacolo eterno, e quel tabernacolo fu accolto nel seno d’Abrahamo. Il Signore suggerisce agli economi infedeli, che stanno per essere “licenziati” da Colui che li aveva chiamati ad amministrare i Suoi beni nella Sua Casa, e che ha trovato infedeli alla Legge ed agli ordinamenti che Dio aveva dato. Loro con le loro tradizioni, avevano annullato i comandamenti di Dio, ma potevano essere “assunti” nel nuovo Sacerdozio e predicare a tutti i debitori la misericordia di Dio. Nel Padre Nostro, Gesù ci ha insegnato a pregare così: ….rimetti a noi i NOSTRI DEBITI, come noi li rimettiamo ai NOSTRI DEBITORI.

Gli apostoli predicavano la remissione dei peccati, il Signore ha pagato per i nostri peccati, ci ha perdonati. Anche noi dobbiamo rimettere i debiti ai nostri debitori, ecco perché anche i debitori perdonati debbono rinunciare a loro stessi e “pagare” donando la propria vita a Colui che ci ha comprati. Tutti hanno peccato e sono privi della Gloria di Dio, la giusta ricompensa per il peccato è la morte Eterna. Tutti i debitori non potevano pagare il loro debito, il perdono di Dio è stato per loro una ricchezza immeritata, una ricchezza ingiusta per le loro ingiustizie, questa ricchezza li ha costituiti dei TABERNACOLI ETERNI, avendo loro dato Vita Eterna in Cristo Gesù.

I predicatori della Buona Novella, sono ricevuti da coloro che ricevono Colui che li ha mandati, loro diventano amici di coloro che hanno delle ricchezze ingiuste ( il perdono immeritato, per grazia). Questo è il suggerimento che Gesù da all’economo infedele.

Il Padrone lodò il fattore disonesto, egli aveva agito con avvedutezza, perché aveva ubbidito al suo Padrone, il quale voleva rimettere i debiti ai Suoi debitori e per questo aveva mandato L’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.I figli di questo mondo, hanno timore dei loro padroni e sono più avveduti dei figli della luce. Il sommo sacerdote, indossava l’Urim e Thummim: luci e perfezioni e fu meno avveduto di Ponzio Pilato che voleva liberare Gesù.

I Farisei ed i religiosi erano amanti del denaro ed avevano delle ricchezze ingiuste, quelle ricchezze stavano venendo meno ed era bene che si facessero degli amici con le ricchezze ingiuste.

Verso 9, Gesù parla ai Farisei; poi dichiara che chi è fedele in poco, lo sarà anche in molto, e chi è ingiusto in poco, lo sarà anche in molto. Dio aveva affidato loro l’amministrazione della legge, che non era sufficiente a togliere il peccato, ma lo copriva. Questo “ poco” dovevano amministrare quegli economi infedeli ai patti ed alla legge, perseverando in questo comportamento, non potevano ricevere la loro “ricchezza ingiusta”cioè il perdono e la vita eterna.

Erano stati infedeli nelle ricchezze altrui, e pensavano di essere progenie d’Abrahamo.

Verso 13, Gesù parla chiaramente ai farisei, dicendo: nessun servo può servire due padroni…(ovviamente perla del fattore infedele) <span>voi non potete servire Dio e mammona.</span> I farisei compresero l’antifona e Lo beffavano, e Gesù disse loro: voi siete quelli che vi giustificate dinanzi agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori, poiché ciò che è grandemente stimato fra gli uomini, e in abominio al cospetto di Dio. La legge ed i profeti non vanno oltre Giovanni Battista, state per essere “licenziati” e perderete tutti i privilegi che avete. La parabola che segue è quella del ricco ed il povero Lazzaro, il Signore dichiara loro dove andranno a finire coloro che si comportano come quel ricco che non si curava del povero Lazzaro. Loro non ascoltavano neanche Mosè ed i profeti, il Profeta era dinanzi a loro e loro Lo beffavano.

Studiamoci d’essere ministri fedeli delle ricchezze spirituali del Regno dei Cieli.

Pace del Signore

f.llo Eliseo

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4 comments

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    • angelina on 23 Giugno 2012 at 09:50

    CHE,IL DIO BENEDICA LA TUA SAGEZZA,ATTRAVERSO LA QUALE SI APRE ANCHE UNA MENTE CHIUSA..

    1. IL SIGNORE E’ L’UNICO SAGGIO, E SOLO A LUI SIA LA GLORIA E L’ONORE, EGLI APRA LE NOSTRE MENTI ED I NOSTRI CUORI ALLA SUA DOLCE PAROLA RIVELATA DAL SUO SPIRITO SANTO. PACE A TE ED ALLA TUA CASA….CON AFFETTO FRATERNO IN CRISTO GESU’

    • angelina on 31 Luglio 2012 at 15:43

    grazie fratello eliseo, finalmente ho capito questa parabola…pace del Signore a te e alla tua casa…

    1. DICIAMO…GRAZIE GESU’…PACE SORELLA CARA

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